Luglio 17th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

ALTRE NOVITA’ DAL MEMORIAL FALLAI DI CONEGLIANO

In rilievo Carlotto Montagner e Dalla Costa sui 100m

Avon 3’55”67, la Bernasconi e la Mondin sui 1500m. 

Ivano Corsano, gentilissimo, mi ha inviato i risultati completi del Memorial Toni Fallai di Conegliano del 15 luglio: ed è vero, ci sono altre importanti novità!

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         Francesca Carlotto                   Diego Avon                               Gabiele Carniato 

Intanto sui 100m. dove la lista non finisce mai perché vanno annotati gli 11” 21 di Marco Montagner, solido quattrocentista, gli 11”35 di Marcello Emele e le presenze di Luca Sperandio, Matteo Tomasetto, Federico Morao e Andrea Bassanello, in evidenza il 12”36 del master M50 Gabriele Carniato; e, tra le donne, il 12”75 di Francesca Carlotto, il 13”07 di Gemma Dalla Costa e il 13”16 di Silvia Guerrato, davanti ad Arianna Segat e Lisa Cillotto;

poi nel mezzofondo con i 1500m. del nostro grande Diego Avon in 3’55”67, davanti alla “sorpresa” Mauro Amadio, sceso sotto i 4 minuti in 3’59”36 e, più indietro ad Andrea Salomone; con i buoni verdetti cronometrici di Valentina Bernasconi in 4’43”33 e di Arianna Mondin in 4’49”42; negli 800m. con gli spunti di Claudio Piccin, junior in 1’59”11, davanti a Francesco Guerra in 2’02”31 e. più in là, a Massimo Amadio, Mattia Begheldo e Alberto Zerbini; in ultima nota il fondo  di Simone Gobbo, dopo Bamoussa, in 15’11”37 sui 5000m. davanti ai nostri “sempreverdi” Christian Cenedese, Sergio Trinca e Domenico Lorenzon.

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                                                                        Loris Barbazza con Livio Vito Tognon 

La gara del peso ci rivela anche la presenza di Livio Vito Tognon con 13,73 e Luca Trento con 12,62; il lungo si onora dei salti della nostra “intramontabile” Laura Gatto in 5,61 e del nostro Lorenzo Ciet, solo 6,69; gli ostacoli, dietro Favaro, ci sono Alessandro Marcon e la sua ennesima perla in 14”90, il nostro Rocco Strati in 15”29, lo junior Roberto Magagnato in 15”92 e Marion Llagiu. 

Giovanili con Luca Favero 5,39/7”82 Kwarteng 9”53 

La stagione atletica è lunga e loro sono i protagonisti che io cito, cito felicemente e continuo a citare, controllando l’enfasi e, spero, i titoloni: sono ragazzini che sanamente si divertono e riempiono le “nostre” cronache che dobbiamo “contenere”: hanno ragione molti genitori che mi chiamano privatamente “raccomandandosi…”, hanno ragione Fulvio Maleville , Aldo Zanetti e quanti mi avvertono e, soprattutto, mi consigliano di non esagerare i “toni”. Sono d’accordo e lo faccio, anche se qualche volta la passione “sfora” le intenzioni di base: l’ironia non sempre passa, anche se c’è, sempre!

Lunga premessa per pararmi emotivamente da questi “terribili ragazzini” che, gara dopo gara, continuano il loro interessante racconto, intreccio di fatiche, emozioni e risultati. E’ quello che è e… non è poco!

Allora, 60m. appannaggio di Luca Favero in 7”82, davanti a Giacomo Zuccon in 7”99, a Guido Bressani e ad Alberto Battistuzzi; come il lungo con 5,39, sempre davanti a Zuccon con 5,09; allora, 60m. vittoria di Licia Vendrame in 8”76, davanti ad Elena Cristofoli Prat in 8”91, Martina Mazzuia, Lara Causin e Agnese Tozzato; ancora 80m. e ancora vince Emmanuel Osei Kwarteng in 9”53, davanti a Leonardo Baù in 9”88 e Matteo Bonora in 9”93; e, tra le donne, ancora Gloria Bizzotto, seconda in 10”49, davanti ad Anna Bonsembiante in 10”74, a Sara Dehbi in 10”84, a Giulia Marcon in 11”00 e a Nicole Gaetan in 11”25. 

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Luca Favero                                                                                        Emmanuel Osei Kwarteng 

Vincono anche Mattia Gatti nell’alto con un salto di 1,72, davanti a Tobia Vendrame, come Sara Brunato in 1.45; buone presenze nei 1000m. con Davide Minighin in 2’51”68, Denis Vettorel, Davide Marcon e Stefano Piccin; nell’alto con Giulia Bianchini con 1,49, Alice Cazzolato con 1,43 e Annamaria Fisicaro con 1,37. 

