Maggio 13th, 2008

“Come eravamo… 50 anni fa” 

di Franco Piol 

7) I lanci: peso e disco.

  I lanci sono stati sempre una grande risorsa nella tradizione della “Marca gioiosa et amorosa”, almeno fino agli anni ’60. Poi il declino.Ma nello scorcio che stiamo esaminando, abbandoniamoci a quella abbondanza che riempirà per sempre le nostre graduatorie di tutti i tempi, gloriandoci, con un po’ di nostalgia, di tanti campioni e di tanti eclatanti risultati, specie nel getto del peso e soprattutto nel lancio del disco.

 Arriviamo a cinquanta anni fa e troviamo in piena forma Carmelo Rado, nato a Fratta di Oderzo nel 1933, emigrato come tantissimi di quelli che riuscirò a citare. Carmelo, dal Piemonte, getta il peso a 15,70 e lancia il disco a 54,45 ed è ai vertici nazionali (1959), da Roma Antonio Lucchese, (nato a Treviso nel 1926) risponde col suo personale  di 49,98, intanto lo junior “zonale” di Caneva di Sacile, Cleante Zat  abborda i 46 metri (diventerà negli anni ’60 il nostro primatista provinciale con la misura di 50,49, ancora record attuale!), e, per ultimo, si fa vedere il nostro colosso alle prime armi. Michele Sorrenti (nato a Rende, Cosenza, nel 1941), futuro campione e primatista italiano, da poco scomparso.

Nei dintorni ci sono altri campioni e tra questi l’indimenticabile Antonio Fallai, maestro di vita e sui campi della grande atletica, e ancora Renzo Canal, lo studente Giovanni Chimenti, il giovane Giorgio Tomasella, Italo Spader e l’asolano Giordano Cremonese.                     

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Carmelo Rado                                                                                            Antonio Fallai

 Nella ricca graduatoria di sempre di allora, prendono più rilievo, come dato di continuità nel tempo, le figure storiche che hanno scritto la nostra piccola e gloriosa storia del settore dei lanci: dal mitico Pompeo Celotti ( con il suo giavellotto a bersaglio nel 1874), a Ferdinando Montagner, atleta generoso e splendido tecnico; da Antonio Carrer (emigrato da Salgareda in Liguria), a Duilio De Bortoli (altro asolano del 1912, emigrato a Roma). E come non citare almeno Giuseppe Basset (da Conegliano), l’”immenso” Mario Agosti (da Pordenone), il nomade Primo Bonamico (da Adria) e il trevigiano Gian Paolo Susini. Un elenco che sembra non finire mai.

Tra le donne, ancora in pista, con ottimi lanci, sta chiudendo la sua stagione sportiva, l’azzura Iride Coletto (nata a Saletto di Piave nel 1926 ed emigrata a Torino) e, con la nascita del G.A.Treviso femminile, le emergenti Maria Carmen Tomasi ed Elsa Peruzzo (campione regionale juniores) stanno creando le premesse per una rinascita non pù prorogabile.

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         Mary Tomasi                                                                                                                               Elsa Peruzzo

                                                                                                (foto di Ugo Barzi)

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               Michele Sorrenti, primatista regionale allievo                          Mario Agosti


 

Maggio 12th, 2008

Diario trevigiano

 a cura di Franco Piol

 Giacomo Zuccon 8”8 primato nei 60hs

Magoga ancora 2’36”8 e Beatrice Mazzer 6’44”7

Beatrice Oltremonte 10,71 Simone De Rossi 41,09 

Prima consistente carrellata provinciale per i campionati di società cadetti e ragazzi a Noale il 10/11 maggio e molti spunti interessanti da annotare. Da subito le conferme del nostro “piccolo mezzofondo” con le affermazioni di Mekonen Magoga e Beatrice Mazzer ( rispettivamente nei 1000m in 2’36”8 e nei 2000m in 6’44”7), i miglioramenti di Stefano Ghenda nei 1000m (2’39”9) e della ragazzina Valentina Bettiol (3’16”3), le presenze di rincalzo di Serena Mariotto (3’08”9) e di Eva Serena (7’07”2).

 Bel segnale arriva dal ragazzino Giacomo Zuccon che non sorprende, visti i precedenti da esordiente, con il suo 8”8 sui 60hs in prima uscita, primato già eguagliato (condiviso per ora con Alberto Amadi e Francis Amon Kouassi che vanta però un 8”86 elettrico fatto a Treviso il 6 giugno del 2007 (?)

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Tra i cadetti, varcata la soglia dei 40 metri nel giavellotto da 600g. da Simone De Rossi (41,09) e da Marco Sarcognato (40,32), confermata l’ostacolista Cristina Fantin con 12”7 negli 80hs ( qui si fa avanti anche Federica Cazzolato con 12”9) e nei 300hs in 49”3 ( con Elisabetta Colbertaldo a 49”9), arricchito il budget del 2008 nel triplo da Beatrice Oltremonte con tre balzi a 10,71. Da mettere in evidenza i progressi di Fabio Chinellato ostacolista da 14”5 nei 100hs e la fettuccia dei quattordici metri nuovamente sfiorati da Diego Benedetti (13,80).

