Agosto 24th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol  

PREALPI BIKE RUN MARATHON, I PIU’
FORTI SONO MATTEO FABBRI E FABIO
 BERNARDI
900 atleti hanno dato vita alle due gare
 competitive e alle due prove non
 competitive.
Mel (Belluno), 23 agosto 2009Fabio Bernardi nella corsa a piedi e Matteo Fabbri nella marathon mountain bike: sono questi i vincitori della 5. edizione della Prealpi bike run marathon, l’evento sportivo che unisce due discipline, la mountain bike e il podismo, e che si è disputato questa mattina a Mel per l’organizzazione del Comitato Prealpi bike run marathon, in collaborazione con Gs la Piave 2000, Treviso Marathon, Consorzio Pro Loco Sinistra Piave, Comunità Montana Valbelluna, Polizia di Stato. Bettini bike, Associazione Bellunese Volontari del Sangue e Tds.
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Per Bernardi, trevigiano portacolori dell’Atletica Vittorio Veneto, questo è il secondo successo alla Prealpi marathon: si era infatti già imposto nel 2006. Oggi ha fatto gara di testa fin dall’inizio, accumulando un buon vantaggio nella prima parte del tracciato (26 km da Malga Montegal a Mel) e controllando nella seconda. Alle sue spalle un altro trevigiano, Andrea Zanatta, mentre sul terzo gradino del podio è salito il bellunese Loris Basei, autore di un notevole recupero nel finale. Tra le donne il successo è andato a Manuela Moro, bellunese dell’Atletica Dolomiti.
La prova in mountain bike (60 km da Mel a Mel, prova inserita nel circuito “Serenissima Coppa Veneto”) ha visto grande protagonista il team Adv Corratec che ha piazzato sul primo e secondo gradino del podio Matteo Fabbri e Walter Costa: i due atleti hanno tagliato il traguardo mano nella mano. Distanziato di oltre 4’ a salire sul gradino più basso del podio è stato Mauro Rampin. Tra le donne il successo è andato a Paola Maniago.

 
Ma la 5. edizione della Prealpi bike run marathon, che prima di ogni partenza ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle quattro vittime dell’incidente occorso ieri a Cortina all’elicottero del Suem, è vissuta anche sugli eventi non competitivi: il Trofeo del Donatore, vinto da Lucio Sacchet, e la prova di nordic walking. «Complessivamente abbiamo avuto al via quasi 900 concorrenti, ai quali dobbiamo aggiungere i 153 ragazzini del duathlon di ieri: si tratta di una partecipazione buona che ci fa archiviare in maniera positiva anche questa 5. edizione – commenta Piero Bassanello, presidente del comitato Prealpi bike run marathon – Buona è stata la risposta anche del pubblico, numeroso sia lungo il percorso che all’arrivo. Per il territorio della Sinistra Piave questa gara si è confermata un’occasione promozionale importantissima. Un grazie agli oltre 400 straordinari volontari che hanno contribuito all’evento in maniera determinante».

 
LE GRADUATORIE

 
Run uomini: 1. Fabio Bernardi (Atletica Vittorio Veneto), nella foto sopra,  1h48’06”; 2. Andrea Zanatta (Playlife) 1h49’07”; 3. Loris Basei (Atletica Valdobbiadene) 1h49’45”; 4. Ivan Geronazzo 1h49’58”; 5. Federico Pat (Sc Valdobbiadene) 1h51’08”; 6. Leonardo Poser (Atletica Vittorio Veneto) 1h56’43”; 7. Adriano Pagotto (Atletica Vittorio Veneto) 1h58’23”; 8. Marco Scola (Giro delle Mura) 1h59’39”; 9. Mauro Benotto (Mercuryus) 2h01’24”; 10. Manuel Sommacal (La Piave 2000) 2h01’39”.
Run donne: 1. Manuela Moro (Atletica Dolomiti) 2h14’38”; 2. Lisa Borzani 2h18’13”; 3. Sara Tomè (Atletica Vittorio Veneto) 2h22’46”; 4. Monia Gatto 2h27’11”; 5. Michela Rizzotto (Team runner Zanè) 2h31’14”.