Luglio 16th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

A Conegliano 100m. da urlo e 1500m.da antologia!

Turri Aiolfi Da Canal e Pellizzari, ehi, che 4×100m da sballo

Michela meglio di 10 anni fa, bene con Arianna e con Bruna!

  Ho aspettato tanto i risultati, non posso più indugiare: Conegliano troppo forte!!!

Fatevi un calcolo sui 100m. Mirko Turri vince in 10”85 davanti a Gabriele Aiolfi in 10”95, a Alex Da Canal in 11”01 che, giustamente vuole scendere sotto gli 11”, e a Andrea Pellizzari in 11”02: una 4×100m. stratosferica oltre il primato di 41”65 stabilito a Bovolone, diciamo sui 41”?

Michela Zanatta con la vittoria di ieri sui 1500m. in 4’19”05, cancella, dieci anni dopo, il personale di 4’19”2 dell’11 luglio del 1999 realizzato a Montebelluna. E dietro di lei Arianna Morosin a pochi centesimi dal suo primato del 2007 e Bruna Genovese che ha limato invece al suo, circa altri quattro decimi, in 4’30”94.

Che altro so? Certo Devis Favaro terzo, al suo favoloso stagionale sui 110hs. in 14”80, Rocco Strati vittorioso nel lungo ancora sopra i sette metri, 7,01; Elisa Trevisan vittoria e primato stagionale sui 100hs. in 13”91 e, seconda, 5,75 nel lungo: secondo anche Abdoullah Bamoussa sui 5000m in 15’02”22.

Ma la sorpresa del giorno merita un titolo tutto suo!  

VOLA IL PESO DI BARBAZZA 15,65 E DI SEVERIN 14,69 

Proprio cosi, anche un po’ annunciato con un grande come Loris Barbazza, pizzica, intuzzica,  stuzziza e alla fine con 15,65 ha aperto il “salone” degli assoluti di Milano, ma anche Fabio Gallinaro si supera, scagliando l’attrezzo a 13,52; Flavia Severin raccoglie i frutti grazie alla sua forza e alla “sua complessa preparazione” di tutto l’anno, ma lei simpaticamente si sorprende del suo 14,69, “… neanche allenada, bon!”seconda atleta trevigiana di sempre, dopo l’infinita Mara Rosolen! Una festa…

A domani. 

Per ora vi lascio alla cronaca di Mauro Ferraro. 

