Luglio 22nd, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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AL MEETING CITTA’ DI ARCO

Tronca vince ma Matteo Miani si avvicina

E I MOGLIANESI SEMPRE IN PRIMA FILA!

Felice riunione quella del 20 notte ad Arco, foriera di ottimi risultati, in primis nell’asta!

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Nicola Tronca, vincendo, ha ribadito all’aperto il suo 4,80 minimo di partecipazione agli assoluti di Milano, ma è accaduto di meglio, eh sì, Matteo Miani continua di settimana in settimana a migliorare e qui ha saltato 4,50, (i risultati ufficiali hanno un po’ pasticciato nello stendere la classifica finale…), quarto e il pensiero è già volato ai quattroesessanta, già provati e per poco davvero rinviabili, bravo Matteo! E non è ancora finita: l’allievo Andrea Forato (ottavo)  sale fino a 4,00 metri e avanza nella nostra graduatoria di sempre al quarto posto, superato soltanto dal primatista trevigiano Massimiliano Ruggio, (4,50 realizzato a S.Bonifacio il 14 settembre 1986  - circa 27 anni fa,  kilombo!!!) e da Andrea Giacomini (4,10 a Marostica il 15 settembre del 1985) e Devis Granzotto (4,10 a San Vito al Tagliamento il 20 luglio del 2001).

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Vola Andrea e con Matteo, facci sognare!

Poi c’erano loro e con i “moglianesi” in pista è sempre un gran bello spettacolo!

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Loro sono un po’ come i tre (più uno) moschettieri ( con D’Artagnan che si dedica ai  “mondiali” e/o agli “europei”) e, tutti per uno e uno per tutti,  sono al seguito della loro regina e con Valentina Bernasconi, che regina! Insomma, per uscire dalla metafora (un po’ forzata ma divertente), loro prenotano una gara e… la vincono alla grande: vedi i 1500m. di Arco di Trento: vince il biondo Stefano Ghenda, 3’52”69 sul rosso Leonardo Bidogia, secondo in 3’53”09 e sull’”angelo”  Riccardo Donè, terzo in 3’55”68 (cresce il ragazzo); quinto infine Mattia Stival (si e distratto?), quinto in 4’01”87; attardati, ma ci sono, Simone Bernasconi e Marco Francescato (4’11”24/4’12”47), giovani di altre scuderie. Nel frattempo, la regina Valentina, stracciava tutte le concorrenti sugli 800m. giungendo prima con la sua seconda miglior performance della stagione: 2’09”49!

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Devo ammetterlo, di D’Artagnan ce n’è uno (Jacopo) ma di moschettieri in quel di Mogliano (evviva l’atletica!), ce ne sono parecchi: considerate Tobia Lahbi (il fratellino di un anno più giovane)  e i suoi strepitosi 400hs  di forza e morbidi nello stesso tempo: qui giunge terzo in 53”85, minimo di accesso ai Campionati Italiani assoluti e ad un soffio (tre centesimi) dal primato trevigiano juniores (Mauro Tonellato 53”81 corso a Grosseto il 12 giugno 1986, ancora ventisette anni fa, favoloso davvero quel 1986!)

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Langue purtroppo la velocità che non decolla: Federico Girotto e Kevin Fantin sui 100m.(11”76/11”80) e Nicolò Benedetti sui 200m. (22”62); si ripete bene Francesca Dal Moro sui 200m. in 26”89. Mattia Melis fa tutto il suo dovere nel giavellotto e lancia a 49,56.

 

 

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…………………Ad Arco di Trento il campione europeo mette il sigillo sul titolo italiano con una prova

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Arco di Trento

il campione europeo mette il sigillo sul titolo italiano

con una prova d’anticipo.

Dylan Titon 31° e Beatrice Stocco 27^

Bernard Dematteis è il nuovo re di Arco di Trento. Dopo aver conquistato il trono europeo due settimane fa a Borovets, oggi il ventisettenne della Podistica Valle Varaita ha posto il proprio sigillo anche nella terza edizione della Castle Mountain Running, seconda prova di campionato italiano, mettendo così in cassaforte il titolo tricolore, dopo il successo nella prima prova di Dolcedo. E’ semplicemente stato più forte di tutti, Bernard. Più forte dei numerosi atleti africani (la gara trentina era inserita anche nel circuito internazionale del WMRA Grand Prix) che hanno provato a fare la gara dura nel primo giro, più forte degli altri, più forte anche del caldo. Il tracciato ha solcato il centro di Arco, con tre passaggi sulla Torre Renghera, simbolo della cittadina gardesana e di una salita al retrostante Monte Colodri, per 13,4 km complessivi e con un dislivello totale che è andato a solleticare la soglia degli 800 metri.

