Marzo 14th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Trevigiani a caccia dei tricolori di cross

a Potenza Picena 

Treviso A Porto Potenza Picena per essere protagonisti. E’ una Marca che rispolvera la sua grande tradizione crossistica, quella che sarà rappresentata domani sui prati di Macerata, in occasione dei campionati italiani individuali della specialità (un migliaio i partecipanti). In prima fila soprattutto i giovani. Mekonen Magoga e Beatrice Mazzer, talenti emergenti dell’Atletica Mogliano, puntano al podio nelle gare allievi, dove potrebbero ritagliarsi uno spazio tra i migliori anche Letizia e Dylan Titon, fratelli volpaghesi dell’Assindustria Padova, e l’elegante montebellunese Elisabetta Colbertaldo (sorella del nuotatore Federico), da questa stagione tesserata per l’Audace Noale. L’Atletica Mogliano, a livello allievi, presenterà anche Serena Mariotto (campionessa italiana cadette su pista nella passata stagione) ed Eva Serena, oltre al quindicenne Alessandro Gigli, dominatore della stagione regionale under 16 e punta di diamante della squadra veneta di categoria impegnata nel Trofeo delle Regioni. Con la selezione veneta gareggeranno altre tre trevigiane: Valentina Bettiol, figlia d’arte (il papà è l’ex maratoneta Salvatore) e stella del Montello Runners Club, la compagna di squadra Carolina Michielin e Angelica Parodi, un’altra promessa del vivacissimo vivaio di mezzofondo condotto a Mogliano dall’ex fuoriclasse degli 800 metri, Faouzi Lahbi. Tra i cadetti, anche se in gara solo a titolo individuale, da seguire pure Angelo Suman, dell’Atletica Pederobba. A livello juniores correranno Gaia Benincà (Industriali Conegliano) ed Elena e Claudio Piccin (Nuova San Giacomo Banca della Marca). In campo assoluto al via Claudio Bagnara (Gagno Ponzano) e la promessa Serena Poser (Nuova San Giacomo Banca della Marca).   

Domani il memorial Tomasi a Cavriè

  Tradizionale passerella podistica sulle strade di Cavriè. Domani pomeriggio, nella frazione di San Biagio, è in programma il 19° memorial Antonio Tomasi, uno dei più classici appuntamenti della seconda parte dell’inverno veneto.
      Nella gara maschile assoluta, sulla distanza di 8,2 km, annunciati, fra gli altri, il maratoneta Giovanni Ruggiero e il marocchino Taoufik Bazhar. In campo femminile, interessante sfida a tre fra la volpaghese dell’Asi Veneto, Michela Zanatta, in cerca del quinto successo negli ultimi otto anni, la cubana d’adozione padovana (gareggia con l’Assindustria Sport) Yusneisi Santiusti Caballero, eccellente specialista del mezzofondo in pista, e la vicentina Deborah Toniolo, in passato vincitrice anche della Treviso Marathon.
      Alla manifestazione parteciperanno circa 600 atleti, con una larga rappresentanza giovanile (circa 300 gli under 18 annunciati al via, nonostante la concomitanza con la rassegna tricolore di cross di Porto Potenza Picena).
      Il memorial Antonio Tomasi rappresenta infatti la prova inaugurale del 12° Grand Prix Giovani di corsa su strada e, per tutte le categorie sino agli allievi, assegnerà pure i titoli provinciali individuali.
      Organizza l’Atletica Idealdoor, con la collaborazione del Gp Vanti Tuta Pero e il patrocinio del Comune di San Biagio di Callalta e della Provincia di Treviso.
      Questo il programma del pomeriggio (ritrovo alle 14). Ore 14.40: esordienti B e C femm. (600 m); 14.50: esordienti B e C masch. (600 metri); 15: esordienti A femm. (600 metri); 15.10: esordienti A masch. (600); 15.20: ragazze (1,1 km); 15.30: ragazzi (1,1 km); 15.40: cadette (1,1 km); 15.50: cadetti (1,7 km); 16: allieve e juniores femm. (1,7 km); 16.15: allievi e juniores masch. (3,3 km). 16.30: seniores, amatori e master femm., master masch. dalla categoria MM60 (5 km). 16.50: seniores, amatori e master masch. sino alla categoria MM35 (8,2 km).