Un centesimo di troppo e il lasciapassare per i Mondiali resta un sogno per Lukas Rifesser. Ci riproverà. Intanto, venerdì sera, gli 800 del meeting di Conegliano hanno segnalato il ritorno su buoni livelli del finalista olimpico dei 1500, Christian Obrist, lui sì approdato al minimo B per la rassegna iridata. Il doppio giro di pista, al 19° trofeo Toni Fallai, oltre ad offrire la splendida volata tra di due azzurri, è il più veloce della stagione: 1’46”55 per Obrist, 1’46”61 per Rifesser (il minimo B è 1’46”60). Sono, rispettivamente, la prima e la seconda prestazione italiana dell’anno, ma non va dimenticato neppure il sostanzioso progresso del friulano Bortolotti, classe 1985, sceso a 1’47”91, un secondo meglio di quanto realizzato domenica a Lignano Sabbiadoro. La serata coneglianese, splendidamente organizzata dall’Atletica Silca e accompagnata dal pubblico delle migliori occasioni, ha regalato anche un bel 1500, vinto dalla trevigiana Michela Zanatta in 4’19”05, primato personale dopo 10 anni. Alle sue spalle, miglioramento anche per Emma Quaglia (4’21”09), oltre che per la maratoneta Bruna Genovese, scesa a 4’30”94, 4” secondi meglio di quanto realizzato due settimane fa a Ponzano. Nelle altre gare di mezzofondo si sono imposti gli azzurri Neunhauserer (3’50”33 nei 1500) e Montorio (14’44”43 nei 5.000). Paolo Capponi e Flavia Severin hanno dominato il peso: ordinaria amministrazione per il poliziotto, che si è anche aggiudicato il trofeo Toni Fallai (17.75, davanti a Loris Barbazza, progredito a 15.65); bella crescita per la giovane trevigiana, che continua a dividersi tra rugby e atletica, arrivata a 14.69 (+35 cm sul personale) in una gara in cui brilla anche l’allieva veneziana Francesca Stevanato (13.47), reduce dalla finale dei  Mondiali under 18. Elisa Trevisan (13”91 nei 100 ostacoli) e l’italo-francese Fabé Dia (11”92 nei 100) non hanno avuto rivali nelle prove veloci femminili. Un minuto di silenzio e intensa commozione, prima dei 1500, nel ricordo di Massimiliano Corso, giovane mezzofondista bellunese (in passato tesserato anche per una delle società di casa, il Bechèr San Giacomo) morto domenica in un incidente in montagna. Molti hanno gareggiato con la sua foto attaccata alla schiena. Ciao Max.
UOMINI. 100 (-0.1): 1. Mirko Turri (Jäger Vittorio Veneto) 10”85, 2. Gabriele Aiolfi (Jäger Vittorio Veneto) 10”95, 3. Alex Da Canal (Jäger Vittorio Veneto) 11’’01. 800: 1. Christian Obrist (Carabinieri) 1’46”55, 2. Lukas Rifesser (Esercito) 1’46”61, 3. Victor Kebenei Kipchirchir (Ken) 1’47”55, 4. Fabio Bortolotti (Alto Friuli) 1’47’’91. 1500: 1. Christian Neunhauserer (Forestale) 3’50”33, 2. Youssef Kamali (Mar) 3’51’’59, 3. Berardino Chiarelli (FF.AA.) 3’51”95. 5000: 1. Alberto Montorio (Aeronautica) 14’44”43, 2. Abdoulla Bamoussa (S. Giacomo Banca dela Marca) 15’02”22, 3. Luca Quarta (Atl. Trento) 15’05”66. 110 hs (-0.4): 1. Stefano Petrolli (FF.GG.) 14”16, 2. Nicola Comencini (Cento Torri Pv) 14”68, 3. Devis Favaro (Assindustria Pd) 14”80 (-0.1). Lungo: 1. Rocco Strati (Riccardi Milano) 7.01 (0.0), 2. Mattia Festi (Crus Pedersano) 6.98 (+0.5), 3. Alessandro Podda (Sulcis Carbonia) 6.70 (+0.2). Peso: 1. Paolo Capponi (FF.OO.) 17.75, 2. Loris Barbazza (Lib. Padova) 15.65, 3. Alberto Sortino (Riccardi Milano) 15.61. Gare giovanili. Cadetti. 80: 1. Emanuel Osei Kwarteng (Silca Ogliano) 9”53 (camp. reg. Us Acli), 2. Leonardo Baù (Vedelago) 9”88, 3. Matteo Bonora (Veneto Banca) 9”93.  1000: 1. Michele Scolaro (Novatletica Schio) 2’40”61, 2. Christian Pressato (Vis Abano) 2’43”31, 3. Lorenzo Marcolin (Lib. Tolmezzo) 2’43”99; Davide Marcon (Silca Ogliano) 2’58”01 (camp. reg. Us Acli). Alto: 1. Mattia Gatti (Nevi) 1.72, 2. Tobia Vendrame (La Padana) 1.70, 3. Mariano Bernardi (Nevi) 1.66. Ragazzi. 60: 1. Luca Favero (Veneto Banca Montebelluna) 7”82, 2. Giacomo Zuccon (Trevisatletica) 7”99, 3. Matteo Lepore (Gemonatletica) 8”39; Alberto Battistuzzi (Silca Ogliano) 8”64. 1000: 1. Emanuele Pinton (Lib. Mirano) 2’58”58, 2. Luca Paludetto (Lib. Sanvitese) 2’59”77, 3. Filippo Marsura (Sernaglia) 3’02”85; Giulio Brugnera (Silca Ogliano) 3’17”69. Lungo: 1. Luca Favero (Veneto Banca Montebelluna) 5.39, 2. Giacomo Zuccon (Trevisatletica) 5.09, 3. Matteo Lepore (Gemonatletica) 4.37; Alberto Battistuzzi (Silca Ogliano) 4.20 (camp. reg. Us Acli). 
DONNE. 100 (-0.1): 1. Fabè Dia (Asi Veneto) 11”92, 2. Elisabetta Vesnaver (Cus Trieste) 12”25, 3. Francesca Dambruoso (Vicentina) 12”39. 1500: 1. Michela Zanatta (Asi Veneto) 4’19”05, 2. Emma Quaglia (Cus Genova) 4’21”09, 3. Arianna Morosin (Industriali Conegliano) 4’22”75, 6. Bruna Genovese (Forestale) 4’30”94. 100 hs (-0.1): 1. Elisa Trevisan (FF.AA.) 13”91, 2. Silvia Franzon (Esercito) 14”07, 3. Giulia Tessaro (FF.OO.) 14”12. Lungo: 1. Elisa Zanei (Valsugana) 5.96 (-0.4), 2. Elisa Trevisan (FF.AA.) 5.75 (-0.2), 3. Giovanna Franzon (Forestale) 5.75 (-0.5).  Peso: 1. Flavia Severin (Cus Parma) 14.69, 2. Damiana Dorelli (Asi Veneto) 13.56, 3. Francesca Stevanato (Audace Noale) 13.47. Cadette. 80: 1. Maria Paniz (Athl. Club Belluno) 10”45, 2. Gloria Bizzotto (Nevi) 10”49, 3. Francesca Scapin (Novatletica Schio) 10”56; Nicole Tomasi (Silca Ogliano) 11”68 (camp. reg. Us Acli). 1000: 1. Giada Ferrari (Virtus Castenedolo) 3’19”05, 2. Stefania Gracco (Lib. Tolmezzo) 3’19”42, 3. Nicole Raimondo (Gagno Ponzano) 3’23”98; Eleonora Lot (Silca Ogliano) 3’43”06 (camp. reg. Us Acli). Alto: 1. Anna Padovan (Athl. Club Belluno) 1.60, 2. Giulia Bianchini (Atl. Lamparredo Paccagnan Ponzano) 1.49, 3. Paola Padovan (Athl. Club Belluno) 1.49; Nicole Tomasi (Silca Ogliano) 1.30 (campionessa reg. Us Acli. Ragazze. 60: 1. Licia Vendrame (Pol. Padana) 8”76, 2. Elena Cristofoli Prat (Mogliano) 8”91, 3. Marina Giotto (Gs La Piave 2000) 8”99; Nicole Dalla (Silca Ogliano) 10”13. 1000: 1. Erica Lapaine (Athl. Lamparredo Paccagnan Ponzano) 3’25”52, 2. Laura Bibelia (Bellunoatletica) 3’25”57, 3. Antonella De March (Bellunoatletica) 3’27”04; Anna Balbinot (Silca Ogliano) 3’29”74 (camp.reg. Us Acli). Alto: 1. Sara Brunato (Mogliano) 1.45, 2. Annamaria Fisicaro (Gagno Ponzano) 1,37, 3. Eva Feletto (Tre Comuni) 1.37. 

