Ottobre 18th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

TREVISO. CAMPIONATI PROVINCIALI CADETTI

Oltre ai già citati, in vetrina anche:

La Scarpis 10”1 Carlo Pancaldi 42”4  la Maleville 10,64,  Barcellona 41,14

 

  treviso-brunato-pincin.jpg

Sara Brunato tra Marianna Pincin e Annamaria Fisicaro

treviso-bettin-m.jpg

Marco Bettin

treviso-podio-triplo-maleville.jpg

Caterina Maleville con Elisa Marini e Chiara Giubilato

Splendida chiusura di stagione per i cadetti a Treviso nel loro campionato provinciale che ha assegnato ben trenta titoli a ventisei nostri giovanissimi atleti.

E sì, perché Marco Bettin si è laureato bi-campione (1000/2000m.) come pure Agnese Tozzato (300m/300hs), Caterina Maleville (lungo/triplo) e Leonardo Barcellona (disco/giavellotto)!

Volendo dettagliare, si parte con una sorpresa: Paolo Giovannini ha vinto sul filo di lana gli 80m. in 9”3 davanti a Fabrizio Talamini, stesso tempo; a un decimo Andrea Martinez ed Enrico Giurati (9”4), poi Nicola Martorel (9”6), Edoardo Balzi e O. Nongma Aubin; tra le cadette superba vittoria di Annamaria Scarpis, vero talento naturale, ancora in 10”1 (lontane Beatrice Tavella, Irene Piazza e Anna Costanza Casonato).

  treviso-giovannini-paolo.jpg

Paolo Giovannini

treviso-talamini.jpg

Fabrizio Talamini

scarpis-annamaria.jpg

Annamaria Scarpis

300metri, sacrosanto bottino per il “nazionale” coneglianese Fabrizio Talamini, 37”8  sul rientrante Francesco Catto (38”2) e ancora su Martinez (38”3), in fila sotto i 40 secondi Enrico Dissegna, Giovanni Zago, ancora Martorel e Giovannini; senza problemi sul versante femminile per la moglianese Agnese Tozzato con il primato personale portato a 42”4 su Beatrice Tavella (PB in 42”9) e su Veronica Camerin (PB in 43”0).

  treviso-tozzato-300m.jpg

Agnese Tozzato con Beatrice Tavella e Veronica Camerin

treviso-camerin-casagrande-pavan-1000m.jpg

Sofia Casagrande, Veronica Camerined Erika Pavan

Lenti i 1000m. di Bettin (2’50”4) su Federico Spinazzè (2’51”9) e della Camerin (3’14”7) sulla compagna  Sofia Casagrande; meglio Bettin sui 2000m. (PB in 6’22”5) e rivalsa della Casagrande in 7’17”4 su Maira Stefan.

Senza affanni i titoli sugli ostacoli alti: ottimo 13”4 del nostro Campione Nazionale Francesco Toffolo (su Balzi, secondo in 14”5 e su Carlo Pancaldi) e, soltanto tenendo a bada le altre, Elena Marini, 13”1, su Silvia Chiarini e la Piazza in 13”3; rivalsa di Carlo sui 300hs (PB in 42”4)  e bis della Tozzato con il nuovo PB in 47”0.

  treviso-toffolo-f.jpg

Francesco Toffolo

treviso-marini.jpg

Elena Marini

treviso-podio-100hs.jpg

Francesco con Edoardo Balzi e Carlo Pancaldi

treviso-podio-80hs.jpg

Elena con Silvia Chiarini e Irene Piazza

treviso-tozzato-marini.jpg

Agnese con Elena e Bianca Marcolin

Nemmeno Giulio Brugnera e Simone Bordignon fanno fatica per fare loro alto ed asta (1,70 e 3,00), sono i primatisti stagionali trevigiani per il 2012; dell’entusiasmante duello tra la Campionessa Italiana Sara Brunato e Marianna Pincin, sappiamo tutto (finisce con due favolosi PB: 1,67/1,65, roba da vertice nazionale!). Nell’asta migliora anche Cecilia Sandre (2,20). Lungo povero per i cadetti: per un centimetro è primo Francesco Alessandrini (5,36) su Aubin, Damiano Beraldo e Mattia Colombi, primo nel triplo con 11,65 davanti a Davide Mogno); doppietta per Caterina Maleville (degna di tanto padre!), 10,64 nel triplo, meglio della Pincin, qui con 10,35 e (solo) 4,81 nel lungo su Elisa Marini, Chiara Giubilato e Elisa Zago.

brugnera-g-jesolo.jpg

Giulio Brugnera

 

 

 

 

treviso-sara-b.jpg

Sara Brunato

 

 

 

 

treviso-marianna.jpg

Marianna Pincin

 

 

 

 

treviso-scardanzan-v.jpg 

Virginia Scardanzan

treviso-zago-e.jpg

Elisa Zago

treviso-emireni-f.jpg

Francesca Emireni

treviso-podio-triplo.jpg

Mattia Colombi con Davide Mogno e Enrico Michieletto

Debacle nei lanci, a parte gli ottimi spunti di Fabiano Cecchetti nel martello (34,82) e di Leonardo Barcellona con un buon 41,14 nel giavellotto da 600 grammi, (farà suo anche il disco sotto i trenta metri). Peso a Davide Michielan e a Chiara Morandin; disco femminile ad Eleonora Busato  e buoni spunti nel martello per Lucia Dal Ben (43,00) favorita e per Annamaria Fisicaro che, oltre l’1,53 nell’alto, ha lanciato il giavellotto a 37,63 su una sorprendente indomita  Angela Carrer in forma smagliante: fettuccia a 37,07!

Ultimi due titoli alla marcia di Anna Zambianco (3km. in 18’20”8 su Chiara Vettorazzo) e di Andrea Tomè (4km. in 23’51”4 su Cesare Sartori in 23’57”5).

  cecchetti-fabiano.jpg

Fabiano Cecchetti

barcellona-leonardo.jpg

Leonardo Barcellona

treviso-busato-disco.jpg

Eleonora Busato con Lucia Dal Ben e Angela Carrer

treviso-busato-e.jpg

Lucia Dal Ben con la Busato e Valentina Baggio

treviso-mazzanti-m.jpg

Annamaria Fisicaro con Angela Carrer e Marta Mazzanti

giovannini-paolo.jpg

L’arrivo di Edoardo Balzi e Paolo Giovannini

treviso-80m.jpg

L’arrivo di Carlo Pirolo sui 300m.

treviso-brunato.jpg

Sara Brunato

treviso-zambon-irene.jpg

Irene Zambon

 

 

Servizio fotografico di Gabriele Marsura, Enis Bagarolo ed Elisa Zago (grazie!!!)

