Diario trevigiano
Ore 16 di ieri, uno scarno comunicato della Federazione italiana di atletica annuncia che il castellano Maurizio Bobbato rinuncia agli Europei indoor di Torino per un non meglio precisato infortunio.
Un’ora dopo l’ottocentista trevigiano, bronzo due anni fa a Birmingham, è in macchina, assieme al tecnico veronese Gianni Ghidini, responsabile del mezzofondo azzurro. Sta andando verso Torino e, alla notizia che gli riferiamo, cade dalla nuvole. Nasce così un piccolo “giallo”.
«Non ne so nulla – spiega il carabiniere di Treville -. Nessuno mi ha avvisato della decisione: non riesco a capire come possa essere stata data una comunicazione del genere. Il tecnico Ghidini, che è qui con me, me lo conferma: non ne sa niente neppure lui. Ho invece letto su un quotidiano che dovrei addirittura subire un intervento chirurgico: una pura invenzione. Ho invece una borsite al tendine d’Achille del piede sinistro, ma questo non basterà a farmi rinunciare agli Europei».
Bobbato ha sentito pizzicare il tendine durante un allenamento, mercoledì scorso, mentre era in raduno con il resto del gruppo azzurro a San Vincenzo, sulla costa toscana.
Nell’ultima settimana si è allenato pochissimo e anche lunedì, in pista a Noale, non ha concluso la razione di ripetute preparatogli dal tecnico Mattiello. Difficile immaginare che un atleta in queste condizioni possa partecipare ad un campionato europeo. Anche lo stesso Mattiello non ci crede più.
«Mi chiedo che senso abbia presentarsi a Torino in questo stato – ha ammesso proprio ieri il tecnico veneziano, alle prese anche con i guai fisici di un altro mezzofondista trevigiano, Paolo Zanatta, cui è stata riscontrata una microfrattura che lo terrà fermo per alcune settimane –. D’accordo: gli Europei sono una grande ribalta, si svolgono in Italia e c’è il bronzo di Birmigham da difendere, ma non può essere competitivo un atleta che, tra una cosa e l’altra, non si allena da una settimana, e anche prima, quando è andato ad allenarsi in Sudafrica, non è che scoppiasse di salute».
E’ forse questo il ragionamento che ha fatto pure
Ma la determinazione dell’atleta, che due anni fa, salendo sul podio di Birmingham, ha vissuto il momento più bello della sua carriera, è fortissima.
«Se il tendine fosse lesionato, sarei il primo a tirarmi indietro per non rischiare guai peggiori, ma il problema non sembra così grave: i medici mi hanno garantito che, alla peggio, con un’infiltrazione sarò in grado di gareggiare. Anche loro sono rimasti sorpresi dalla comunicazione della mia rinuncia».
Nella tarda serata di ieri, Bobbato aveva in programma di farsi visitare dallo staff medico azzurro, in modo da avere un quadro completo della situazione del tendine.
Domani pomeriggio sono intanto in programma le batterie degli 800. Ai medici, e poi al d.t. Francesco Uguagliati, spetterà l’ultima parola su una vicenda tutto sommato banale, ma che ieri ha assunto tratti surreali.
Fonte: gazzettino 05 marzo 2009
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