Luglio 16th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol

          Un altro ricordo di Max

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Non si potrà mai dimenticare Max, mai.
Sempre pronto al dialogo, alla battuta, alla facile ironia.
Colto, intelligente, preparato, simpatico, disponibile, ingenuo e infinitamente genuino a momenti, a volte ti coglieva di sorpresa.
I suoi modi di fare non si potranno mai dimenticare, le sue cavalcate solitarie, le sue centinaia di km di allenamento solitario tra un esame e l’altro, una lezione e l’altra, a testa bassa, a orari incomprensibili, la sua donazione di sangue il lunedì e la gara il martedì sera. Mi chiama mercoledì e mi dice “Mi hanno tolto mezzo litro di sangue, mi sentivo un po’ giù all’inizio però ho provato a correre lo stesso ma a 5′44 al duemila non ne potevo più!”; “Ma secondo te”, mi diceva, “può aver influito?”.
La torta all’Atletica Triveneta Meeting di Treviso, il 9 maggio di quest’anno: arriva solo, maglia ACDC se non ricordo male (come quasi sempre), zaino delle medie in spalla e vassoio nella borsetta; si rivolge in segreteria al Sorga e ad Alexius e io lo ascolto da poco più in là: “Oh ragazzi, ho portato un torta, l’ho fatta prima di venire qua, faccio sto diecimila e poi la sacrifichiamo”, poi spiegava quello che c’era nella torta…Le parole che mi ha detto perchè avevo preferito un pezzo di strudel al cioccolato al ristoro! Ah prima in gara verso il 6°km gridava ai giudici che gli stavano dando un giro in meno, l’ha fatto per 4-5 giri…
3′45″84, 964 punti tabellari, mai curato da nessuno, pochi bravo, pochi interessi, molte critiche. Stava antipatico ai vertici, perchè diceva e scriveva il vero, il giusto, odiava i dopati (”bisognerebbe mandargli i Nas a casa”) lui che faceva la marmellata di fragole e si alzava la mattina di buon’ora per sentirne la giusta consistenza e metterla nei vasi.
“Andiamo su a Cles il 20 agosto, gli facciamo vedere cosa vuol dire correre”. Ci credeva Max, si era allenato tanto, forse troppo, ma ci credeva, voleva dimostrare il suo valore. “Oh, ieri ho fatto circa 45km, senti qua, la mattina 15km di medio a 3′25 in pista perchè se no fuori per Bologna diventi matto e il pomeriggio 10×1000 a una media di 3 netto con 2 minuti di recupero, mettici i riscaldamenti e i defaticamenti e fa te i conti…”.
Non aveva paura di farsi sentire, i filtri per lui non c’erano, le parole erano schiette, pure, a volte chi era vicino si vergognava per tanta chiarezza espositiva e l’assenza di problemi.
Era un agnostico, preferiva non esprimere giudizi più grandi di lui, la sua conoscenza smisurata e dettagliata della storia lo faceva ragionare in modo concreto, pulito, non inventava nulla.
Credeva in se stesso soprattutto, e dava l’anima per qualsiasi cosa.
Ci hai insegnato tanto Max, eri uno dei pochissimi che portavano con sè i valori più puri, coltivavi tanti umili e faticosi sogni.
Ma noi non ci dimentichiamo di com’eri, di tutto quello che inconsciamente ci hai insegnato con le tue parole, l’espressione delle tue emozioni, il tuo impegno, il tuo modo di far fatica, il tuo modo di vivere.
Non ci dimenticheremo mai di te grande Max, con la fascetta in testa e la maglietta degli ACDC, e le braghe di qualsiasi colore.
Con tanto, tantissimo affetto.
                                                                                                                                       Diego