Il tutto in una pesante umidità e con temperature via via prossime ai 30°, ma Dematteis già nella seconda ascesa al Castello ha salutato la compagnia, involandosi verso un successo anticipato dalla passerella della discesa dell’ultimo chilometro, quando la vittoria era ormai cosa fatta. Il cuneese, neo campione tricolore, ha quindi raggiunto il traguardo di Piazzale Segantini dopo 57:53 di fatica, lasciando ad oltre un minuto il keniano d’Austria Kenneth Kimathi Kithjni con il bergamasco Alex Baldaccini (Gs Orobie), a sua volta sul podio europeo ad inizio mese, capace di salire sul terzo gradino, lasciandosi alle spalle il più esperto Gabriele Abate (Orecchiella Garfagnana) e lo sloveno Mitja Kosoveli. Diciottesimo assoluto e primo tra gli under 23 invece Cesare Maestri (Atletica Valchiese), a sua volta vincitore anche a Dolcedo e di conseguenza già laureatosi campione italiano Promesse.

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Se la gara maschile si è tinta d’azzurro per l’eccezionale prova di Dematteis, in campo femminile è stata la britannica Emma Clayton a dettare legge. La britannica ha preso il largo già nella prima ascesa al Castello, per poi aumentare il proprio vantaggio nel successivo giro lungo (9,5 chilometri di sviluppo, 480 di dislivello) e raggiungere quindi indisturbata il traguardo dopo 46:49 di fatica. Alle sue spalle a farsi largo è stata invece la giovane slovena Mateja Kosovelj con la piemontese Elisa Desco (Atletica Alta Valtellina) abile a soffiare nel finale la terza piazza alla trentina Antonella Confortola (Forestale) che si è dovuta quindi accontentare del quarto posto a due giorni dal trionfo nel Campionato Europeo di Vertical Kilometer, colto venerdì sulle rampe fassane del Ciampac. Quinta Alice Gaggi (RunnerTeam 99) seguita dalla “capitana” Valentina Belotti (RunnerTeam 99) e da Samantha Galassi (Recastello Radici Group); prima promessa Mina El Kanoussi (Atletica Saluzzo), ventunesima e seguita a ruota da Ilaria Dal Magro (Dolomiti Belluno) e da Sara Lhansour (Gs Valgerola Ciapparelli).

(da comunicato stampa CR FIDAL Trentino)

I NOSTRI ATLETI:

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Nella kermesse, 31° posto per Dylan Titon, 13,4 km. in 1h 09. 01  e, con la maglia della Silca Conegliano, 27° posto per Beatrice Stocco  sui 9,5 km. in 59’ 25.

 

 

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16° DOLOMITES SKYRACE A CANAZEI

Argento per Silvia Serafini!

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Che dire più ormai qando per Silvia Serafini è stato detto tutto? Grane, grande Silvia! Ascoltiamo invece che cosa ci dice a caldo lei:

“…super super super contenta del secondo posto agli europei nella specialita’ di skyrunning!!!! Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini in questi giorni e hanno creduto in me! La cosa che mi rende piu’ felice e’ sapere che li ho resi felici
Solo lo sport puo’ regalare momenti cosi’ magici!”

 

E facciamoci invece raccontare da Daniele Cesconetto come è andata:

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“…Questa edizione della Dolomites Skyrace rimarra’, senza dubbio, ben impressa nei ricordi dei partecipanti. Il percorso di questa manifestazione ( organizzata come ormai da tradizione in modo perfetto ) è sempre stato famoso per il suo elevato livello di difficoltà sia in salita dopo il P.sso Pordoi fino alla forcella ma sopratutto nella ripida e tecnica discesa dopo i 3152 metri di Piz Boè. Come se non bastasse, quest’anno, c’erano ancora 40 cm di neve che hanno reso ancora più problematico scendere dalla Cima Coppi della giornata. Per fare 2 km mi ci sono voluti 35 minuti. Incredibile tutta quella neve a fine luglio. Dopo 3h08m, con il mio andare più da elefantino che da camoscio, termino la mia ennesima indimenticabile esperienza con i ricci a due passi dal cielo”

CLASSIFICHE

77. assoluta ma 2° tra le donne Silvia Serafini in 2h 36’ 55”

421. (80^) Catena Pizzino in 3h 39’ 42”.

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21. Didier Zago, (?) in 2h 15’ 51”

170. Guido Dalla Torre, in 2h 55’ 38”

228. Gabriele Fuson;  232. Giuseppe Busetti;  237. Moreno Visonà;  239, Oliviero Bisol;  245. Daniele Cesconetto;  poi ancora Emanuele Follador, Marco Tittoto e Moreno Zandonà.