 
Mtb uomini: 1. Matteo Fabbri (Adv Corratec) 2h27’05”; 2. Walter Costa (Adv Corratec) 2h27’06”; 3. Mauro Rampin (Pedali di Marca) 2h31’28”; 4. Francesco Bondi (Cube Cycling) 2h32’12”; 5. Nicola Terrin (Playlife) 2h32’33”; 6. Nereo Canale (Scavezzon) 2h33’28”; 7. Nicola Dalto (Cicli Olympia) 2h34’51”; 8. Alberto Gorgoglione (Mc2 Racing) 2h35’32”; 9. Marco Agricola (Adv Corratec) 2h36’32”; 10. Francesco Vaia (Racing Team Fiemme) 2h36’39”.
Mtb donne: 1. Paola Maniago (Acido lattico team) 3h15’57”; 2. Giuliana Massarotto (Team Performance) 3h17’50”; 3. Orietta Tosadori (Cube Cycling) 3h24’38”; 4. Ilaria Savaris (Dolomiteam) 3h26’56”; 5. Alessandra Teso (La Perla) 3h28’20”.

 
Il duathlon a coppie ha visto imporsi Miriam Minella e Ilaria Savaris (classifica coppie femminili), Andrea Zanatta e Olves Savaris (maschili), Manuela Moro e Andrea Rui (miste).

 
Per quanto riguarda le prove non competitive, nel nordic walking (Trofeo Flex Piave, 8. prova del circuito regionale “Nordic walking in tour”, 10 km da Lentiai a Mel) il successo è andato a Stefano Destro in campo maschile e a Renata Rosset tra le donne.
Nella podistica “Trofeo del Donatore” (8 km a Trichiana a Mel), le vittorie assolute sono andate a Lucio Sacchet e Gaia Benincà, nella foto sotto, mentre la classifica Under 16 ha visto imporsi Luca Moret e Lorena Nard.
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Agosto 23rd, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol

settimo al mondo

Giuseppe Gibilisco, 5.65 nell’asta!

  

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 Giuseppe Gibilisco è entrato in gara con un errore a 5.50 (poi superati alla seconda prova), ed ha replicato con un primo errore ed un successo alla misura superiore di 5.65, superati con la grinta e la tecnica degli anni migliori. Dopo un errore a 5.75 ed un altra rincorsa finita sotto l’asta, il siciliano si è riservato l’ultimo assalto a quota 5.80, sbagliando ma rispettando i tempi tecnici, un tentativo più che dignitoso che lascia ben sperare per il futuro agonistico dell’azzurro, non più abituato a confrontarsi con regolarità a queste altezze. Vittoria all’olimpionico Steve Hooker, che è stato costretto dalle cattive condizioni fisiche a centellinare i salti, cercando il massimo profitto col minimo rischio. Obiettivo riuscito da autentico campione, con ingresso in gara a 5.85 (errore in fse discendente che grida ancora vendetta per la galassia lasciata tra sé e l’asta nel valicamento), e sigillo d’oro a 5.90. Grande Francia, con il favorito Lavillenie relegato al bronzo dal compagno di squadra Mesnil, d’argento. 

Nella foto in alto Giuseppe Gibilisco, di  Giancarlo Colombo per Omega/Fidal) 

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Sfiorata quota 250 concorrenti al

“Giro delle Chiuse”, gara podistica in

un circuito cittadino

  

Sfiorata quota 250 concorrenti al “Giro delle Chiuse”, gara podistica in un circuito cittadino di 2 chilometri a Mira Porte, con partenza ed arrivi nella civettuola piazzetta, a ridosso delle incanalazioni del Brenta. Manifestazione in notturna - diligentemente organizzata da Atletica Riviera del Brenta e tappa del Circuito Libertas Run - articolatasi in due distanze: 6 ed 8 chilometri.