A noi piace ricordarlo come l’uomo in giallo lì davanti, senza paure o timori reverenziali, spensierato e spropositato, come ai Campionati Italiani Assoluti di Cagliari 2008, i suoi ultimi campionati italiani.Eccovi il video di Corso sui:
1500m - Cagliari 2008 

         “Non dimenticheremo Max”

Scritto da Matteo Carone   

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L’atletica bresciana, veneta e nazionale piange uno dei suoi più promettenti interpreti: Massimiliano Corso, ventiseienne bellunese di Feltre, tesserato per l’Atletica Gavardo, è scomparso domenica mattina mentre faceva quello che da sempre amava maggiormente: correre.

Chissà quante volte, come domenica, Max si è alzato presto per sfruttare una giornata tersa, per allenarsi in quota, tra le vette feltrine; chissà quante volte ha intrapreso quel sentiero che, probabilmente a causa dell’abbassamento delle nuvole, è diventato tutto d’un tratto nemico. La nebbia, la scarsa visibilità, un passo falso e la fatale caduta lungo un canalone, nei pressi della Malga Val di Stua, nel territorio comunale di Mezzano, sul confine trentino. I Carabinieri non sanno ancora definire l’orario del decesso, anche perchè il corpo già privo di vita del podista è stato ritrovato solo nel pomeriggio di domenica, da una coppia di escursionisti del luogo.

A spezzare il silenzio, in questo momento di dolore condiviso, rimane il ricordo dell’amico e collega Tito Tiberti, che lo definisce “un giusto ed un grande sportivo”, e quello della società nella quale militava che lo saluta, per l’ultima volta, così: «Il nostro sodalizio piange la perdita del suo atleta, giovane promessa dell’atletica italiana. Massimiliano Corso poteva rappresentare il futuro della nostra atletica. Vicinissimo alla laurea era un ragazzo da imitare: studio, sport e forti valori umani. Rimarrà sempre dentro di noi e lo ricorderemo sempre. Atletica Gavardo ‘90».

Luglio 15th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Mezzofondo spettacolo al meeting di Conegliano
 

Uno spettacolo di corsa. Sarà il mezzofondo il piatto forte del 19° meeting intitolato a Toni Fallai, in programma oggi – mercoledì 15 luglio - allo stadio comunale di Conegliano (Treviso). Per molti atleti sarà uno degli ultimi test prima degli Assoluti di Milano, altri guarderanno addirittura oltre, ai Mondiali di Berlino. E’ il caso di Lukas Rifesser, capofila italiano 2009 degli 800, alla ricerca del lasciapassare per la rassegna iridata già sfiorato un paio di volte in questa stagione: l’ultima, venerdì scorso a Roma, al Golden Gala. Con la collaborazione di un paio di keniani di buon livello (Nijordine e Kipchirchir) dovrà raggiungere almeno l’1’46″60 del minimo B. Al suo fianco, anche il finalista olimpico dei 1500, Christian Obrist. Il campione europeo under 23 di cross, Andrea Lalli, sarà tra le stelle di un 5.000 che, oltre a keniani di qualità, vedrà al via Stefano La Rosa (13’34″81 quest’anno), Alberto Montorio e il siepista di casa, Paolo Zanatta. L’ugandese Inzikuru, campionessa mondiale dei 3000 siepi ad Helsinki 2005, sfiderà la giovane etiope Bedada (classe 1990) in un 1500 che potrebbe anche parlare italiano per la presenza di Michela Zanatta e Federica Dal Ri, oltre alla maratoneta Bruna Genovese, impegnata in un nuovo esercizio di velocità (4’34″50 due settimane fa a Ponzano). Altri azzurri da tenere d’occhio, Riparelli nei 100, Neunhauserer nei 1500, Capponi nel peso (dove in campo femminile sarà in pedana anche la giovane Stevanato, finalista ai Mondiali under 18 di Bressanone) e la Cattaneo nei 100 ostacoli. In apertura di serata, sipario dedicato alle gare giovanili, con assegnazione dei titoli regionali Us Acli.