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA 13° DUATHLON DI CONEGLIANO

 

Edizione record con 268 iscritti (145 Age Group e 123 baby)

Massimo Cigana, quattro volte re del Duathlon di Conegliano “Tra Colli e Vigne” 

Il 37enne mestrino domina la 13esima edizione tra i vigneti della scuola enologica Cerletti

 

  patrizia-ghedin-1a-donna.jpg

PATRIZIA GHEDIN

Un’edizione da record per il Duathlon di Conegliano “Tra Colli e Vigne”. La tredicesima volta dell’evento organizzato da Silca Ultralite Vittorio Veneto si chiude con il poker di Massimo Cigana e con il primato di 268 iscritti.

Il re, assoluto, è il fortissimo mestrino Cigana, 37enne con un passato da ciclista che ha dato i suoi frutti sulle “rampe” dei vigneti collinari della scuola enologica Cerletti. Oggi il portacolori dello Sportclub Meran ha dominato fin dalla prima frazione, i quattro chilometri di corsa. Nei 13 chilometri in mountain bike ha aumentato il suo distacco da Huber Rossi e alla fine, dopo gli ultimi due chilometri di corsa, ha concluso in 53 minuti e 19 secondi. A 57 secondi Rossi del Piacenza Triathlon, a due minuti e 57 secondi Mattia De Paoli, del Liger Team Keyline. 

“È una gara faticosa, impegnativa, che però mi piace. In mountain bike sfrutto il mio passato da ciclista, del resto qui ci sono alcuni brevi tratti con pendenze notevoli - commenta Cigana appena dopo il traguardo – servono gambe allenate, oltre alla capacità di guidare la bici su curve e controcurve”. E pensare che Cigana sabato notte è rimasto sveglio fino a tardi per guardare in tivù l’Ironman mondiale delle Hawaii. Una tradizione, quella di guardare la famosissima gara, che ha portato nuovamente fortuna all’atleta. Anche quest’anno il 37enne ha dormito poche ore, alla vigilia, del “suo” duathlon, ma in gara è stato superiore agli altri, come pure gli ha detto Rossi all’arrivo. Ad applaudirlo dei fan speciali: mamma, papà, sorella e nipotina. 

In campo femminile, la vittoria è andata a Patrizia Ghedin, 45enne del team  trevigiano Freetime, che si è lasciata alle spalle Giulia Ramponi di Padovanuoto e Luisa Iogna-Prat, diciassettenne del Td Rimini. 

“Abbiamo fatto il record di partecipanti, il 30 % in più della scorsa edizione – ha detto Aldo Zanetti, presidente di Silca Ultralite e neopresidente regionale della Fitri – questa è una location ormai tradizionale, molto apprezzata dagli atleti e per questo ringraziamo la scuola enologica. Siamo molto soddisfatti, anche per il tempo, una mattinata fresca ma con il sole”. 

Oltre ai 145 Amatori e Age Group (in gara anche due consiglieri regionali della Fitri, Vladi Vardiero e Paolo Corrà), ieri mattina è stata anche la giornata dei baby atleti. In totale erano 123, divisi tra Cuccioli, Esordienti, Ragazzi, Youth A e B. Gli atleti di casa Silca hanno portato a casa un primo e un secondo posto (con Simone Segat e Manuel Corte) negli Youth B maschili, un secondo e un terzo (con Federico Spinazzè e Federico Pagotto) negli Youth A maschili e un terzo posto con Erika Mazzer nella categoria Ragazzi femminile. 

Splendido lo scenario di gara all’interno della “tenuta” della scuola enologica Cerletti, dove i duathleti si sono sfidati a colpi di pedali e di scarpette lungo le vigne. Assiepati tra i vari scorci, immersi nella vegetazione, gli spettatori hanno applaudito dal primo all’ultimo atleta. Responsabili dei campi gara sono stati Ugo Zoppas, del Conegliano Bike Team per la mtb,  Maurizio Franceschet per la corsa, mentre il responsabile della zona cambio è stato Fabio Bolzan. Direttore di gara Mauro Miani.

 

Il 13esismo Duathlon di Conegliano ha avuto l’accoglienza di Scuola Enologica Cerletti, Veneto Agricoltura, Enoteca Veneta e Università degli Studi di Padova, il patrocinio della Regione Veneto, il patrocinio e il contributo della Provincia di Treviso e del Comune di Conegliano. Silca Ultralite Vittorio Veneto ha avuto la collaborazione Maratona di Treviso Scrl e dell’Asd Conegliano Bike Team. Gli sponsor sono Silca, Banca Prealpi, Mèthode, Raxyline, San Benedetto e Piovesana biscotti e crackers. 

 

 

 

CLASSIFICHE

Sprint Maschile: 1. Massimo Cigana (Scm) 0:53:19, 2. Huber Rossi (Piacenza Triathlon) 0:54:16, 3. Mattia De Paoli (Bianchi 1770 Mes3 Sports Asd) 0:56:16, 4. Marco Panzavolta (Padovanuoto Triathlon) 0:57:35, 5. Davide Gabardo (Gp Triathlon) 0:57:48, 7. Alessandro Frison (Padovanuoto Triathlon) 0:58:51, 9. Denis Vezzaro (Vicenza Triathlon) 0:59:26, 10. Davide Gomiero (Gp Triathlon) 0:59:38. Femminile: 1. Patrizia Ghedin (Freetime Triathlon) 1:09:25, 2. Giulia Ramponi (Padovanuoto Triathlon) 1:11:57, 3. Luisa Iogna-Prat (Td Rimini) 1:12:24, 4. Anna Nonino (Team Udine Triathlon) 1:14:04, 5. Annalisa Bertelle (Gp Triathlon) 1:15:49, 6. Patrizia Dorsi (Piacenza Triathlon) 1:15:52, 7. Romina Pertoldi (Team Udine Triathlon) 1:20:16, 8. Adelheid Larch (Scm) 1:21:06, 9. Daniela Scandolara (Castelfranco Triathlon) 1:21:27, 10. Claudia Sfriso (Delfino) 1:29:14.

Youth B Maschile: 1. Simone Segat (Silca Ultralite) 0:20:46, 2. Manuel Corte (Silca Ultralite) 0:20:55, 3. Davide Marcon 0:21:10. Femminile: 1. Rachele Colonna (Padovanuoto Triathlon) 0:27:59, 2. Ylenia Rossi (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:40:50.

Youth A Maschile: 1. Mirko Lazzaretto (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:21:22, 2. Federico Spinazzè (Silca Ultralite) 0:22:05, 3. Federico Pagotto (Silca Ultralite) 0:23:29. Femminile: 1. Anita Pantaleoni (Treviso Triathlon) 0:24:35, 2. Claudia Mondini  (Padovanuoto Triathlon) 0:26:00, 3. Anna Cuman (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:27:20.