Nel percorso piu’ breve, gia’ al primo transito (6′36″) Centofante e Schiavo ben avanti a tutti. Anche ai 4 chilometri (13′16″) posizioni immutate, cosi’ fino alla dirittura d’arrivo. Qui guizzo vincente del vicentino (19′52″) che precede Giovanni Schiavo dalla perdurante invidiabile condizione (19′59″).

Nella competizione sugli 8 chilometri - 4 tornate - iniziale passaggio assai veloce (6′09″) con Baratto a condurre un gruppetto di battistrada. Eguale situazione a meta’ gara ma il ritmo e’ rallentato (12′25″), mentre alla campana (18′34″) sono Cenedese e Bagnara che conducono decisi. Il successo dunque se lo giocano i due trevigiani. E’ Cenedese (24′35″) ad essere piu’ rapido e quindi aver ragione di Bagnara (24′41″), nient’affatto rinunciatario. Anzi.

Il settore femminile, dove l’iberica Paloma Solado Morano ha dato saggio delle sue potenzialita’. Guida il gruppo al primo giro (6′54″). Alla seconda tornata transita solitaria (14′04″), per poi completare i 6 chilometri in 21′17″, con staccatissima Laura Cavara, la piu’ immediata inseguitrice (22′26″). Paloma, trentanni lo scorso maggio, abita al Lido da una decina d’anni. Infermiera professionale turnista nel reparto medicina all’ospedale veneziano San Giovanni e Paolo. E’ un “puffo” (1,59 per 42 kg), ma dai piedi al fulmicotone. “Da giovinetta - racconta Paloma - ho corso al tempo della scuola. Poi son passata al volley. Ho ripreso con il podismo qui 6 anni addietro, da autodidatta, partecipando alle “non competitive”. Sinora ho preso parte a 4 maratone di Venezia. La performance migliore la scorsa edizione quando con il crono di 3h03′37″ sono risultata 11ma donna assoluta, premiata in quanto prima fra le residenti nel Veneziano. Ora, passata di recente sotto la guida tecnica di Luciano Bullo, ho gia’ constatato progressi notevoli. Mi sto allenando in funzione di Venezia dove voglio scendere abbondantemente sotto le 3 ore.”

Queste le graduatorie.

UOMINI (km 8): 1. Christian Cenedese (Jager Vitt. V.to); 2. Claudio Bagnara (Gr Ponzano); 3. Gabriele Fantasia (Biotekna Marcon); 4. Michele Bedin (Assind. Ro); 5. Andrea Minto (Atl. Brugnera); 6. Gianluca Baratto (Sc Noale); 7. Matteo Gobbo (Atl. San Rocco); 8. Marco Petttenazzo (Vis Abano); 9. Zorzenoni (Atl. Santarossa); 10. Redolfi (Atl. Triveneta); 11. Costa (Pettinelli); 12. De Mauri.

UOMINI (km 6): 1. Giorgio Centofante (Gsa Vi); 2. Giovanni Schiavo (Amat. Chirignago); 3. Luciano Gagno (Atl. Ponzano); 4. Fiorello Sarto; 5. Sandro Sandri (Voltan Martellago); 6. Paolo Pajaro (Saccense); 7. Roberto Bertoldo (Avis Riv. Brenta); 8. Giorgio Redolfi (Atl. Aviano); 9. Marcato (Atl. Riv. Brenta); 10. Chinellato (Avis Riv. Brenta); 11. Grigolo (Enichem Marghera); 12. Gastaldi (Atl. Riv. Brenta).

DONNE (km 6): 1. Paloma Morano Solado (Ve Triathlon); 2. Laura Cavara (Asi Veneto); 3. Lisa Borzani (id.); 4. Annalisa Minesso (Assind. Pd); 5. Elisa Bertolato (Audace Noale); 6. Emanuela Pulliero; 7. Mirella Saccora (Pettinelli); 8. Meri Pelizzaro (Asi Veneto); 9. Veronese (Assind. Pd); 10. Santoro (Atl. Riv. Brenta); 11. Giudica (Asi Veneto); 12. Giacomello.  