Marzo 13th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Palio del Drappo Verde nella città scaligera, memorial

Tomasi a Cavriè. Porto Potenza Picena ospita i

campionati italiani individuali di cross: i convocati

per la rappresentativa cadetti impegnata nel Trofeo

per Regioni.

Domenica 15 marzo, a Verona, organizzato dalla società Gsd Mombocar (tel. 045-9251595), 592° Palio del Drappo Verde di Verona (www.mombocar.it). A Verona si rinnova il fascino di un’antica gara podistica. La prova, sulla distanza di 10.000 metri, si svilupperà nel centro storico della città scaligera ed è riservata alla categorie juniores, promesse, seniores, amatori e master. Ritrovo alle 7.30 in via Guido d’Arezzo (Santa Croce), dove alle 9.30 partirà la gara.

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Domenica 15 marzo, a Cavriè di San Biagio di Callalta (Treviso), organizzato dalla società Idealdoor Libertas San Biagio (Silvano Tomasi, tel. 333-3556084), 19° memorial “Antonio Tomasi”. Appuntamento con una delle più tradizionali kermesse di fine inverno. Al via circa 600 atleti di tutte le categorie: dagli esordienti ai master, passando per il settore assoluto (annunciati, tra gli altri, Giovanni Ruggiero, il marocchino Taoufik Bazhar e, in campo femminile, Deborah Toniolo, Michela Zanatta e la cubana Yusneisi Santiusti Caballero). La manifestazione coincide con la prova inaugurale del Grand Prix Giovani di corsa su strada e con il campionato provinciale individuale giovanile. Questo il programma del pomeriggio (ritrovo alle 14). Ore 14.40: esordienti B e C femm. (600 m); 14.50: esordienti B e C masch. (600 metri); 15: esordienti A femm. (600 metri); 15.10: esordienti A masch. (600); 15.20: ragazze (1,1 km); 15.30: ragazzi (1,1 km); 15.40: cadette (1,1 km); 15.50: cadetti (1,7 km); 16: allieve e juniores femm. (1,7 km); 16.15: allievi e juniores masch. (3,3 km). 16.30: seniores, amatori e master femm., master masch. dalla categoria MM60 (5 km). 16.50: seniores, amatori e master masch. sino alla categoria MM35 (8,2 km).

Si ricorda che domenica 15 marzo, a Porto Potenza Picena (Macerata), sono in programma i campionati italiani assoluti individuali di corsa campestre. La manifestazione coincide con il Trofeo per Regioni cadetti. Questi i convocati veneti. Cadetti: Alessandro Gigli (Mogliano), Michele Scolaro (Novatletica Città di Schio), Riccardo Donè (Jesolo Turismo), Stefano Padalino (Vis Abano), Alessio Morini (Csi Fiamm). Cadette: Elisa Bortoli (Bellunatletica), Valentina Bettiol (Montello Runners Club), Angelica Parodi (Mogliano), Carolina Michielin (Montello Runners Club), Federica Del Buono (Csi Fiamm). L’elenco completo degli iscritti alla rassegna nazionale, compresi i cadetti in gara a titolo individuale, è disponibile su www.fidal.it.  