Ragazzi Maschile: 1. Nicolò Ragazzo (Padovanuoto Triathlon) 0:16:15, 2. Luca Faresin (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:16:22, 3.  Nicholas Marchesan (Vicenza Triathlon) 0:16:28. Femminile: 1. Francesca Crestani (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:15:53, 2. Marta Merlo (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:17:29, 3. Erika Mazzer (Siltra Ultralite) 0:18:08. 

Esordienti Maschile: 1. Giacomo Merlo (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:11:40,  2. Matteo Nonino (Cus Udine) 0:12:05, 3. Luca Alberti (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:12:34. Femminile: 1. Erica Matta (Triathlon Hochpustertal) 0:12:43, 2. Chiara Lobba (Triathlon Rari Nantes Marostica) 0:13:07, 3. Ottavia Franceschini (Triathlon Treviso) 0:13:50.

Cuccioli Maschile: 1. Leonardo Cantù (Club Nautico Milanese) 0:06:53, 2. Edoardo Bolzan (Winnerbiker Girelli Cicli)  0:06:55, 3. Lukas Lanzinger (Triathlon Hochpustertal) 0:06:55. Femminile: 1. Vittoria Pietrovito (33 Trentini Triathlon) 0:07:32, 2. Maria Sole Baldin (Triathlon Rari Nantes) 0:07:39, 3. Valentina Zuani (33 Trentini Triathlon) 0:07:43.

 

 

 

 

OTTOZ NON SI CANDIDA!

 

  images-stories-eddy_ottoz_2012_si24-250x172.jpg

Secondo appuntamento con SportItalia24 e l’intervista ai candidati o potenziali candidati. Questa volta, ai microfoni di Ettore Miraglia e Giorgio Rondelli, la medaglia di bronzo di Messico ‘68, Eddy Ottoz. Qui di seguito il file audio dell’intervista, a breve anche il video.

File Audio (MP3) Intervista Eddy Ottoz su SportItalia24 (23.39 MB)

Ottobre 17th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

TREVISO. CAMPIONATI PROVINCIALI RAGAZZI

Garbuio, Zaniol e la Tomasi sugli scudi

Servizio fotografico di Gabriele Marsura, Enis Bagarolo ed Elisa Zago (grazie!!!)

 

  treviso-braga-garbuio.jpg

Podio maschile 1000m.

treviso-kouame.jpg

Arrivo vittorioso di Marie Roxane

gatto-teresa-con-dozzo-zago-s-e-del-bianco-a.jpg

Teresa Gatto in una sua immagine.

Subito i complimenti ai quattordici nuovi campioni provinciali perché il futuro è loro (e non solo loro).

In primis vanno segnalati Marie Roxane Akissi Kouame e Thomas Zaniol bi-titolati: l’una ha fatto suoi i 60m. in 8”4 (su Deborah Zilli, stesso tempo, Beatrice Zanon, Emma Mattioli, Raliza Polesel ed Elisa Zago in 8”6) e i 60hs in 9”5 (su Francesca Rodighiero e Teresa Gatto in 9”8); l’altro invece ha bissato con il peso, 13,26 (davanti Samuele Orfei 12,65 e Luca Benedet 11,96) con il vortex a 62,01 (ancora davanti ad Orfei 57,32, Riccardo Favretto 52,87 e Davide Pittilini 51,47).

Scintillante il duello fra Riccardo Garbuio e Marco Braga sui 1000m. ne sono sortiti due ottimi tempi: 2’53”8 e 2’55”5, primati personali!

Scontati i titoli per Nikol Marsura sui 1000m.  per Anna Tronchin nell’alto e per  Francesca Rodighiero nel lungo, praticamente per tutte e tre, senza rivali.

Altra interessante vittoria è andata a Chiara Tomasi che ha primeggiato nella marcia con l’ottimo tempo di 10’49”7  (terzo tempo di sempre dietro Monica Segatto e Nadia De Negri), davanti ad una migliorata Elisa Salvadori (11’58”7), a Sveva Greta Schiavon, Francesca Fioroni, Irene Ferro e Irene Cescon.

A parte va citata Teresa Gatto che “in solitario” nel peso ha stabilito con 12,30, il primato trevigiano ragazze.

Primato personale anche per Francesco Bortoluzzi che ha scavalcato l’1,60, superando un “nuovo” Riccardo Visentini salito dal niente a 1,56, meglio del più quotato Tiziano Feletto (1,53).

Gli altri campioni: Gianluca Trevisan sui 60m. in 8”3 su Garbuio (stesso tempo), e il vivace Eduard Ardelean in 8”5; poi Enrico Pozzobon e Lorenzo Lozza; Abel Campeol nel lungo con quasi cinque metri (4,99) sullo stesso Bortoluzzi; Davide Pittilini in buona performance sui 60hs. con un ghiotto 9”2 (su un attardato Andrea Limarilli fermo a 9”7) e Federico Faccin, senza particolari stimoli nella marcia in 11’43”9 su lontanissimi Youssef Mandour e Alberto Toffolo. Infine in una deserta gara di vortex, titolo a Francesca Rosso.

treviso-gluca-trevisan.jpg

Gianluca Trevisan con Garbuio e Eduard Ardelean

 

 

 

 

 treviso-corsa-1000m.jpg

Corsa 1000m. con Braga Garbuio e Abel Campeol.

treviso-braga.jpg

Marco Braga

treviso-garbuio-1000m.jpg

Garbuio e Braga

treviso-nikol-1000m.jpg

Nikol Marsura

treviso-podio-1000f.jpg

Podio 1000m. ragazze

treviso-ardelean.jpg

60hs con Eduard Ardelean

treviso-ponzano-f-1-e-3.jpg

Podio lungo ragazze

treviso-podio-alto.jpg

Podio alto ragazzi

treviso-idealdoor.jpg

Podio vortex maschile

treviso-rosso-f.jpg

Francesca Rosso

DOMANI TUTTO SUI CADETTI!

 

 

  arduini-lahti.jpg

Francesco Arduini

Cosa ne dici

del programma di Eddy Ottoz sui Master??                    

Programma - 6 - I Master

La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica italiana, un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ quella categoria che porta alla Fidal, di solo tesseramento, un milionecentocinquantamila euro (avete capito bene: € 1.150.000), categoria che la Federazione ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettergli il bastone tra le ruote per impedirgli di fare atletica. E, se così non è nelle intenzioni, dai risultati pratici non lo si desume certo.

I master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.