Francesco Marcuglia

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“Siamo o non siamo un bel trio???… Trevigiani sbancano ad Adria (bella gara organizzata bene)…”I

n questa foto: Simone Gobbo, Christian Cenedese e Sergio Trinca

Agosto 22nd, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Domenica appuntamento nel Bellunese:

c’è la Prealpi Marathon

Da Malga Montegal a Mel: 25 km di corsa sui sentieri bellunesi.

Domenica 23 agosto, a Mel (Belluno), organizzata dalle società Gs La Piave 2000 (Johnny Schievenin, tel. 335-5263710), 5a Prealpi Bike-Run Marathon (www.prealpimarathon.it). Dopo il successo delle prime quattro edizioni, si rinnova l’appuntamento con la gara podistica di gran fondo che quest’anno proporrà un nuovo percorso: partenza da Malga Montegal, nel Comune di Limana, e arrivo a Mel dopo 26 km di corsa nello scenario delle Prealpi bellunesi. Il via alle 9.30. Sempre domenica 23 agosto, con partenza e arrivo a Mel, è in programma una gara di mountain bike sulla distanza di 60 km. Partenza alle 10. A margine, sabato 22, a Mel, gare giovanili per entrambe le discipline.

A Cles

Letizia Titon 4’51”72. Avon secondo sui 3000m. 

Nell’estivo-torrido di Cles del 21 agosto piccoli secondi posti per i nostri Antonio Fent, solo 61,94 nel giavellotto, e per Diego Avon, 8’49”11 sui 3000m. meglio dell’allievo Dylan Titon, quarto in 8’58”95. Bene Letizia Titon sui 1500m. con il tempo di 4’51”72.

Puntatina sui 400m. di Nicola De Broi in un discreto 53”52.

Agosto 21st, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Gibilisco: “Mi confronto con il mondo” 

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 Giuseppe Gibilisco rivede il replay del suo ultimo salto a 5,65 e poi commenta sereno: “I miei salti migliori sono stati il 5,40 e il terzo a 5,65. Nei primi due a 5,65 ero un po’ restio ad utilizzare tutta le velocità in entrata. Ora sono fiducioso per la finale. Penso che con 5,70-75 alla prima si possa andare sul podio. L’oro se lo giocano l’australiano Hooker e il francese Lavillenie. Per quello che mi riguarda penso che l’importante sia stato di aver ritrovato certe sensazioni che mi mancavano così come il fatto di confrontarmi con il mondo. Lo scorso anno mi allenavo praticamente senza entusiasmo. Con Potapovich da novembre ho riscoperto l’entusiasmo per questo sport che ora affronto con il sorriso e con il sorriso si può fare tutto. Mi considero un atleta giovane e punto alle Olimpiadi di Londra nel 2012″.Incrociando le dita Lukas Rifesser è rimasto fino alla fine davanti al monitor della zona mista, nella speranza sfumata solo con l’ultima batteria, che il suo 1:47.07 potesse rientrare in semifinale come terzo tempo di recupero: “Mi dispiace tantissimo. Ho provato subito a tirare perchè sapevo di stare bene e perchè mi piace correre in testa. Poi, però, tra i 500 e i 600 m mi sono forse fatto prendere troppo dal pensiero dei forti avversari che avevo alle spalle e ho finito col rallentare per provare giocarmi un posto tra i primi tre nel finale. E’ stata una bella esperienza. Mi ha fatto piacere vedere in tribuna il grande striscione che i miei amici di Brunico mi avevo preparato. Me lo avevano promesso quando ho fatto il minimo. Chi vince? Io a questo punto tifo per Borzakovskiy”.  a.g.

Nella foto, Giuseppe Gibilisco (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

   

Bolt senza limiti:200m.19″19!