Cross, domenica i Tricolori Assoluti     

Dopo i Societari di Campi Bisenzio, per gli specialisti del cross è arrivato il momento di contendersi gli scudetti individuali di Campioni d’Italia 2009. L’appuntamento con i Tricolori Assoluti è per domenica 15 marzo a Porto Potenza Picena (MC) - organizzazione a cura dell’Atletica Potenza Picena - dove il Parco dei Laghetti farà da inedita cornice all’evento nazionale da cui usciranno anche i componenti della squadra azzurra che il 28 marzo sarà impegnata ai 37esimi Campionati Mondiali di Amman in Giordania. E l’evento iridato di sicuro è nei sogni anche dei cadetti e delle cadette delle varie rappresentative regionali che sempre domenica saranno in gara nella località marchigiana per conquistare i titoli e le medaglie in palio per la rassegna nazionale di categoria. 913 in tutto gli iscritti, 381 gli uomini, 252 le donne e 280 gli under 16. Spiccano in particolare i nomi del finanziere Gabriele De Nard e del compagno di squadra campione uscente e reduce dal successo continentale under 23, Andrea Lalli. Attenzione anche a Bernard Dematteis (Pod. Vallaraita), già in evidenza sui 10 km con il secondo posto a Campi Bisenzio. Sugli 8 km femminili, invece, ritroveremo al via le due azzurre dei 3000 di Torino 2009, Elena Romagnolo (Esercito), a caccia di riscatto nel cross dopo la giornata no su pista degli Euroindoor, e Silvia Weissteiner (Forestale), campionessa in carica e quinta una settimana fa all’Oval. Da seguire pure le due mezzofondiste dell’Esercito Federica Dal Rì e Fatna Maraoui. A livello under 20 si preannuncia una bella lotta tra le juniores (6 km) Veronica Inglese, Valeria Roffino e Marica Rubino che dovranno fare i conti anche le ex-allieve Jessica Pulina, Alessia Pistilli e Chiara Renso. Tra gli juniores (8 km), invece, da seguire, tra gli altri, Michele Fontana e Dario Santoro. Una sintesi delle gare sarà trasmessa in differita su Rai Sport Più dalle ore 18 alle 19.

a.g.     

ORARIO

10:10: CADETTE km 1,980
10:25: CADETTI km 2,560
10:45: SEN/PRO F km 8,000
11:20: ALLIEVE km 4,040
11:50: ALLIEVI km 5,000
12:25: JUNIORES F km 6,020
13:20: SEN/PRO M km. 10,000
14:00: JUNIORES M km. 8,000

Tra i nostri atleti, ecco gli iscritti:

Lungo: Claudio Bagnara, l’amico Alessandro Fabian e gli ex-atleti Mattia Maccagnan e Marco Spada, Serena Poser e Laura Costa.

Juniores: Claudio Piccin, Gaia Benincà ed Elena Piccin.

 Allievi: Mekonen Magoga, Dylan Titon, Cesare Franceschin, Letizia Titon, Serena Mariotto, Beatrice Mazzer, Eva Serena ed Elisabetta Colbertaldo.

Cadetti: Angelo Suman. 

Marzo 12th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Treviso presenta gli Assoluti di Maratona

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 Di corsa per il tricolore. Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli. Tra 17 giorni, domenica 29 marzo, andrà in scena la sesta edizione della Treviso Marathon, che quest’anno coinciderà con i Campionati Italiani Assoluti, Master, dei Veterani dello Sport e dell’Us Acli. Un poker tricolore che contribuirà a confermare la Treviso Marathon nell’Olimpo della specialità più classica ed affascinante dell’atletica leggera, dopo il successo dell’edizione 2008. Sarà la grande domenica della maratona, ma non solo. Considerati anche gli eventi collaterali - dalle stracittadine ai pattini, dalle pedalate agli skiroll - il 29 marzo saranno circa 10.000 le persone in movimento sulle strade della provincia. E intanto, ad una settimana dalla chiusura delle iscrizioni (prevista per il 19 marzo), la maratona ha superato le 3.500 richieste di pettorale. Una corsa da primato per livello organizzativo, appuntamenti collaterali e partecipazione del territorio.    

LA GARA - Dopo la storica esperienza del 2008 (prima maratona al mondo con tre partenze), si torna al classico. Chilometro zero nell’ampio viale del Cansiglio a Vittorio Veneto, arrivo in viale Nino Bixio a Treviso. Tra lo stadio Tenni” e l’ex Foro Boario saranno collocati i servizi post-gara per i maratoneti. I 42 km si svilupperanno lungo il tradizionale percorso dalle Prealpi alla pianura. Unendo idealmente nove Comuni (Colle Umberto, San Vendemiano, Conegliano, Susegana, Nervesa della Battaglia, Spresiano e Villorba, oltre a quelli di partenza e d’arrivo). E collegando Destra e Sinistra Piave, le due “anime” di quella che è considerata la provincia più sportiva d’Italia. Due lunghi tratti delle statali Alemagna e Pontebbana saranno completamente chiusi al traffico. Partenza alle 9.40 per i disabili (carrozzine e hand bike), alle 9.45 per gli altri atleti.            