 

Ecco le cose che m’impegnerei a fare:

1 - istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i master (oggi pagano una cifra assurda se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo);

2 - abolire il tesseramento separato per la categoria master: i master sono atleti come tutti gli altri, e come tutti devono poter partecipare all’attività assoluta, rispettandone ovviamente i regolamenti (pesi, misure, distanze ecc.). Attività significa tutta l’attività, Campionati assoluti, Campionati di Società ecc. Nell’attività programmata per la categoria assoluta, quale che essa sia, l’attuale master deve essere a tutti gli effetti un atleta assoluto come gli altri. Punto.

Gli atleti over 35 anni, quando invece partecipano all’attività programmata nel quadro dell’attività master, devono ovviamente rispettare il relativo regolamento, pesi, misure, distanze, classi di età cinque per cinque anni ecc. Ciò significa in sintesi che un tesserato Fidal, passati i 35 anni, rimane un normale tesserato che può partecipare, di volta in volta, a gare assolute o a gare master.

Ciò consente anche di evitare l’attuale porcheria per cui un atleta di 40 anni, solo perché tesserato master, che magari si classifica (come spesso accade) bene in una gara su strada, viene escluso dai premi assoluti perché tesserato master…

Chiaramente è sempre possibile, anzi opportuno per le statistiche di settore, ricavare da una classifica assoluta la classifica degli over 35 suddivisi per categorie master.

Anche se, salvo alcuni fondisti, siamo qui fuori della fascia di età della massima prestazione possibile, quattro altre cose vanno garantite al settore master:

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali master (Europei e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a spese loro;

- istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti;

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per le società finaliste del Campionato di Società Master, graduato per posto raggiunto in classifica;

- gestire su tavoli di lavoro separati l’attività master in pista e quella su strada.

 ottoz.jpg

Ottobre 16th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI PROVINCIALI A TREVISO

Da “Il Gazzettino”

Sara e Marianna bel duello nell’alto

Toffolo 13”4, Tozzato 42”4 e 47”0!!!

 

  treviso-brunato-pincin.jpg

TREVISO – L’onda lunga dei campionati italiani cadetti di Jesolo arriva sino a Treviso. Una settimana dopo la rassegna nazionale, nell’ultimo appuntamento di stagione, le altiste Sara Brunato e Marianna Pincin (nella foto sopra con Annamaria Fisicaro), aggiungono centimetri ai rispettivi personali.

Il duello, sulla pedana dei campionati provinciali giovanili, è superbo. La moglianese sale a 1.67, due centimetri oltre la misura che le ha fruttato il titolo italiano. La montebellunese, giù dal podio a Jesolo, si migliora di 4 centimetri, arrivando a 1.65 e combattendo ad armi pari con la campionessa italiana.  Il doppio acuto equivale rispettivamente alla prima e alla terza prestazione italiana stagionale di categoria. Un exploit degno di ben altre ribalte.       

La “due giorni” provinciale conferma anche il talento di Francesco Toffolo, (nella foto sotto), un altro tricolore di Jesolo, autore di un eccellente 13”4 nei 100 ostacoli. Tra i più giovani, bel progresso per il sernagliese Riccardo Garbuio: 2’53”8 nei 1.000 metri. 

treviso-toffolo-f.jpg 

Risultati. 1^ giornata.

Cadetti. 80: Giovannini (S. Lazzaro) 9”3. 1000: Bettin (S. Biagio) 2’50”4. 300 hs: Pancaldi (Tonon) 42”4. Alto: Brugnera (Silca) 1.70. Lungo: Alessandrini (Trevisatletica) 5.36. Peso: Michielan (Quinto) 9.81. Giavellotto: Barcellona (Veneto Banca) 41.14. Martello: Cecchetti (Mastella) 34.82. Marcia (4 km): Tomè (Tonon) 23’51”4.

Ragazzi. 60: Trevisan (Mogliano) 8”3. Lungo: Campeol (Gagno) 4.99. Peso: Zaniol (S. Biagio) 13.26.  Marcia (2 km): Faccin (Gagno) 11’43”9.

Cadette. 80: Scarpis (Tonon) 10”1. 1000: Camerin (Tonon) 3’14”8.  300 hs: Tozzato (Mogliano) 47”. Triplo: Maleville (S. Lazzaro) 10.64. Peso: Morandin (Trevisatletica) 9.24. Giavellotto: Fisicaro (S. Lazzaro) 37.63. Martello: Dal Ben (Banca della Marca) 43.00. Marcia (3 km): Zambianco (Veneto Banca) 18’20”8.

Ragazze. 60: Kouame Akissi (Stiore) 8”4. Alto: Tronchin (Roncade) 1.43. Peso: Teresa Gatto (Mastella) 12.30. (PRIMATO TREVIGIANO), Marcia (2 km): Tomasi (S. Biagio) 10’49”7. 

 

 

2^ giornata.

Cadetti. 300: Talamini (Silca) 37”8. 2000: Bettin (S. Biagio) 6’22”5. 100 hs: Toffolo (Veneto Banca) 13”4. Triplo: Colombi (Silca) 11.65. Disco: Barcellona (Veneto Banca) 28.96.

Ragazzi. 1000: Garbuio (Sernaglia) 2’53”8. 60 hs: Pittilini (Stiore) 9”2. Alto: Bortoluzzi (Roncade) 1.60. Vortex: Zaniol (S. Biagio) 62.01.

Cadette. 300: Tozzato (Mogliano) 42”4. (nella foto sotto sul podio dei 300hs con Elena Marini e Bianca Marcolin), 2000: Casagrande (Silca) 7’17”4. 80 hs: Marini (Veneto Banca) 13”1. Alto: 1. Brunato (Mogliano) 1.67, 2. Pincin (Veneto Banca) 1.65. Lungo: Maleville (S. Lazzaro) 4.81. Disco: Busato (Mogliano) 22.37.

Ragazze. 1000: Marsura (Sernaglia) 3’11”7. 60 hs: Kouame Akissi (Stiore) 9”5. Lungo: Rodighiero (Gagno) 4.64. Vortex: Rosso (Trevisatletica) 30.98.

 

  treviso-tozzato-marini.jpg

(in neretto i nuovi personal best).

 

 

Domani l’articolo di approfondimento con i risultati completi, i commenti e tante foto (di Gabriele Marsura e di Enis Bagarolo)!

 

 

 

pubblicata  da Eddy Ottoz

 

  ottoz.jpg

Programma - 5 - Regolamenti

il giorno Giovedì 11 ottobre 2012 alle ore 0.13 ·

I regolamenti non sono solo strumenti burocratici di organizzazione. Non si limitano a descrivere e prescrivere come gestire i procedimenti attraverso i quali si sviluppa l’attività federale: autorizzazioni, affiliazioni, manifestazioni, campionati ecc.