Tra i ragazzi valgono i salti, ancora in via di assestamento, come quelli di Leonardo Feletto (1,54) e Giacomo Zuccon  (1,54), di Manuel Broccolo nel lungo a 4,86 e di Joanne Lombardi  a 4,49. Nei lanci promettente il vortex con Luca Menegazzo (50,87) e Madher Pozzebon con 40,80

.Come avrò i risultati completi, farò gli eventuali aggiornamenti. 

Corsa di Aviano

Bella vittoria di Gabriele Fantasia!

Ha preceduto G. Iommi, C. Cenedese e M. Signorotto

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Rush bruciante sul filo di lana e Gabriele Fantasia vince alla grande su Giovanni Iommi la Corsa di Aviano (tutti e due con il tempo finale di 19’44). Bravi anche Christian Cenedese e Mirko Signorotto che, insieme ai primi due arrivati hanno animato una gara scoppiettante ed incerta fino alla fine. Tra gli altri anche Mauro Amadio, Alberto De Riz, Domenico Lorenzon, Sergio Trinca e Gian Franco Gasparetto. Vittorie di categoria per Giorgio Redolfi M60 (in 17’39.) e per Benvenuto Pasqualini M70 (in 21’16.). In campo femminile si rivede Maria Teresa Gobbo (del 1963), terza con il tempo di 18’18. davanti a Valeria Furlan (18’27.), Rossella Piovesan (18’31.) e Fioretta Nadali (18’51.).  

Domenico Lorenzon domina nei 5000m di Pordenone.

 In una gara Master provinciale di Pordenone, allo stadio Mario Agosti, Domenico Lorenzon ha vinto un affollato 5000 metri con il tempo di 16’23”5 davanti a Giacomo Vettorel (16’26”2); Pietro Grava h fatto suoi i 1500m in 4’35”4. Tra gli M60 bizzarra vittoriani Giorgio Redolfi (ora all’Atl. Aviano) nel peso da 5 kg!  

Abdoullah Bamoussa vince in montagna

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Nel Trofeo Trattoria 1° Novembre, Abdoullah Bamoussa (1986) ha nuovamente vinto in coppia con Elisa Gillo, come pure per i cadetti Mekonen Magoga con Elisa Bortoli, per gli allievi Letizia Titon in coppia con Nicola De Zolt e tra i master Sara Tomè con Marco Squeri (M35), Riccardo Piccin (M50), Luisa Casagrande (M55), Angela Pin (M60) e Guerrina Lazzarini (M65).

12 maggio: AUGURI DI COMPLEANNO a Gian MARCO VOLPI (lanci)                   

                     AUGURI DI COMPLEANNO a LUIGINA SILVESTRIN (lanci)  

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Maggio 11th, 2008

Diario trevigiano

 a cura di Franco Piol 

Al Brixia

Brava Martina Lorenzetto, salta 5,61

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Martina Casarin 35,97 e Luca Sperandio 22”83

Marco Salvador 1’58”79  e  Davide Gambardella  48,36

Veneto quarto (allievi, allieve e in combinata) grazie anche al contributo dei nostri atleti, da Martina Lorenzetto (sui suoi limiti, ma bello il suo 5,61) a Luca Sperandio che si migliora ancora con 22”83 (e valido nella staffetta), da Martina Casarin (che avvicina il suo personale del 2007) con 35,97  a Davide Gambardella (4° e il migliore della spedizione trevigiana) nel disco con 48,36 (ha 50,81), da Marco Salvador che limato il suo personale negli 800m con 1’58”79 a Leonardo Dei Tos (5° nella marcia con 23’12”83). Lisa Guidolin, non brillantissima nel pentathlon (5° con 2.846 punti) nei 100hs ha segnato 14”9. Buona la staffetta (48”0) con Ilaria Cavallin e la stessa Lorenzetto.

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                                                                                                                        Luca Sperandio

Maggio 10th, 2008

Ritratti di ieri e di oggi 

    di Franco Piol 

Omaggio a 

                       PIETRO PIUTTI

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                                   I 5000m di Merano

  Con Pietro Piutti il mezzofondo trevigiano ha riempito un gap che durava più di vent’anni, dai tempi del grande Giuseppe Bazzo (1’56”2 negli 800m del 1936, 4’06”2 sui 1500m e sotto i 9 minuti nei 3000m). Un grande interprete, Pietro, dell’approccio all’atletica “intelligente”, tra scienza e passione.