I CAMPIONI AL VIA - Il miglior maratoneta italiano delle ultime stagioni (cronometro dixit) contro il vincitore della Treviso Marathon 2008. Migidio Bourifa e Denis Curzi sono i principali candidati al titolo italiano, in una gara che, volutamente, non avrà stranieri di vertice al via. Bourifa è il leader italiano stagionale del 2007 e 2008. Curzi è il vincitore della Treviso Marathon 2008 (oltre che di quella 2005) e lo scorso autunno, a Carpi, è giunto secondo nel campionato italiano vinto da Di Cecco, poi risultato positivo all’antidoping. Candidato al podio anche Mostapha Errebah. Curiosità per Mikhail Mamleev, russo d’adozione italiana, stella a livello internazionale nell’orienteering, al debutto sulla distanza. In campo femminile, saranno saranno al via quattro tra le migliori 11 italiane della passata stagione. Grande favorita Ornella Ferrara, una delle icone della maratona azzurra (bronzo ai Mondiali di Goteborg ‘95 e successi in tante classiche, da Venezia a Roma, a Carpi). Da seguire con attenzione anche Laura Giordano, seconda l’anno scorso, stella di due tra le società organizzatrici della maratona (Silca Ultralite per il duathlon e il triathlon, Industriali Conegliano per l’atletica), l’italo-keniana Josephine Wangoi e l’azzurra di ultramaratona Monica Carlin. Ha invece rinunciato Giovanna Volpato, infortunata. In gara anche una cinquantina di disabili, con molti partecipanti alle gare paralimpiche di Pechino: dallo spagnolo Botello al norvegese Sletten, al francese Quittet che guiderà un team transalpino composto da 16 atleti.       

MARATHON IN LINE - Una provincia in movimento. A piedi, ma anche con i pattini. Treviso Marathon non sarà soltanto un appuntamento per podisti. Nel contesto della manifestazione si svolgerà anche la 1a Treviso Marathon In Line, gara sui pattini organizzata in collaborazione con la Polisportiva Casier, che proprio quest’anno festeggia i vent’anni della sezione rotellistica. Due le distanze: 40 km con partenza da Vittorio Veneto; 20 km con start da Susegana (e partecipazione consentita anche ai non agonisti). Consulenti tecnici, due miti della disciplina: Luca Antoniel e Ippolito Sanfratello (oro all’Olimpiade invernale di Torino 2006 dopo aver iniziato la carriera nel pattinaggio a rotelle). A proposito di ruote e rotelle: prevista anche una gara-esibizione di skiroll e la Bici in Rosa, una pedalata, riservata alle donne, da Vittorio Veneto a Treviso al seguito dei maratoneti.  

TUTTINCORSA - Non solo maratona. In attesa dell’arrivo degli atleti provenienti da Vittorio Veneto, a Treviso si svolgerà la Tuttincorsa, marcia stracittadina a carattere non competitivo sulle distanze di 2 e 10,5 chilometri. Partenza alle 9 da Piazzale Burchiellati, arrivo sul traguardo della maratona (la 2 km) o poche decine di metri più in là (la 10,5 km). Il ricavato (un pettorale costa appena 3 euro, 2 euro e mezzo per le scuole che l’acquistano in prevendita) sarà devoluto in beneficenza all’Olar, associazione che si occupa della lotta al Lupus, una malattia rara che colpisce soprattutto le donne. Organizzazione curata da Trevisatletica, dal Comitato provinciale della Fiasp e dal Nordic Walking Treviso, perché all’interno della Tuttincorsa ci sarà spazio anche per la seconda prova del circuito Nordic Walking in Tour. Tremilacinquecento i pettorali venduti nel 2008, si punta al coinvolgimento di oltre venti scuole e ad un deciso incremento della partecipazione. Madrina, la showgirl trevigiana Melita Toniolo. Di corsa o camminando, sarà un evento nell’evento.      