Hanno un grande impatto sul bilancio nel definire tutte le tasse federali. Il solo tesseramento dei master porta ad esempio nelle casse federali ben oltre un milione di euro l’anno.

Hanno un grande impatto elettorale: la formula dei Campionati di Società non è certo neutra rispetto alla classifica finale, elemento cardine dell’attribuzione dei voti multipli alle Società in Assemblea. Modificare il regolamento del CdS può perciò modificare il peso elettorale di alcune Società rispetto ad altre. In barba allo Statuto.

Hanno un grande impatto sulla vita delle Società: costi, complicazioni spesso inutili, norme incomprensibili, freno all’attività tecnica e agonistica.

Hanno un grande impatto sulla vita politica della Federazione. Troppo spesso inseriscono strati vischiosi tra la volontà politica e la realizzazione pratica degli obiettivi del Presidente e del Consiglio.

Qui si deve incidere profondamente per rinnovare l’Atletica.

Ho effettuato un approfondito studio dei regolamenti attuali. Ho analizzato complicazioni e contraddizioni. Ho quindi messo in discussione tutta l’attuale impalcatura. Ho volutamente evitato di procedere per modifiche e ritocchi, ridisegnando da zero tutto il corpus delle regole che hanno impatto economico sulla Federazione e sulle Società.

In sintesi le conclusioni:

- è possibile, senza tagliare su alcuna altra voce di bilancio, liberare due milioni di euro da trasferire al Territorio;

- metà va destinata a diminuzione dei costi che le Società sopportano per il borbonico sistema di affiliazioni, riaffiliazioni, adesioni ecc.

- beneficio immediato quattrocento euro/anno per Società (non di media, per ognuna…), e brutale semplificazione di tutte le attuali procedure;

- il rimanente milione va destinato ai Comitati Regionali, vincolato però all’attività tecnica del settore giovanile;

- è possibile e necessario abolire la tassa di un euro ad atleta nelle manifestazioni di corsa su strada;

- è indispensabile (e facile) trasformare la complicazione del cartellino di giornata in una procedura rapida e umana, affrontando finalmente in modo efficace il problema dei cosiddetti “liberi” nelle corse su strada, che costituiscono oggi la maggior fonte di evasione di tasse federali;

Mi sono limitato ad alcuni aspetti, molti altri vantaggi possono essere ottenuti da una riforma radicale del sistema delle regole, che non si basi più sull’autocommiserazione pauperistica che affligge oggi l’Atletica.

Un nuovo sistema di regole deve accompagnarsi anche alla riforma del sistema norme-sanzioni, oggi caratterizzato da norme complicate, sanzioni assurde, inapplicabili e inapplicate, che vanno sostituite da norme certe, controllo delle infrazioni e sanzioni congrue, applicabili e applicate.

Qualcuno chiederà: “E dove crede di prendere i soldi?”.

E’ la domanda lecita che si pongono tutte le Federazioni dinosauro, come la Fidal, abituate a vivere dei soli contributi del Coni (o quasi) e di rari sponsor, che si stanno facendo divorare dalle nuove Federazioni mammiferi, aggressive e capaci di procacciarsi tutto il cibo necessario.

Credetemi, si può.

Se non mi credete, non importa. Si può lo stesso, basta sapere come.

 

 

Programma - 6 - I Master

pubblicata il giorno Venerdì 12 ottobre 2012 alle ore 21.34 ·

La categoria dei Master costituisce un prezioso patrimonio dell’Atletica italiana, un ricco serbatoio di preziosi dirigenti e giudici. E’ quella categoria che porta alla Fidal, di solo tesseramento, un milionecentocinquantamila euro (avete capito bene: € 1.150.000), categoria che la Federazione ignora e mortifica, e sulla quale tutti si esercitano a inventare regolamenti astrusi che paiono avere l’unico obiettivo di mettergli il bastone tra le ruote per impedirgli di fare atletica. E, se così non è nelle intenzioni, dai risultati pratici non lo si desume certo.

I master non chiedono altro che essere considerati atleti come tutti gli altri.

Ecco le cose che m’impegnerei a fare:

1 - istituire una quota di tesseramento uguale per tutte le categorie, compresi perciò i master (oggi pagano una cifra assurda se paragonata, ad esempio, a quella delle categorie giovanili, ma non solo);

2 - abolire il tesseramento separato per la categoria master: i master sono atleti come tutti gli altri, e come tutti devono poter partecipare all’attività assoluta, rispettandone ovviamente i regolamenti (pesi, misure, distanze ecc.). Attività significa tutta l’attività, Campionati assoluti, Campionati di Società ecc. Nell’attività programmata per la categoria assoluta, quale che essa sia, l’attuale master deve essere a tutti gli effetti un atleta assoluto come gli altri. Punto.

Gli atleti over 35 anni, quando invece partecipano all’attività programmata nel quadro dell’attività master, devono ovviamente rispettare il relativo regolamento, pesi, misure, distanze, classi di età cinque per cinque anni ecc. Ciò significa in sintesi che un tesserato Fidal, passati i 35 anni, rimane un normale tesserato che può partecipare, di volta in volta, a gare assolute o a gare master.

Ciò consente anche di evitare l’attuale porcheria per cui un atleta di 40 anni, solo perché tesserato master, che magari si classifica (come spesso accade) bene in una gara su strada, viene escluso dai premi assoluti perché tesserato master…

Chiaramente è sempre possibile, anzi opportuno per le statistiche di settore, ricavare da una classifica assoluta la classifica degli over 35 suddivisi per categorie master.

Anche se, salvo alcuni fondisti, siamo qui fuori della fascia di età della massima prestazione possibile, quattro altre cose vanno garantite al settore master:

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per i finalisti delle manifestazioni internazionali master (Europei e Mondiali) alle quali oggi gli atleti partecipano interamente a spese loro;

- istituire la tuta-divisa per le grandi manifestazioni internazionali master e rimborsarne il costo a tutti gli atleti finalisti;

- istituire un contributo alle spese di viaggio, vitto e alloggio per le società finaliste del Campionato di Società Master, graduato per posto raggiunto in classifica;

- gestire su tavoli di lavoro separati l’attività master in pista e quella su strada.

Ottobre 15th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

ALLA “MARATONA D’ITALIA” DI CARPI.

Virginio Trentin M55 Campione d’Italia

 

  trentin-3.jpg

Gran bella affermazione quella di Virginio Trentin nella “Maratona d’Italia” di Carpi, valida per i campionati nazionali master. Virginio, giungendo 28° assoluti, ma primo nella sua categoria master, M55, è Campione Italiano con il buon tempo di 2h 44. 43.