  

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Usain Bolt ancora al record mondiale! Non ci sono più aggettivi per descrivere le imprese del velocista giamaicano, che pochi minuti fa ha vinto la finale dei 200 metri dei XII Campionati del Mondo di Berlino migliorando il primato del mondo correndo in un incredibile 19″19, undici centesimi meglio del limite da lui stesso stabilito nella finale olimpica di Pechino. Bolt in quinta corsia, Vento contrario di -0.3  m/s, partenza ancora ottima come nella finale dei cento metri di domenica scorsa, Bolt ha disegnato una curva assolutamente sublime per lanciarsi verso il traguardo. Oro a Bolt, 19″19, e la netta impressione di poter fare ancora meglio. Stavolta non ha affondato fino all’ultimo metro come a Pechino, ma nel finale ha sofferto un poco. Argento al panamense Edward in 19″81 e bronzo a Wallace Spearmon in 19″85. Cinque uomini sotto i venti secondi, col quarto posto di Shawn Crawford in 19″89 ed il quinto dell’altro giamaicano Steve Mullings (19″98).

Nella foto, il campione e primatista del mondo Usain Bolt (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

Agosto 20th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Veneti, Sloveni, croati e austriaci in lizza

nell’Altolivenza 

L’atletica torna in pista. Venerdì, dalle 16 al campo Castenetto di Sacile, nell’ambito dei festeggiamenti della 736. Sagra dei Osei, si disputerà il 13. Trofeo Città di Sacile. La competizione interregionale richiamerà anche atleti da Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia. Folta sarà la rappresentanza degli alfieri di Slovenia, Croazia e Austria. In lizza ci saranno sia le categorie (maschili e femminili) del settore Promozionale, che quelle che fanno capo al settore Assoluto. «Quest’anno – anticipa Giuliano Merlino, responsabile organizzativo della Libertas Sacile – abbiamo deciso di ridurre le gare Assolute per dar spazio, come ci è stato richiesto dai Comitati regionali di Friuli Venezia Giulia e Veneto, al settore giovanile. Mi aspetto una buona partecipazione e risultati di spessore, specialmente dalla categoria Allievi, in vista dei prossimi Campionati italiani di categoria».
      Nomi di rilievo ancora non ce ne sono: le iscrizioni si faranno direttamente al campo, un’ora prima dell’inizio. Merlino, però, qualche idea ce l’ha: «Punto soprattutto a portare a Sacile giavellottisti (in palio per il vincitore del concorso c’è il Trofeo Castenetto) e velocisti di buon livello. Alcuni hanno già confermato la loro presenza, altri sono ancora in forse. Potrebbe inoltre esserci il forte l’astista dei Carabinieri Giorgio Piantella. Ciò che invece è sicuro - tiene a precisare il tecnico che ha allenato a suo tempo anche l’astista Anna Giordano Bruno - è che da Capodistria arriverà un buon numero di atleti, alcuni dei quali dotati di buon potenziale tecnico».
      La novità di quest’anno riguarda inoltre i 100 metri (maschili e femminili) Assoluti. Sono previste prima le batterie e poi le finali, in base ai primi sei migliori tempi cronometrati.
      Questo il programma orario della manifestazione di venerdì: 16 (50 Es f, Asta Ci, Ce, Ae e a seguire J/P/S m; Alto Re, Vortex Ri, Martello Ci e Ce); 16.20 (50 Es m); 16.40 (batterie 100 J/P/S m); 17 (batterie 100 J/P/S f, Alto Ae, Disco Ai e Ae, Giavellotto m, Lungo Es f); 17.20 (gara 50 metri disabili); 17.30 (100 Ae); 17.45 (100 Ai); 18 (60 Re, Vortex Es m, Lungo Ri, Lungo Re, Alto Ai, Peso Ci); 18.15 (60 Ri); 18.30 (80 Ce, Peso Ce); 18.50 (80 Ci); 19.10 (finale 100 J/P/S m); 19.20 (finale 100 J/P/S f); 19.40 (1000 Ci); 19.50 (1000 Ce); 20 (800 Ai).
      Alberto Comisso