Questo il programma del meeting, con i migliori iscritti alle gare assolute (ingresso gratuito). Ore 18.30 - 60 ragazzi, alto ragazze, alto cadette. 18.45 - 80 cadetti. 19 - 60 ragazze, lungo ragazzi. 19.15 - 80 cadette. 19.30 - 1000 ragazze, alto cadetti. 19.40 - 1000 ragazzi. 19.50 - 1000 cadette. 20: - 1000 cadetti. 20.15 - Peso F: Dorelli, Severin, Rosolen, Stevanato. 20.15 – Lungo M: Gasperini. 20.30 – 110 ostacoli: Da Silva (Bra), Alterio, Petrolli, Cristelotti, Roldo, Marcon, Favaro. 20.50 – 100 ostacoli: Cattaneo, S. Franzon, Trevisan, Tessaro, Bettini. 21.10 – 800 M: Nijordine (Ken), V. Kipchirchir (Ken), Abdeddine (Mar), Rifesser, Obrist, Galletti, Bortolotti. 21.30 – 100 M: Riparelli, Turri, Alterio, Bellotto. 21.30 – Peso M: Capponi, Tiozzo, Castelli, Sortino, Tognon. 21.30 – Lungo F: Zanei, G. Franzon, Trevisan, Zancanaro, Carlotto, Pietrogrande, Fabris, Costa. 21.50 – 100 F: Bettini, Carlotto, V. Palezza. 22.15 – 1500 F: Bedada (Eth), Inzikuru (Uga), Janat (Mar), Zanatta, Genovese, Dal Ri, Morosin, Quaglia, Smiderle. 22.30 – 1500 M: Esho (Ken), Polonet (Ken), Surum (Ken), Cheboi (Ken), Neunhauserer. 22.50 – 5000 M: Kimurer (Ken), T. Masai (Ken), La Rosa, Lalli, Montorio, Zanatta, Garavello.