EXPO - La 6a Treviso Marathon sarà arricchita da un centro espositivo di oltre 1.500 mq, collocato all’ex Foro Boario e aperto (per atleti e semplici visitatori) venerdì 27 (dalle 12.30 alle 21), sabato 28 (dalle 10 alle 21) e domenica 29 marzo (dalle 10 alle 18). Sarà una grande area, dedicata a sport e tempo libero, che diventerà il cuore pulsante dell’evento, oltre ad essere meta obbligatoria per tutti i maratoneti che qui ritireranno il pettorale.  

MARATONA ECOLOGICA - La 6a Treviso Marathon sarà particolarmente rispettosa dell’ambiente. Ai ristori saranno utilizzati contenitori di materiale riciclabile o biodegradabile. Nelle aree di partenza e d’arrivo, oltre che lungo il percorso di gara, saranno creati dei punti di raccolta e differenziazione dei rifiuti, che saranno poi avviati a smaltimento secondo logiche di massima tutela ambientale.   (Comunicato stampa Organizzatori - Mauro Ferraro)

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PREVENIRE E’ MEGLIO DI REPRIMERE

a cura di: Bartolo Vultaggio

 Di tanto in tanto ci si interroga su quale possa essere il linguaggio più diffuso al mondo nel terzo millennio? Sarà l’inglese, per la leadership mondiale esercitata dagli Stati Uniti, sarà il cinese, che parte già avvantaggiato da una popolazione di un miliardo e trecentomila persone, oppure ancora l’arabo che può contare su un maggior numero di nazioni accomunate dallo stesso credo religioso?Niente di tutto questo. E’ sorprendente scoprire che il linguaggio più diffuso sia un altro, ancora lo stesso di migliaia di anni fa: la corsa. A riprova di ciò sarà sufficiente comparare il numero degli Stati delle Nazioni Unite rispetto a quello dei Paesi inscritti alla Iaaf, federazione internazionale di atletica leggera: 192 per l’Onu, 213 per la Iaaf. Qualcuno potrebbe ancora chiedersi: ma la corsa è un linguaggio? La corsa è il primo dei linguaggi, la modalità primordiale per raggiungere gli altri, per comunicare, il facebook ante-litteram, per esprimere sé stessi. Infatti lo stile di corsa è come il DNA: potete mettere a confronto 2 persone qualsiasi che corrono, non troverete mai lo stesso tipo di corsa. Ci sarà sempre qualche differenza, che fa della corsa un codice strettamente personale.Possiamo citare due esempi clamorosi di comunicazione attraverso la corsa: il primo nell’antichità, il 490 a.c. quando Fidippide corse la distanza da Maratona ad Atene per portare la notizia della vittoria sui persiani, per dopo crollare a terra morto.Ed in era moderna, nel 1968, il pugno alzato ai Giochi Olimpici di Città del Messico di Tommie Smith e John Carlos: un gesto che rappresentava l’accento sul significato della corsa vittoriosa, del podio olimpico, del record del mondo sui 200 mt.: una tappa decisiva di quel cammino di emancipazione e di liberazione che oggi ha consentito di vedere varcare la soglia della Casa Bianca da un uomo di colore.Acquisire il dato della corsa come linguaggio universale è assolutamente importante nello sviluppo di strategie efficaci per la prevenzione e la cura delle patologie sociali. Strategie che nell’attività sportiva possono trovare un’arma insperatamente efficace. L’esperienza sviluppata a Palermo per diversi anni in quartieri e situazioni difficili è una straordinaria conferma, come può dimostrare il seguente aneddoto.Un insegnante di educazione fisica, nostro collaboratore, effettuava nei pomeriggi attività di gruppo sportivo all’interno di una struttura scolastica del quartiere “Medaglie d’Oro”. A questa attività, talvolta venivano affidati dall’Autorità Giudiziaria, nel percorso di recupero, ragazzi già con precedenti penali.Un giorno uno di questi sorprese l’insegnante con un’insolita richiesta (i dialoghi originali sarebbero stati in dialetto stretto, ndr):“Professore, La prego di farmi una cortesia, se mi può concedere un permesso perché avrei bisogno di allontanarmi dieci minuti”.L’insegnante, di immediato rimando, rispose picche, in quanto, per la durata della lezione, aveva la responsabilità su tutti i soggetti affidati. Il ragazzo continuò la supplica, chiedendo un’eccezione perché doveva semplicemente andare a fare bancomat ed assicurando che in 10 minuti sarebbe stato di ritorno.A questo punto l’educatore, uno dei più validi e preparati alla gestione dei casi più difficili, investendo nello strumento pedagogico della fiducia, acconsentì alla richiesta. Mentre il ragazzo era via, ripensando all’accaduto, lo stesso insegnante quasi si rallegrava, tra sé e sé, del fatto che il ragazzo potesse avere il bancomat, forse perché avendo iniziato a lavorare era riuscito ad avere un conto in banca.Dopo dieci minuti esatti il ragazzo era già di ritorno. Il professore chiese: “Ma quindi adesso hai il bancomat?”. La risposta fu certo che no. Allora l’insegnante chiese ancora: “Ma allora il bancomat è forse di tuo padre che l’ha dato a te?”. Altra risposta: “mio padre non si è mai interessato a me!”.L’educatore, ormai investito da un certo presagio, domandò ancora: “ma che bancomat hai fatto allora?”