Agosto 28th, 2016

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

Clamoroso: 8 ragazzi su 10 in Italia abbandonano l’atletica entro 8 stagioni! I dati

Spettacolare analisi statistica di Gianluca Zuddas (di quelle che la Fidal ormai non pubblica più da tempo) sui tesserati in Italia e le macro tendenze in atto. Il dato più sconcertante è che dei quasi 10.000 ragazzi tesserati tra allievi, junior e promesse nel 2007, ben 8000 si ritireranno nelle 8 stagioni successive, ad un tasso di più o meno 1000 abbandoni l’anno. Di quei 10.000 tesserati solo 2000 risultano infatti tesserati nel 2015. E’ quindi confermato ancora una volta come il vero problema non sia “il reclutamento”, come invece molti sostengono invocando interventi strutturali (che certo, sono dovuti) di chissà quale portata. Ma che il problema più impellente sia trattenere le migliaia di ragazzi che entrano nel mondo dell’atletica e che per mille motivi l’abbandonano in poche stagioni. E’ come se il rubinetto di fatto funzionasse (il reclutamento) me di contro come il tubo sia bucato in tanti punti. Non è quindi forse più logico avere una politica per trattenere chi c’è, piuttosto che fari voli pindarici e infiniti sulla poco recettiva scuola?

La sterminata mole di dati studiati dopo un lavoro certosino di Gianluca mettono a nudo anche tanti altri aspetti che andrebbero approfonditi. Ad esempio: il 60% delle società affiliate alla Fidal non fa attività su pista… Ma anche una tendenza alla crescita dei tesserati che ha percorso due mandati elettorali (l’Arese II e quella odierna di Giomi).

Qui sotto l’approfondito studio di Gianluca. (Si concede la facoltà di citare e ripubblicare lo studio riprodotto qui sotto, previo link al nostro post).

 tesseramenti.pdf

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E NOI COME SIAMO MESSI?

 (NdR)

L’emorragia è forte anche tra i nostri atleti. Per dare un’idea molto approssimativa, prendiamo nel caso migliore, in linea con l’inchiesta di cui sopra 2007/2015, soltanto i ragazzi classi 94/95  e gli esordienti classe 96/97. Riferendomi agli atleti che hanno conseguito un risultato almeno rilevabile in campo regionale, (non ai tesserati, beninteso), ho registrato la presenza di circa 95 ragazzi (94/95): nel 2015 sono risultati operativi circa 44 atleti (meno della metà) che nel 2016 sono diventati addirittura 34, cioè un terzo, (altri 10 atleti spariti). Andando a conteggiare gli esordienti, ho registrato 113 atleti (96/97): nel 2015 erano operativi (sempre con il criterio di dare risultati rilevabili), circa 67 atleti ( questi più della metà), che nel 2016 si sono ridotti a 43 (perdita di 24 atleti). La media grossolana per tutti gli atleti trevigiani citati è un po’ superiore alla metà (53/55%), molto al di sotto della catastrofica percentuale nazionale (che probabilmente tiene conto, a differenza di me, degli effettivi tesserati che spesso sono molti di più rispetto poi a chi realmente pratica). Ma già con il nono anno sono venuti meno altri 34 atleti: è disperante quanti ne perdiamo!!!

Se invece andiamo, come ha fatto Zuddas, a contare solamente  allievi, juniores e promesse, beh: mi arrendo! Su un conto, nel 2007, di 156 atleti, nel 2015, ne sono circolati appena 21 in linea purtroppo con la media nazionale!

Simboli  resistenti di quel 2007 gli atleti classe 85, come Valentina Bernasconi e Diego Avon oppure la Marinella Maggiolo, Antonio Fent, e la Sabrina Fattorel, classe 88, ancora ben in quota e, tra gli allievi di allora, Stefano Bazzo ed Elena Soligo (90),  Ilaria Cavallin e la grande Giulia Viola (91). Tra le tante felici meteore apparse e quasi subito svanite come non ricordare Luca Sperandio, Beatrice Mazzer, Martina Bellio, Martina Casarin, Sara Brunato, Francis Amon Kouassi, Alice Cazzolato

Meglio fermarsi per non essere sopraffatti dalla nostalgia!

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Tantissimi anche gli staffettisti Lupo e Giaguaro per una gara divisa in due e in tre
Un successo di fatica e divertimento per La Bestia oggi a Miane (TV)
Primo Orso, dopo le frazioni di trail, MTB e percorso ad ostacoli, il trevigiano Luca Fabris

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Spettacolo, sorrisi, divertimento, incitamenti, applausi e tanta pazzia per la corsa più curiosa dell’estate. Successo di partecipanti, pubblico e gioia per “La Bestia”. Oggi a Miane (TV) in oltre 270 si sono dati “battaglia” per quella che è stata definita “non trail, non mountain bike, non mudrun, non triathlon”, ma molto, molto di più. Una spettacolare festa di fine agosto tra le colline delle Prealpi Trevigiane, nella splendida Valsana, alla quale in tantissimi hanno voluto partecipare, chi per gareggiare da solo, sfidando prima di tutto i propri limiti, chi con gli amici di scuola, chi con gli amici di allenamento, chi con il coniuge, chi con i concittadini, chi con i collegamenti. E per farlo sono arrivati da tutta Italia (Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia). Al richiamo de La Bestia non si è potuto non rispondere.

Alle ore 10, da via Cal di Mezzo, di fronte alla sede della Pro Loco di Miane, la partenza con uno squillo di corno. E i rugli degli Orsi, gli ululati dei Lupi e i ruggiti dei Giaguari. Un clima goliardico a fare da padrone, ma anche tanta concentrazione soprattutto per i “singoli” Orsi perché quando si indossa un pettorale c’è anche la voglia di stare davanti. Presente alla partenza l’assessore allo sport di Miane, Renato Stefani.