C’era anche Guido Busetti (47°) giunto in 2h 51. 51. Tra le donne Annamaria Bortolon (Mf45) che ha corso in 3h 57. 32.

 

 

 

 

 

 

 

TROFEO MODENA A TOLMEZZO

Bel lancio di Antonio Fent 69,15

fent-tv-17.jpg 

Nel bel mezzo della riunione per il Trofeo Modena, a Tolmezzo, gara speciale di giavellotto con la vittoria di Antonio Fent con un lancio di quasi settanta metri (69,15); buon quinto Gabriele Draicchio con 53,58; lo junior Marco Sarcognato ha lanciato a 43,19; c’erano pure sui 100m. Martina Mazzuia e Cristina Fantin.

 

 

 

 

A MUSANO DI TREVIGNANO, BOUDALIA SUPERA SE STESSO.

pubblicata da Maurizio Forner

il giorno Domenica 14 ottobre 2012 alle ore 19.21 ·

  musano-pretotto.jpg

Partenza con Stefano Pretotto

Grande successo alla 32ma Ed. del trofeo Avis a Musano, quasi tremila iscritti alla non competitiva del CPT. Tre i percorsi ,tutti pianeggianti,5-11e  21 Km, ed è proprio sulla mezza maratona, dove si è ottenuto il risultato più eclatante, su questa distanza infatti, c’è un premio per chi batte il record della manifestazione, sia maschile che femminile. Allora ecco svelato il mistero che si cela nel titolo di questo articolo, Said Boudalia con due mezze maratone corse in meno di 20 ore,(sabato ha corso alla 24 ore di San Martino in pista a Belluno, ottenendo nell’ora la miglior prestazione della manifestazione percorrendo ben 19Km511metri), domina sui 21Km,stabilendo anche il nuovo record  1h07′16″ migliorando il precedente di 10″ da lui stabilito nel lontano 2006), per la cronaca il 2° è giunto a 10′.Sempre nella 21,gradino più alto per la grande Silvia Pasqualini  con 1h 22′, lontano dalla prestazione ottenuta nel 2011 di 1h17′49“. Bella la prova anche per il portacolori dell’ASD San Rocco, Simone Gobbo (reduce pure lui dall’ora in pista) che chiude vittorioso sugli 11Km.davanti a Diego Baù.

  musano-gobbo.jpg

Partenza con Simone Gobbo, Paolo Zanatta e Said Boudalia.

Le classifiche:

Km.21 m 1° Said Boudalia 1h07′16″ 2°Riccardo De Bortoli 1h16′57″ 3°Tiziano Nandi 1h17′03″ 4°Loris Fanton 5°Abdellah Boukata 6°Stefano Rossi 7°Paolo Mazzonetto 8°Pietro Balbo 9°Enrico Pizzati 10°Denis Rizzetto

Km. 21 f 1^Silvia Pasqualini 1h22′ 2^Ambra Vecchiato 1h26′04″ 3^ Rosanna Saran 1h28′02” 4^ Michela Ipino 5^Flavia Zanoni 6^Monia Zanatta 7^Valentina Milan 8^Monica Zilli

Km.11 m 1°Simone Gobbo 35′55” 2°Diego Baù 36′13″ 3°Ivan Basso 36′59″ 4°Alessandro Ipino 5°Ulisse Damo 6°Simone GirolamettoStefano Pretotto 8°Victor Arrais Sousa 9°Alessio Chiodero 10°Enrico Spinazzè

Km.11 f 1^Genny Frattin 43′39″ 2^Alessia Danieli 43′51″ 3^Elisabetta Colbertaldo 44′20″ 4^Irwin Lauren 5^Paola Doro 6^Antonella Pasqualini 7^Marisa Ferronato 8^Laura Thomas

Km.5 m 1°Alberto Rech 2°Riccardo Favarato 3°Ruggero Artusato 4°Simone Broccolo 5°Esule Alberto

Km.5 f 1^Giorgia Conte 2^Marzia Signorotto 3^Ketti Perizzolo 4^ Fatimata Ronni 5^Alice Vidoret

  musano-rech.jpg

Podio con lberto Rech, Riccardo Favarato, Ruggero Artusato e Simone Broccolo.

 

 

A TRENTO, nel Giro Internazionale di Trento, sui dieci chilometri, Paolo Zanatta si è piazzato ventunesimo con il tempo di 30’52”.

 

 

 

A NAPOLI, nel Campionato Italiano Pentalanci Master, Raffaella Bolzonella è giunta, tra le master Mf50, quarta con 2.547 punti grazie alla seguente sequenza: peso 8,91; disco 24,00; giavellotto 17,95; martello 26,51; martellone 8,69.

 

 

 

A PORDENONE, nella maratonina di domenica 14 ottobre, bella prova di Michele Baldo, 22° ma primo della sua categoria (M45), nel tempo di 1h 18. 49. meglio di Guido Dalla Torre e Danilo Gava; tra le donne Laura Sartor e Orietta Poles.

 le-due-serafini.jpg

 

 

 

 

aqat-scomparin.jpg

 

 

 

 

aqat-cavallin.jpg

 

 

 

 

Ottobre 14th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

COMUNICATO STAMPA NOME MARATONINA CONEGLIANO

 

Le iscrizioni apriranno il 10 novembre, 90 giorni prima dell’evento

“La Ventuno del Cima”, ecco la maratonina di Conegliano

Una settantina le proposte per dare un nome alla  corsa di 21,097 km

 francesco-piccin.JPG

Successo per il concorso “Decidi tu il nome della maratonina di Conegliano” lanciato da Atletica Silca Conegliano per dare un nome alla mezza maratona che, per la prima volta, si disputerà in città domenica 10 febbraio 2013. Una settantina le proposte (via mail e Facebook) inviate alla segreteria della società sportiva da coneglianesi e appassionati podisti. Alla fine il consiglio direttivo ha scelto: la mezza maratona che si correrà nella città considerata la Perla del Veneto si chiamerà “La Ventuno del Cima”, con sottotitolo “maratonina di Conegliano”. Un omaggio al grande pittore, Giovan Battista Cima, noto in tutto il mondo. Un nome che denota attaccamento al territorio e alla sua storia, ma ha anche un profumo di internazionalità. 

La proposta “La Ventuno del Cima” porta la firma di Enrico Costa, trentaquattrenne di origini astigiane, laureato, guarda caso, in conservazione dei beni culturali, appassionato di sport e da poco residente a Conegliano per amore. Sarà lui ad essere premiato con la divisa ufficiale di Atletica Silca. A contendersi, fino all’ultimo, la vittoria per il nome, “La Perla del Veneto 21 km”, sconfitta per un solo punto nella votazione che si è tenuta giovedì sera nella sede della società. Tra le tante proposte arrivate, la rosa dei “finalisti” era composta da “Maratonina del Cima”, “Conejhalf”, “La 21 km del Cima” e “CI Marathon”. 