. La replica non fu per niente reticente: “Semplice, sono andato al bancomat, ho aspettato che una signora facesse il prelievo, le ho puntato il coltello e mi sono fatto dare i soldi”. L’episodio, per quanto negativo, dimostra tuttavia che proprio e, possiamo dire unicamente, l’attività sportiva consentiva a questi ragazzi di aprirsi, di aprire nuovi canali di comunicazione di loro fiducia, a tal punto dall’arrivare a confessare un reato, quando l’omologazione alle attività criminose diffuse nel quartiere imponeva invece il più assoluto silenzio. Un primo successo nella competizione contro le organizzazioni criminali per il consenso dei giovani. E diceva Paolo Borsellino: “se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.Purtroppo, spesso si ha però la sensazione che, soprattutto in Italia, prevalga l’abitudine a subire i problemi piuttosto che a gestirli e talvolta ci si accorge di un determinato problema quando ormai sia irrisolvibile.Nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata la strategia di prevenzione è indispensabile anche per valorizzare gli eccezionali risultati ottenuti dalle Forze dell’Ordine nell’azione repressiva.Diceva ancora Paolo Borsellino: “Non illudiamoci che le azioni giudiziarie, per quanto penetranti possano essere, possano fare piazza pulita della mafia. Se son si incide a fondo sulle cause che generano la mafia, è chiaro che ce la ritroveremo sempre davanti. La verità è che c’è stata una delega inammissibile a magistrati e polizia di occuparsi da soli della mafia, poi per il resto lo Stato non ha fatto nulla”.Forse anche per questa sua stessa convinzione, Paolo Borsellino era capace di gesti come quello di regalare il motorino di suo figlio, oggi funzionario di Polizia, ad un ragazzo pregiudicato proveniente da una famiglia tutta coinvolta nella manovalanza criminale di cosa nostra.Quanto l’azione preventiva sia importante ha dimostrato di saperlo proprio la mafia, uccidendo il 15 settembre 1993 Padre Pino Puglisi, parroco della Chiesa di San Gaetano nel quartiere Brancaccio di Palermo. Un sacerdote intellettuale, che personalmente ho avuto la fortuna di avere come insegnante al Liceo Classico V.E. II di Palermo, che ha pagato con la vita l’ impegno per il riscatto civile e culturale della propria terra, che si rivolse al killer dicendo: “Me lo aspettavo”.La sua esperienza rappresenta un esempio fulgido di genitorialità allargata ed anche Padre Puglisi aveva dimostrato di credere nell’attività sportiva, fondando la Polisportiva San Gaetano.Un caso particolare fu quello del piccolo Giovanni, figlio di uno degli uomini uccisi nella faida mafiosa. La madre lavorava a Palermo come cameriera e il ragazzo, lasciato solo, cominciò a rubacchiare: una volta pure in Chiesa il cestino delle offerte. I carabinieri lo sorpresero e volevano portarlo al riformatorio. Padre Pino intervenne e disse: “mandarlo dietro le sbarre adesso sarebbe come iscriverlo all’università del crimine. Qui, invece, io e i parenti possiamo aiutarlo”. Poi, ottenuta la “libertà provvisoria”, disse al ragazzo: “se hai bisogno di soldi chiedimeli. Te li darò”. Giovanni divenne l’allievo preferito e lasciò perdere i furti.Vicenda che, oltre a rappresentare esatta applicazione dei principi del Vangelo, costituisce anche una preziosa chiave di lettura in tema di sicurezza. Oltre alla certezza della pena, bisognerebbe ricercare la “certezza della conversione sociale e civile”, unica in grado di ridurre il rischio di recidive. Padre Puglisi aveva una mentalità sportiva autentica, con una fede incrollabile nel raggiungimento dei risultati. Pur consapevole delle mancanze dello Stato, faceva in modo che non diventassero mai un alibi ed infatti diceva: qualcuno potrebbe dire “non dovrebbe pensarci lo Stato? Intanto cominciamo a pensarci noi, perché se ognuno fa qualche cosa …..”.Non vi è dubbio che l’attività sportiva possa costituire uno dei più efficaci strumenti di formazione ed informazione, di opportunità di crescita individuale e collettiva, soprattutto di vera e propria emancipazione da modelli di consumo e comportamento viziati dalla dipendenza da dispositivi elettronici e dalla incessante pressione della società dei consumi. Insomma lo Sport come un autentico cammino di libertà.Purtroppo va detto che il Paese non naviga in acque molto buone, sportivamente parlando, con un’altissima diffusione di analfabetismo motorio tra le giovani generazioni, causa principale della altissima percentuale di ragazzi italiani, di età compresa tra i 6 e i 18 anni, in sovrappeso. Percentuale che ormai supera il 50%. Cifra da emergenza nazionale.La via maestra sarebbe lo sviluppo dell’educazione fisica nella scuola, a cominciare dalle elementari, con l’assunzione di insegnanti qualificati, che significherebbe investire e non spendere.Ma sappiamo che non tira aria: purtroppo, l’argomento non viene alla ribalta e lo Stato continua a disertare il tema. Quindi risulta ancora più importante il ruolo delle Associazioni sportive, l’iniziativa dei singoli per sopperire alle gravi lacune. Affinchè un numero sempre crescente di giovani possa avere la fortuna di sottoporsi al vaccino obbligatorio dell’attività sportiva, per una moderna attuazione del “MENS SANA IN CORPORE SANO”.