Su Facebook in tanti per salutare Max
 

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«Il buon Dio si è distratto un’altra volta». Inizia così il saluto di uno dei tantissimi amici che in queste ore stanno riempiendo di ricordi e di dolore le pagine del sito internet Facebook. Amici di Max, «un ragazzo speciale, un atleta impeccabile, una persona vera».
      E per una volta il social network più famoso al mondo diventa un’enorme lavagna in cui gli amici raccontano il dolore per un amico scomparso in modo tragico, mentre faceva quello che più amava: correre a piedi.
      «Un fenomeno dell’atletica: 1.500 metri in 3’45, correva forte, fortissimo. Un eccellente interprete del mezzofondo italiano» , ricorda un mezzofondista della società GS Gavardo 90, compagno di squadra di Max. Al giovane è stato dedicato un gruppo che si chiama “Max…corri sempre con noi”. In poche ore oltre 300 giovani da tutta Italia si sono iscritti, qualcuno ha lasciato un pensiero, qualcuno ha pubblicato una foto che ritrae Max mentre corre, mentre ride e scherza con i colleghi a qualche gara, mentre morde una delle tante medaglie che si è conquistato in corsa.
      «Il nostro ricordo per un ragazzo speciale. Te ne sei andato troppo presto, hai lasciato un vuoto veramente incolmabile. Chi ci fa le battute e gli scherzi ad ogni gara adesso? Chi porta l’allegria e la simpatia che solo tu avevi? Chi ci riferisce delle tue arringhe nei vari forum di atletica? Chi ci delizia con le sue pillole di saggezza? Voglio e vogliamo ricordarti per la tua serietà che a volte lasciava spazio ad un pizzico di pazzia. Non ti abbandoneremo, non ti dimenticheremo mai, corri sempre con noi!» spiega chi ha fondato questo gruppo. Al ricordo di Max si aggrega anche il gruppo “RunnerMan.net” e Atletica Triveneta.
      Tra i messaggi di atleti e amici si legge «Alla partenza dei 1500 a Chiuro mi si avvicina e comincia a parlarmi degli errori che avevo commesso negli 800 agli italiani – scrive Davide - non avevo idea di chi fosse. Un mito, un appassionato di atletica. Peccato aver scoperto il suo nome oggi, in queste circostanze. Basta correre, ora si vola». «Correrai nel cuore di tutti noi», spiega Silvia. Walter ricorda un altro lato di Massimiliano. «Capire la Storia era il tuo modo per leggere il futuro, grazie per aver insegnato ad alcuni di noi come si possa imparare a comprendere il Tempo e il Domani. Magari con sarcasmo e una bella risata». «Max sei sempre stato un grande nell’affrontare le gare. A volte un po’ pazzo ma sempre determinato! Mi mancheranno le sfide con te», scrive Peter. «Io lo ricordo anche come un bravo pasticcere – scrive Rosy – che buone le sue torte dopo le campestri, ciao Max, rimarrai sempre nel mio cuore». Luca lo saluta con un «Ciao Max, il destino ha voluto portarci via un grande atleta, ti ricorderemo sempre di corsa, come piaceva a te». «Grazie a te ho iniziato a correre, ti devo molto – scrive Manuel – sei stato un grande atleta».
Max, un atleta con il palio nel cuore
Feltre
      Un tragico incidente. Ieri pomeriggio la Procura di Trento ha rilasciato il nullaosta per il funerale di Massimiliano Corso, il 26enne promessa dell’atletica italiana che è morto domenica pomeriggio scivolando in un canalone mentre si allenava in quota, correndo lungo le creste nella zona di Malga Val di Stua, in comune di Mezzano
      Un allenamento cui non era nuovo, il Palio di Feltre si avvicinava e Max voleva essere in forma per affrontare la corsa che più amava, anzi che amava tanto da aver quasi sperato di essere scartato dalle selezioni di accesso ai campionati italiani perché le gare si sarebbero svolte in concomitanza con la corsa per i XV ducati d’oro. Lo aveva confessato ad un amico e, il giorno prima della gara, era andato a donare il sangue, un “errore” che un atleta meticoloso come lui nella preparazione pre-gara non avrebbe mai fatto. Il Palio per lui era tutto. «La squadra della staffetta la organizzava completamente lui – racconta il presidente del Duomo Angelo Lusa – tanto che io non sapevo e non so nemmeno chi c’è in squadra. Gli davo carta bianca perché sapevo che lui era in gamba. Era nato nella contrada e il suo sogno era correre nella staffetta del Palio e come ultimo frazionista. Infatti ha vinto la gara per tre volte di fila, tanto che gli altri staffettisti non avevano dubbi che anche quest’anno la vittoria sarebbe stata sua». Lui stesso all’arrivo in Piazza Maggiore dopo l’ennesimo successo, l’anno scorso, aveva detto: «Questa strada non si chiama più via Mezzaterra ma viale Massimiliano Corso!».
      Un atleta di indubbie qualità, tanto che ieri la Fidal (Federazione italiana atletica) ha inviato un comunicato stampa ufficiale per spiegare che «L’atletica italiana esprime il suo più profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Massimiliano Corso, specialista dei 1500 metri tesserato per l’Atletica Gavardo 90, specialità che coltivava insieme alla passione per la corsa in quota. Venerdì scorso aveva preso parte alla sua ultima gara. Il mondo dell’atletica nazionale rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze».
      Segno delle qualità che gli venivano riconosciute a livello nazionale. «È una perdita per lo sport feltrino ma di tutto il Bellunese – dice Gianpietro Slongo, presidente del Giro delle Mura – era una persona di valore, un ragazzo che avrebbe dato molto ancora all’atletica. Aveva corso più edizioni del Giro e anche la Seven laps con i fuoriclasse. Ci mancherà anche per come credeva nello sport. Facciamo le condoglianze alla famiglia».
      «Lascia un grande vuoto a tutti, a me in particolare perché era un mio amico ed eravamo cresciuti insieme – aggiunge Lusa – era una persona precisa e metodica negli allenamenti, programmava anche quelli degli altri atleti del quartiere. Sentiva avvicinarsi il Palio, la sua gara, e voleva essere perfetto. A me mancherà come amico e adesso anche come presidente perché abbiamo perso un contradaiolo che gestiva un’attività importante: dovrò in qualche modo portare il quartiere Duomo al Palio».
      Il funerale di Massimiliano si svolgerà quasi sicuramente giovedì pomeriggio. Si attende il rientro dall’America del padre per fissare con esattezza l’ora della cerimonia funebre che si terrà in Duomo a Feltre, mentre la tumulazione avverrà nel cimitero di Fonzaso.

Luglio 14th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

A S.Vito Zuccon 1,63 e 8”5. Ortolan 5,06 Boidi 57,01

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Nella riunione di sabato 11 luglio a San Vito al Tagliamento, grandi performanches per Giacomo Zuccon che ha vinto nel salto in alto con 1,63, davanti a Jacopo Zanatta con 1,43 e sui 60hs con il tempo spritz di 8”5, davanti, ma più indietro, ad Andrea Forato in 9”8.

Secondi invece Laura Ortolan nel giavellotto con 31,06 e nel lungo con un ragguardevole 5,06 davanti a Nicole Gaetan in 4,99 e Luciano Boidi nel vortex con 57,01.

Vittoria ad 1,46 per Sara Brunato nell’alto ragazze sulla promettente Annamaria Fisicaro, 1,40.