 Pietro Piutti è nato a Roma il 12 novembre del 1935. Ha cominciato nel 1954 con il CSI Vittorio Veneto, stabilendo subito due primati provinciali juniores con 1’58”3 (800m) e 2’38”4 (1000m) e laureandosi campione veneto III serie sempre negli 800m. Poi con il Cus Padova  è campione regionale di II serie nei 5000m (con 14’52”2, 4° veneto assoluto di sempre). Il 1958 è l’anno dei grandi risultati che rivelano il valore assoluto di Pietro in campo nazionale e lo consacra per sempre alla storia della nostra atletica: 1’57”5 (800m), 2’34”8 (1000m),  3’55”4 (1500m), 8’24”8 (3000m), 9’34”2 (3000 st: primato regionale), 14’40”6 (5000m), 31’36”8 (10,000m), campione regionale nelle siepi. Quanta grazia!Nel 59, nelle graduatorie assolute del fondo regionale, Pietro è, praticamente, “il quarto uomo” di sempre e nel mezzofondo ritocca 800m e 1500m (1’56”3 e 3’55”0), poi nel 1960, per un infortunio al tendine d’Achille destro, chiude una bella, significativa stagione sportiva.

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Vittoria di Piutti ai CdS di Firenze, 1958 

  Ecco come ha sintetizzato la sua eccezionale esperienza lo stesso Pietro: 

“Ho praticato la corsa dal 54 al 59 e sono stato costretto ad interrompere quando ero giunto ad un buon livello di risultati cronometrici (per l’epoca) a causa di una infiammazione recidiva ad ogni trattamento al tendine di Achille destro. Non ho risolto questo disturbo nemmeno con una operazione chirurgica nel 1961: sono stato quindi una promessa del mezzofondo mancata.Nel momento di raccogliere i frutti di una preparazione intensa e a volte scriteriata, il sovraccarico funzionale di una struttura mi metteva fuori gioco.Ma in questo breve periodo di attività avevo commesso diversi errori di valutazione che compromettevano il mio rendimento e sfruttamento delle mie doti naturali. Cominciavo con il correre i 1000m studenteschi e gli 800m. Non si era capito che non ero veloce. Questione di qualità delle fibre muscolari ed avrei raccolto di più solo correndo dai 1500m in su. Allungando la distanza, la biomeccanica di corsa sarebbe stata più congeniale alle qualità aerobiche di resistenza naturale. Ricordo nel ‘58 un 10.000m che corsi da solo all’Arcella di Padova, nella nebbia, scherzando con i giudici in 31’36”8 e senza una adeguata preparazione.

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Vittoria nei 5000m di Merano

 Fra le esperienze positive della mia atletica, ricordo le tre estati che ho passato in Finlandia con Franco Bettella ed anche da solo, girando per i meeting estivi dove correvo con i loro campioni molti 3000m. Distanza per me molto congeniale. Fra quelle negative, invece, ricordo gli stages a Friburgo  con l’allenatore tedesco Woldemar Gerschel, mentore dell’interval training. Quel tecnico, con la sua metodica, concludeva il massacro del mio tendine destro. Ha contribuito alla mia crescita atletica soltanto Giordano Cumar, allenatore del Cus Padova, società con la quale ho gareggiato vincendo titoli universitari sui 1500m e sui 5000m, un campionato di società e piazzandomi discretamente in diverse occasioni ai Campionati Assoluti Nazionali.

Ho anche partecipato alle Universiadi di Parigi nel 57, correndo i 5000m di cui avevo ottenuto il minimo allo stadio olimpico di Helsinki. Arrivai ultimo perché correvo con l’asiatica, influenza dell’anno.

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La grande kermesse dell’olimpico nei 5000 del Campionato Italiano

I miei record personali sono in qualche album di statistiche, ma, fra le gare più belle, ricordo un 5000m all’Arena di Milano (luglio 1958) che corsi in 14’40”6, battuto in volata da un greco (Yotis), poi i 5000 dell’Olimpico di Roma, quando Wladimir Kuts battè il record mondiale in 13’35” ed i romani sugli spalti dello stadio lo salutarono, dando fuoco a tutti i programmi delle gare: indimenticabile luminaria a coronamento del suo giro d’onore.In quella gara fui il primo italiano perché gli altri, nella confusione, si fermarono un giro prima.

Ricordo anche tante altre belle gare in Finlandia dopo le quali alla sensazione del risultato si sovrapponeva la magica atmosfera dell’estate nordica” 

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Piutti con Salsola e Kakko

 Ed infine ecco una scheda riassuntiva delle performances di Pietro: 

400m: 53”5 (1954); 800m: 1’56”3 (1959); 1000m: 2’34”8 (1958); 1500m: 3’55”0 (1959); 3000m : 8’24”8 (1958)

5000m: 14’40”6 (1958); 10.000m: 31’36”8 (1958); 3000 siepi: 9’34”2 (1958)

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1° nei 1500m di Merano nel 1955

Maggio 9th, 2008

Diario trevigiano

 a cura di Franco Piol

  Elena Cristofoli Prat  7”7

 Nella riunione di Longarone del 21 aprile l’esordiente Elena Cristofoli Prat nella gara dei 50m ha realizzato il tempo di 7”7 ( e 3,65 nel lungo)

 A Padova nella gara Libertas del 3 maggio la ragazza Alessandra Frattin ha lanciato il vortex a m. 37,35. 

 9 maggio: AUGURI DI COMPLEANNO AD ANDREA PELLIZZON  E A MICHELE MORO (podista) 

10 maggio: AUGURI DI COMPLEANNO A SERENA MARIOTTO (mezzofondo) e LAURA COLLODEL (lanci)