“Siamo sorpresi e contenti della buona risposta avuta dagli appassionati che hanno partecipato con entusiasmo al concorso – afferma il presidente Francesco Piccin – tutti hanno cercato di valorizzare la città sotto il piano artistico e ambientale. “La Ventuno del Cima” sarà anche un’occasione per visitare e conoscere la nostra splendida città. In programma abbiamo pure una marcia non competitiva, su un percorso storico, alternativo alla maratonina, adatto a famiglie e scuole. I partecipanti attenderanno dalla Gradinata degli Alpini la partenza della 21 km e poi inizieranno la loro camminata”.

La 21 km prenderà infatti il via dall’incrocio tra Corso Mazzini e viale Carducci, proprio di fronte alla Gradinata degli Alpini e poi toccherà, oltre al centro, Contrada Granda e diversi quartieri della città, come Lourdes, Campolongo e Monticella, sconfinando per alcuni chilometri nel comune di San Vendemiano. 

“Si tratta di un percorso pianeggiante, ideale per testare la preparazione in vista della Treviso Marathon che si terrà tre settimane dopo”, riferisce Aldo Zanetti, responsabile tecnico della maratonina. Le iscrizioni verranno aperte il 10 novembre, a 90 giorni dall’evento. 

Accanto ad Atletica Silca nell’organizzazione la prima mezza maratona coneglianese ci sarà l’Amministrazione Comunale di Conegliano.

 

 

Gare di Domenica 14


Mirano(Ve)
Pieve di Soligo(Tv)
Musano di Trevignano(Tv)
Orsago(Tv)
Loreo(Ro)
Bassano del Grappa(Vi
Arcugnano_Lago Fimon(Vi)
Vicenza_loc. Bertesina
Cervarese Santa Croce_loc. Montemerlo(Pd)
Raldon di San Giovanni Lupatoto(Vr)
Anson di Minerbe(Vr)
Chies d
Alpago(Bl)

 ottoz.jpg

Programma - 1

pubblicata da Eddy Ottoz

il giorno Giovedì 4 ottobre 2012 alle ore 14.45 ·

I vostri interventi e le email private che ricevo evidenziano i punti sui quali volete incidere per migliorare la Federazione e aiutare l’Atletica a riprendere il ruolo che le spetta.

Coincidono con quelli sui quali da lungo tempo rifletto. Certamente coincidono anche con le idee di qualsiasi atleta, tecnico, dirigente e appassionato.

Coincidono con i temi che troviamo in qualsiasi programma elettorale. Al posto di Dio, Patria e Famiglia, abbiamo Scuola, impianti, indoor, master, settore tecnico, territorio, Statuto, regolamenti, trasparenza, doping, promozione giovanile ecc. Chi più ne ha più ne metta.

Se siamo tutti d’accordo, com’è che le cose non cambiano mai? Perché chiunque sa cosa va cambiato, ma, una volta eletto, nulla di sostanziale si muove e l’Atletica continua a scivolare sempre più in basso?

Semplice: da troppo tempo per essere eletti, anziché definire ciò che si farà, e su questo poi costruire il consenso, si cerca dapprima il consenso (i voti) stringendo accordi su quanto ogni grande elettore chiede in cambio e, una volta eletti, si procede a pagare i debiti. Non rimangono così più risorse per alimentare il cambiamento necessario.

Prendiamo il settore tecnico, il centro di produzione, dove si costruiscono i risultati. Va protetto. Qualunque Presidente dovrebbe scegliere per il settore tecnico gli uomini migliori, i più capaci. Si chiama merito. Non è accettabile che si utilizzino le posizioni di vertice del settore tecnico per pagare le cambiali elettorali. Al settore tecnico vanno messi i migliori. Che la pensino o no come me. I migliori.

Chi comunica in campagna elettorale quale sarà il suo CT, non sta dando un messaggio tecnico. Comunica agli altri candidati e ai media che ha stretto un accordo con uno o più grandi elettori. Fa capire che quel CUS è con lui o che quella Regione non è compatta, o che si è accaparrato le Libertas. Insomma che ha svenduto il settore tecnico per essere eletto.

Quella di comporre preventivamente la “squadra” è la trappola per gonzi con cui ci si fa eleggere, purché unita a un programma vasto quanto vago, che soprattutto non chiarisca che cosa concretamente si farà.

Personalmente preferisco, punto per punto (e scegliamo pure i punti che vanno bene per tutti) proporre azioni precise, definite nettamente. Ognuna deve costituire un impegno. Che cosa fare per il territorio, con parole e cifre chiare. Che cosa fare per le società, con parole e cifre chiare.

Perché, cosa, come, quando, quanto.

Concetti chiari. Cifre chiare. Impegni chiari. E da mantenere.

Domani si comincia.

 

 

 

 

Programma - 2 - Lo Statuto

pubblicata da Eddy Ottoz

il giorno Venerdì 5 ottobre 2012 alle ore 15.29 ·

Tutti concordano sulla necessità di modificare lo Statuto: meccanismo elettorale, riequilibrio delle competenze tra Fidal centrale e Territorio, Camera alta e Camera bassa ecc.

Può un candidato alla Presidenza impegnarsi a cambiare lo Statuto?

No.

Deve però impegnarsi a proporre sostanziali modifiche a un’Assemblea Straordinaria, l’unica che può modificare lo Statuto. Un percorso irto d’insidie e trabocchetti, che lo scorso anno costrinsero Franco Arese ad annullare l’Assemblea già convocata e ad affidarsi a un Commissario ad Acta che si limitasse agli adeguamenti previsti dal nuovo Statuto del Coni. Cosa che il Commissario ha fatto, invero mettendoci anche un po’ di più. A dire il vero un po’ troppo…

Un candidato può però impegnarsi a realizzare subito nella pratica, una volta eletto, tutto ciò che non è in espresso contrasto con lo Statuto vigente, anticipando così le riforme che contestualmente s’impegna a proporre a un’Assemblea Straordinaria affinché siano “costituzionalizzate”, in modo che da né previste né escluse diventino obbligatorie.

Un esempio: con la riduzione da dodici a sette consiglieri dirigenti, da quattro a due atleti e da due a un tecnico, il Consiglio Federale scenderà da 18 a 10 componenti e sarà impossibile che il Territorio sia rappresentato in Consiglio Federale. Dovendo poi finalmente separare in modo chiaro le competenze della Fidal centrale da quelle del Territorio il problema si farà ancora più spinoso. Esiste, infatti, la Conferenza dei Presidenti regionali, ma non ha reali poteri ed è stata finora convocata due volte l’anno, a maggio per la gita al Golden Gala e a dicembre per gli auguri di Natale.