Marzo 11th, 2009

  Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

GIORGIO BORTOLOZZI SCRIVE SUI MASTER INDOOR 

Caro Franco, 

dopo aver letto l’elenco dei campioni italiani indoor degli anni scorsi, non essendomi riconosciuto in alcuno di loro, ho mandato a Werter Corbelli una mail chiedendo spiegazioni e soprattutto facendogli rilevare che i Campionati indoor sono iniziati nel 1977 e non nel 1984.Per farla breve, mi sono reso conto della sua ignoranza in materia. Infatti i master sono nati nel 1977 come IMITT, indipendenti dalla FIDAL, che per 12 anni si è chiamata fuori. Finalmente, nel 1990 l’IMITT è stata inglobata dalla FIDAL e così è rimasta una unica associazione master, che all’inizio la FIDAL definiva “Amatori-Veterani”.La FIDAL in precedenza continuava a ricavare soldi dal tesseramento degli Amatori (che esistono tuttora, solo dai 25 ai 34 anni) e ha cominciato ad organizzare per queste “mezze cartucce”, nel 1984, anche i campionati indoor, ai quali non partecipavano i master, a meno che non avessero il doppio tesseramento (nel Vecio G.A.T. -  si scrive così e non Gat - fondato nel 1988, ho avuto per due anni atleti di varie società amatoriali, che poi sono ritornati a gareggiare solo nelle rispettive società, visto che nel frattempo l’IMITT era scomparsa ed era rimasta solo la FIDAL). In pratica era quello che succedeva ai tempi del glorioso G.A.T., quando le varie società del CSI davano i migliori atleti per gareggiare nella FIDAL.In definitiva, il buon Corbelli ha fatto confusione, andando a chiedere alla FIDAL e non all’ex IMITT i risultati dei campionati amatori, che quindi non hanno alcun valore come risultati master (come se mettessi come vincitori dei campionati FIDAL quelli che vincono nella categoria UNVS).Conclusione: se ritieni, comincia a fare un annuncio di errata corrige, in attesa che Corbelli, contattando i comitati di Genova e Torino (dove si svolgevano le gare), riesca a ricostruire la verità.Approfitto, per la cronaca, di inviare anche a te gli attestati - tratti dal mio album personale - delle mie vittorie indoor e spesso c’è associato anche il numero dei campionati.Credo che tutto sia regolare dal 1990 in poi, ma prima andrebbe pazientemente ricostruito, come ho richiesto.