Per i 116 Orsi, i 26 Lupi e i 129 Giaguari 9,3 km a piedi con le Tenade e la Schiena del Drago (pendenze dal 12,5 % al 21,7 %, con una ripida discesa al 16 %), 12,7 km in mountain bike (da Campea al Salto della Capra, dal Cristo tra i Boschi alla chiesetta di Ronch, con Duei e Calchera e pendenze del 14 %, 10 % e 15,9 %, discese al 17 % e al 13 %) e 8,7 km di percorso ad ostacoli (3 giri da 2,9 km). Proprio il percorso “stile guerra” era il più atteso e ha offerto goliardia, fatica e tanta solidarietà tra i concorrenti che si sono dati una mano per affrontare gli ostacoli naturali e artificiali, dalle Prime Crode a La Bissa, dal Covert-one al Purgatorio, dal Cover-two a Il Peso della coscienza, dall’Aperitivo all’Hangover, dall’Iron Will a La Gobba della Bestia al Fien-zoned. Passaggi da veri duri, dal guado del torrente ai copertoni da saltare, dai tronchi da trasportare in spalla ai muri da superare, dalle fangaie da attraversare alle balle di fieno da scavalcare. Immensa però la gioia di coloro che hanno tagliato il traguardo, soddisfatti per la bella esperienza vissuta. Non sono mancati gli “orsetti” ad accompagnare la mamma o il papà nell’ultimo rettilineo prima del traguardo.

Tra le bestie in gara ci sono state quelle più bestie di tutte. A tagliare per primo in assoluto il traguardo, dopo 2h07’11’’, l’Orso, Luca Fabris, 24enne di Cison di Valmarino, portacolori del Bike Team Miane. “Sicuramente è la corsa più divertente che ho fatto - ha commentato subito dopo l’arrivo - la mia frazione forte era quella in mountain bike mentre avevo un po’ di perplessità su quella a piedi, perché non ero troppo allenato. Invece è andata bene. Nel secondo giro del percorso a ostacoli ho visto che mi stavano rinvenendo da dietro, così ho provato a spingere, nonostante i crampi. E alla fine ce l’ho fatta. Una gara davvero divertente ma dura, molto dura”. Nella categoria Orso (un unico concorrente che ha affrontato tutte le frazioni) secondo Massimiliano Piceni (2h19’27’’) e terzo Guido Busetti (2h21’12’’).
Tra le “Orse” la più veloce è stata Silvia Mariani (2h50′18”), che si è lasciata alle spalle Veronica Leonardi e Alessandra Guarino che hanno tagliato il traguardo insieme (3h13′01”).
Nella categoria Lupo (due staffettisti, con il primo che ha affrontato la prima e la terza frazione, e il secondo quella in MTB) vittoria per Michel Averna e Bruno Caeran (2h22’24’’), davanti a Monica Dall’Agnol e Manolo Canova (2h37’20’’) e Mattia Zavarise e Antonio Tentonello (2h38’51’’).
Tra i Giaguari (tre staffettisti che si sono divisi la gara in tre frazioni), primissimi al traguardo Tommaso Tessaro, Stefano Coletto e Martino Baiocco (2h18’07’’), tre compagni di scuola all’Itis Verdi di Valdobbiadene, che si sono dati appuntamento proprio a Miane per festeggiare, correndo e divertendosi, la maturità conseguita due mesi fa. Dietro questo team, Giorgio Bonotto, Nicola Pizzinato e Ignazio Campigotto (2h18’47’’) e la staffetta composta da Beniamino Contessotto, Alessio Dal Cin e Fabio Andreola (2h31’42’’). Al femminile, vittoria speciale per la staffetta tutta rosa, quella composta da Ivana Dall’Armi, Patrizia Ghedin e Cristina Leonardon (2h43′51”).

“È andato tutto bene - ha affermato Aldo Zanetti, amministratore unico di Maratona di Treviso - certo, essendo la prima edizione, c’è qualcosa da aggiustare, ma il clima è stato bello e nonostante la fatica tutti si sono divertiti. L’obiettivo di questa manifestazione era proprio quello di avvicinare i mondi della mountain bike e del podismo e di far provare il percorso ad ostacoli, unendo atleti che di solito gareggiano separatamente”.

La Bestia è stata organizzata dall’Asd Treviso Marathon, con la gestione tecnica di Maratona di Treviso (su idea di Nicola Zanetti e Mauro Miani), la collaborazione di Miane Bike Team e Pro Loco di Miane e il patrocinio del Comune di Miane. A sostenere l’evento i partner Méthode, Silca Spa, Battistella Gianfranco, H.Robert, San Benedetto, Pasta Sgambaro, Piovesana Biscotti e Crackers, Raxy Line, Cadomare, Ca’ Salina, Manuel Caffè e Viticoltori Ponte.

Per resoconto, foto e video visitare il sito www.trevisomarathon.com e le pagine Facebook “Maratona di Treviso” e “La Bestia” e il canale You Tube “Treviso Marathon”.

Al seguente link il file doc:
https://gallery.mailchimp.com/587961439df3d23479b626030/files/CS_LaBestia_iscritti_RISULTATI.doc

Al seguente link GALLERIA FOTOGRAFICA - CREDIT FOTO BOLGAN
https://www.dropbox.com/sh/namwk1kmtdhswgb/AACAqZMMiFKbVuBo9mQaJK-7a?dl=0

 

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