E’ necessario perciò istituire una Camera alta e una bassa, Consiglio Federale e Consiglio delle Regioni, con compiti distinti. L’attuale Statuto non lo consente? Il nuovo Presidente può però convocare più spesso l’attuale Conferenza dei Presidenti e attribuirle reali poteri. E’ sufficiente che inserisca nel suo programma l’elenco delle materie per quali s’impegna ad acquisire il parere della Conferenza e a considerarlo vincolante.

Si realizzerebbero così nei fatti, fino alla loro costituzionalizzazione nel nuovo Statuto, le due camere.

Per lo Statuto il programma deve perciò dichiarare:

- le riforme che il candidato garantisce, in caso di elezione, di sottoporre all’Assemblea Straordinaria e impegnarsi a convocarla entro il primo anno del quadriennio;

- l’impegno tassativo a mettere in atto dal giorno successivo alla sua elezione tutti gli atti necessari ad anticipare le riforme previste dal programma in tutti gli aspetti che non siano espressamente in contrasto con lo Statuto vigente.

 

 

 

 

Programma - 3 - Statuto e Territorio

pubblicata da Eddy Ottoz

il giorno Sabato 6 ottobre 2012 alle ore 19.11 ·

Il Consiglio Federale dovrà concentrare la sua azione su:

- attività agonistica internazionale

- rapporti internazionali (IAAF, calendario internazionale ecc.)

- attività tecnica del massimo livello (preparazione olimpica, atleti di interesse nazionale, Club Italia)

- Centro Studi e formazione tecnici (SNAQ)

- Settore medico federale

- Marketing e sponsor della Federazione

- Rapporti con i media, gestione del sito web istituzionale

- GGG e regolamenti tecnici internazionali

- amministrazione centrale

Il Territorio, tramite la Conferenza dei Presidenti Regionali, avrà la competenza su:

- calendario (salvo l’attività delle squadre nazionali e i meeting internazionali)

- regolamenti nazionali

- attività promozionale, reclutamento

- attività giovanile e rapporti con la Scuola

- attività master distinta tra pista e strada

- ripartizione risorse istituzionali locali (affiliazioni, tesseramenti ecc.)

- ripartizione risorse da sponsor locali

- ripartizione diritti televisivi sull’attività nazionale

Questa immediata applicazione della separazione di competenze avverrà mediante l’acquisizione del parere vincolante della Conferenza dei Presidenti. Sarà completata dall’impegno a costituzionalizzare nello Statuto questa ripartizione istituendo il Consiglio delle Regioni (Camera Bassa).

 

 

 

 

Programma - 4 - Statuto (ultima parte)

pubblicata da Eddy Ottoz

il giorno Martedì 9 ottobre 2012 alle ore 10.00 ·

Passiamo ora a proposte che gli eletti non possono anticipare nella pratica, sostenendole con la volontà politica, ma che richiedono necessariamente per la loro attuazione un passaggio in Assemblea Straordinaria e la modifica dello Statuto.

Premessa indispensabile: gli statuti, come le leggi elettorali, sono meccanismi delicati e imprevedibili. Metterci mano alla leggera presenta grandi rischi: talora si apportano modifiche che all’atto pratico si rivelano inefficaci oppure sortiscono effetti contrarii a quelli voluti. Alle rivoluzioni e ai relativi salti nel buio è preferibile identificare i punti critici dell’impianto statutario, se per il restante collaudato e soddisfacente, e solo su quelli incidere. In questo modo è anche possibile verificare la reale bontà ed efficacia delle modifiche apportate.

L’Atletica, per risollevarsi, deve invertire il cammino tornando a piste, pedane, senza mai dimenticare master, strada e montagna, focalizzando sempre l’attenzione sulle Società di base.

Riguardo al Territorio abbiamo già visto come correggere da subito, nell’azione pratica, gran parte delle derive centralistiche.

Non basta.

Per realizzare appieno questo obiettivo, accelerare il ricambio della classe dirigente, riequilibrare la rappresentanza di tutte le componenti e ringiovanire i ranghi dirigenziali e tecnici, alcune altre modifiche statutarie sono indispensabili:

- la limitazione a due mandati delle cariche federali, senza trucchi e trucchetti di deroghe, maggioranze qualificate e meccanismi bizantini che sembrano fatti apposta per generare ricorsi e alimentare contenziosi;

- il raddoppio dei voti base delle Società, da 10 a 20 voti. Ciò si tradurrebbe di fatto nel raddoppio del peso elettorale di tutte le piccole società (la maggioranza) che oggi spesso neppure vanno a votare poiché si sentono elettoralmente insignificanti rispetto ai grandi elettori. Dare maggior voce alle piccole società, senza penalizzare le grandi, renderebbe più difficile la formazione di maggioranze precostituite e ridarebbe la sua nobile funzione al voto;

- tempi massimi inderogabili per la giustizia federale, che garantiscano certezza del diritto;

- estensione all’amministrazione federale dei principi a suo tempo sanciti per le ammnistrazioni pubbliche, in merito a trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità, libertà di accesso ai documenti amministrativi e applicazione dell’istituto del silenzio-assenso.

Va fatta infine una riflessione sull’opportunità di mantenere l’attuale sistema elettorale a due livelli. Oggi le società votano in ogni regione i delegati i quali, senza vincolo di mandato, successivamente eleggono il Presidente e il Consiglio Federale nell’Assemblea Nazionale.

Ben diverso sarebbe se tutte le oltre 2.500 Società votassero direttamente Presidente e Consiglio.

Diciamolo pure, riunire 2.500 Società in un’unica assemblea sarebbe troppo costoso, sia per le spese di viaggio che per quelle di vitto e alloggio. L’Italia è lunga, i chilometri costano. La Fidal dovrebbe impegnare troppe risorse finanziarie, certamente meglio spese nell’attività giovanile e nel settore tecnico. Se fossero poi gli elettori (i presidenti delle società) a farsi carico dei costi di trasferta, gran parte di loro sarebe costretta a rinunciare a votare.

Se però in tutti e 21 i Comitati regionali si aprisse un seggio elettorale nello stesso giorno e alla stessa ora in cui già oggi si vota per il Comitato Regionale, si potrebbe far eleggere il Presidente e il Consiglio Federale direttamente alle Società, senza alcun problema né aggravio organizzativo rispetto a quello che già il sistema sopporta oggi per le elezioni regionali, risparmiando gli ingenti costi dell’Assemblea Nazionale.

(continua)

 

DEDICHE

  dedicato-alle-velociste-anni-50-60.jpg

dedicato-lanciatrici-gat-50-60.jpg