Ciao Giorgio. 

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Rassegna Stampa: Gazzettino
Cross corto a Pederobba.
 

Impegnativa come una campestre, breve come una gara di velocità. O poco più. Sui prati di Pederobba, per il secondo anno consecutivo, sono stati assegnati i titoli provinciali individuali di cross corto.
      Quasi 300 gli under 16 che si sono sfidati sulla distanza - uguale per tutti - di 500 metri. Alla fine, doppietta per l’Athletic Lamparredo Paccagnan Ponzano, che ha portato sul gradino più alto del podio la cadetta Erica Venuti e la ragazza Erica Lapaine.
      Titoli anche per Villanova Sernaglia, con l’esordiente Nikol Marsura, per Mastella Quinto, con il coetaneo Enrico Dissegna, e per Atletica Pederobba, con il cadetto Angelo Suman. Infine per Trevisatletica con il ragazzo Giacomo Zuccon.

Alla società di casa pure gli applausi per l’ottima organizzazione, favorita da una splendida mattinata di sole.  

A Venissieux, Lione, quarto Antonio Fent, giavellotto 64,30.       

Marzo 10th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Campioni giovanili provinciali di cross 2009 

Nel fine settimana a Pederobba sono stati assegnati i titoli giovanili di campioni provinciali di cross 2009.  

Cadetti

Tra i maschi vince Angelo Suman,  nella foto sotto,davanti a Davide Minighin, Michael Mazzoran, Mattia Tonolo e Tommaso Lapaine. Tra i primi dieci anche Simone Filippi, Manuel Broccolo, Francesco Tessariol, Nicolò Bertelli e Antonio Tentonello.

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Tra le donne vittoria di Erica Venuti davanti ad Alice Cazzolato, Eleonora Zambon, Cristina Fantin e Giulia Guerrieri.

Tra le prime dieci anche Anna Paola Montagner, Sara Dehbi, Sara Pellizzer Giulia Pivato e Giulia Titton. 

Ragazzi

Vince tra i maschi ancora Giacomo Zuccon,  nella foto sotto podio 1,  davanti a Martino De Nardi, Francesco Simionato, Filippo Marsura, Kevin Durigon e Enis Manxhyuka.

Tra le ragazze titolo ad Erica Lapaine, nella foto sotto podio 3, davanti ad Elena Venuti, Beatrice Santin, Celeste Bordin, Eva Feletto e Ilaria Guglielmin.

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Esordienti

Enrico Dissegna conquista il titolo tra gli esordienti davanti a Cesare Sartori, Giovanni Gatto, Gabriele Zandonà e Samuele Dissegna.

Vittoria di Nikol Marsura tra le esordienti, davanti a Chiara Bortolus, dell’Azzanese, Teresa Gatto, Deborah Zilli e Giulia Michielin. 

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Francesco Vendrame martello 5 kg. 54,65!!!

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Siamo diventati amici grazie a facebook e me lo ha detto proprio lui, Francesco Vendrame, che a Modena, il 22 febbraio ha scagliato il martello da 5kg a 54,65, arrivando secondo, a un passo dal record trevigiano allievi, detenuto da Michele  Favero con 55,54, stabilito a Verona il 17 ottobre del 1993; e l’anno in corso deve ancora cominciare: Francesco in bocca al lupo!