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Mondiali, ridono Di Martino e Galvan

Missione compiuta. Antonietta Di Martino supera l’1,95 dello scoglio qualificazione e approda alla finale dell’alto, prevista per giovedì sera tra le mura cariche di storia dell’Olympiastadion di Berlino. Il suo sorriso è il raggio di luce che ci voleva nel cielo, oggi plumbeo, della capitale tedesca, precipitata in un anticipo d’autunno. Un brivido nella mattinata tricolore arriva solo quando la Di Martino affronta l’1,89: l’asticella vola via al primo tentativo, ad aprire dieci di minuti di piccole incertezze. Subito cancellate, con il salto successivo, che riavvia il cammino prima verso l’1,92, poi in direzione dell’1,95 (OK alla prima prova in entrambi i casi). Quando i giudici firmano il verbale di gara, l’appello è completo: le più forti ci sono tutte. A cominciare dalla Friedrich (ormai prossima alla trasparenza corporea), che non perde occasione per intimidire le avversarie, Vlasic in testa: entra in gara addirittura a 1,95, la misura di qualificazione, e vola di là, plastica, senza nessun problema. L’ovazione la accoglie trionfante sui sacconi di caduta, possibile anticipo di ciò che sarà in finale, giovedì. Il cielo torna un po’ azzurro anche grazie a Matteo Galvan, qualificato alla semifinale dei 400 metri. Il suo approccio alla gara è probabilmente un po’ troppo tranquillo (e la cosa suona sinistra dopo il via flemmatico e fatale costato caro a Libania Grenot), ma nel finale il vicentino reagisce bene, guadagnando centimetri anche al rilassato campione olimpico, lo statunitense LaShawn Merrit (primo con 45.23). Il cronometro premia Galvan, assegnandogli il personale con 45.86 (era arrivato a 45.88 agli Assoluti di due settimane fa a Milano), ma il primo responso dice anche che il suo Mondiale è chiuso lì. Per pochi minuti soltanto, però, prima che la squalifica del congolese Kikaya lo rispedisca dritto in paradiso. Turno superato, e chance di affrontare la prima semifinale mondiale in carriera. Il più veloce del lotto è targato Bahamas, con 45.00. Nessuno scende sotto i 45, e questa è già una notizia.

Grazie-Matteo!


Non c’era da aspettarsi molto altro dal bravo Matteo Galvan, l’altro azzurro in gara oggi, dopo il bel passaggio del turno di ieri (con personale portato a 45.86). Il vicentino non ha sovvertito il pronostico, correndo il giro senza particolare vitalità. Partito accorto, esattamente come in batteria, non ha poi prodotto la stessa progressione nella seconda curva che lo aveva promosso. Rettilineo abbastanza in apnea, e finale in un 46.87 privo di particolare significato (ottavo posto). Merita in ogni caso degli elogi, sia per essersi migliorato nell’occasione più importante dell’anno, sia per aver centrato la semifinale all’esordio in una grande rassegna assoluta all’aperto. A Barcellona, in parecchi dovranno fare i conti con lui

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 Matteo Galvan si presenta in zona mista con le scarpe in mano e l’aria di chi comunque ha fatto tutto quello che poteva: “Mi sono concentrato sulla partenza. Puntavo a partire in maniera più veloce rispetto a ieri. Poi, però, già dopo i 200 sentivo di non averne più e le gambe non giravano. Ancora non avevo perfettamente recuperato le energie spese in batteria. All’aperto finora i 400 li avrò corsi appena una decina di volte e sinceramente non credevo di poter arrivare già in semifinale ai Mondiali. Questo, però, accresce in me la convinzione che la mia strada è sul giro di pista. Peccato che non ci fosse stato anche Claudio Licciardello, perchè nelle migliori condizioni avrebbe potuto senz’altro lottare per un posto in finale.”

a.g.

Nella foto, Matteo Galvan (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)