Brava Anna Bonsembiante sugli 80m. in 10”6 davanti a Nicole Gaetan 10”9 e Sara Dehbi; solo 10”3 per Lorenzo Marchese e Alessandro Stefanato.

Sotto i tre minuti i 1000m. corsi da Michele Arpioni, 2’58”8 e da Denis Vettorel, 2’59”5; Elena Cristofoli Prat ha registrato 8”9 sui 60m. e 10”1 sui 60hs meglio di Agnese Tozzato, in 9”1 e 10”3; vortex di Alessia Checchin a 37,14 e terzo posto di Lorenzo Bonafede nel lungo, soltanto 5,55.  

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RICORDANDO MAX

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E’ con vero dolore e sconcerto che diamo la notizia della prematura scomparsa di Massimiliano Corso. Massimiliano,  26 anni di Feltre, mezzofondista e affezionato amico sul forum di Atleticanet è venuto a mancare a seguito di un incidente durante un allenamento in montagna nella giornata di ieri quando, diretto verso una malga a quota 1900 è probabilmente scivolato e precipitato in un canalone, rovinando al suolo dopo oltre 50 metri di caduta.
Nell’unirci al ricordo di Massimiliano, le più sentite condoglianze di tutta la redazione di Atleticanet alla famiglia e alle persone a lui più care.

Qui di seguito un ricordo di Tito Fiorenzo Tiberti

Max Corso correva la sua vita…

di Tito Tiberti Non riesco a togliermi il pensiero dalla testa. Max non c’è più.E’ martellante. Per tutta la notte mi sono rigirato nel letto: tremavo e piangevo, piangevo e tremavo. E quando la spossatezza ha avuto il sopravvento l’ho sognato ancora: sembrava felice, mi parlava di una sua nuova ragazza, della gioia per aver trovato un amore suo e vero…Mi vergogno terribilmente, so che le mie parole non saranno mai sufficienti a rendergli onore e giustizia, so che le parole non bastano.Ma il dolore intimo è così forte che non posso non provare a ricordarlo e farlo ricordare. E non mi capacito del fatto che non c’è più. E’ ancora lì, che coccola il mio gatto sul divanetto a casa, quando veniva da me per fare le gare con il Gavardo (BS), la sua squadra, quella del paese dove abito…Anche adesso che digito “parole”, il battito del cuore accelera e mi agito. Sono scosso, io a quel ragazzo volevo davvero bene. Il “buon Dio” si è distratto un’altra volta.Max è caduto in un canalone in montagna mentre correva, forse ingannato dalla nebbia*. Se ne è andato facendo quello che amava, ma vi assicuro che non è un pensiero confortante. Troppo giovane, troppo bravo…Spalle larghe, una forza erculea, una voglia di correre e di far fatica che nessun altro che avessi mai conosciuto poteva vantare. E correva forte, fortissimo: 3′45” nei 1500m, poco più di 14′ nei 5000. Un portento vero.Ottimo studente, ottimo atleta, ottimo uomo.Forse Max era un po’ solo, come spesso capita agli uomini giusti. Aveva delle convinzioni, un incredibile senso di giustizia sociale, anche applicata allo sport. Si arrabbiava molto per qualsiasi atto di slealtà, anche minimo. Sembrava un po’ strano proprio perché era difficile spiegarsi da un punto di vista esterno le sue forti prese di posizione, i suoi malumori e la sua animosità atletica. Ce l’aveva coi disonesti: da chi si dopa a chi non aiutava a tirare in gara, da chi tagliava la strada a chi pensava più al denaro che al cronometro.Ma non era strano, era un giusto. E già mi manca. Era una bella presenza nei miei pensieri e nei miei discorsi, magari non ho fatto abbastanza per farglielo capire…Sapeva sentire nel profondo le ingiustizie.Max era di Feltre, protagonista del Palio e del Giro delle Mura, come atleta e come appassionato. Spero e credo che gli si renderà omaggio sin dalla prossima edizione.Max aveva due grandi passioni, originali davvero per un feltrino: il Palio di Siena e la Sampdoria. Mi sembra ieri: discussione amichevole tra lui, Armando (Sanna, doriano) e Giovanni (Mascherpa, milanista) per decidere se fosse meglio Cassano o Kakà… E come si animava, pieno di vita e passione! E io a mediare, inutilmente… in conclusione Cassano risultò un gradino sopra Dio. E’ un aneddoto sciocco lo so, ma era l’ultimo giorno dell’altura a Sestriere, agosto 2008. Mi aveva chiamato l’altroieri, meno di 24 ore prima dell’incidente, per tornare con noi in altura proprio a Sestriere. Già pregustavo discussioni divertenti con lui. E spartirci i compitini in cucina: era anche un ottimo cuoco…

Max continua a correre con me, con noi.

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