Febbraio 28th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

CAMPIONATI CROSS MASTER A NIMIS (UD)

Marta Santamaria, Ivana Dall’Armi e Angela Pin

C A M P I O N E S S E   R E G I O N A L I

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Anche nel Friuli Venezia Giulia si sono svolti domenica i campionati regionali master di corsa campestre a Nimis (Udine) e tre nostre bravissime atlete si sono fregiate dell’ambito titolo regionale: la tenace e sempre forte Marta Santamaria (Mf40) che sui 4km. ha impiegato il miglior tempo femminile con 21’34” la coriacea Ivana Dall’Armi(Mf60) e il neo acquisto avianese Angela Pin (Mf65).

Sul podio anche Giancarla Riotto, argento Mf50 ed Erminia Furegon, argento Mf70; poi 4. Maura Perin (Mf55) e 5. Giuliana Bernardi (Mf45).

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 Tra i master maschili prepotente ritorno del coneglianese Emanuele Perencin, nella foto sopra,  argento per i MM40 e confortante conferma del sempreverde Claudio Paluzza, argento per gli MM50; piacevoli le piazze d’onore di Tito Foltran argento MM70 su Arduino Celotto, bronzo e di Emilio Dal Bò argento MM75!

Tra i primi dieci anche Massimo Tonon (M35), Mauro Dalla Torre e Massimiliano Toffolon (M40), Michele Baldo, Mauro Rinninella e Giuliano Bisol M45), Danilo Coden (M50), Silvano Feltrin (M60) e GiuseppeViolin (M65).

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Angela Pin

 

 

 

CRONACHE da “Trevisatletica”

di Luca Gerotto

 

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Mi scuso per il titolo oltremodo lungo ma, quando si parla di manifestazioni di questo

livello, è giusto dare il giusto spazio a tutti, a chi ha portato a casa una medaglia, a chi

l’ha sfiorata, a chi ha voluto onorare i campionati Italiani pur non essendo al massimo

della forma e a chi, nel suo piccolo, ha compiuto un’impresa piazzandosi molto meglio di

quanto le liste d’iscrizione suggerissero. Mi sentivo in colpa ad escludere qualcuno,

pertanto ho deciso di dedicare il titolo a tutti i 6 che hanno composto la “spedizione” di

Ancona, mettendo a segno una delle due giorni più gloriose che TrevisAtletica abbia

vissuto negli ultimi anni: un bronzo tricolore, due quarti e un decimo posto, che hanno

portato alla quinta posizione nei Cds indoor.

Ma andiamo con ordine

 

SABATO

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Gareggia di primo mattino Jacopo Zanatta, con la gara dell’alto che inizia alle 9.

Jacopo, nonostante un inverno passato a dedicarsi ad attività complementare al salto in

alto (velocità, ostacoli, lungo, multiple) si presenta al via forte dello stagionale di 1,86 e,

soprattutto, dell’esperienza accumulata nei due campionati italiani cui ha partecipato,

che l’hanno visto rispettivamente settimo e quinto classificato. Parte bene la gara di

Jacopo: 1,76, 1,81 e 1,86 superati al primo tentativo. Sembra la replica dell’impresa di

Firenze, quando aveva fatto esultare la sua “curva” saltando 1,94. Peccato però che 1,90

trovi la stessa sfortunata combinazione che gli aveva fatto sbagliare l’1,97 a Firenze,

triplo nullo, due dei quali davvero di poco. Poco male, decima piazza portata a casa, un pizzico di fastidio per aver sfiorato la zona premiazioni e tanta voglia di rifarsi all’aperto.

E lì aspettiamo Jacopo per confermare e, perché no, migliorare l’1,94 dell’anno scorso.

Appena conclusa la gara di Jacopo, è il tempo di

dedicarsi al pesista Luciano Boidi, che si

presenta al via con la terza misura stagionale e

la 12^ misura di sempre (sì, di sempre, non

avete letto male) in Italia, 16,71. Primo lancio a

16,26 e già questo è sufficiente per gioire,

perché la terza piazza è (quasi) in cassaforte; la

sequenza di cinque nulli (il primo dei quali

sensibilmente oltre i 17 m) è dovuta alla ricerca

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del “lancio della vita” oltre la fettuccia dei 17              

che avrebbe potuto regalargli il titolo di

Campione d’Italia. Alla fine è bronzo, e va benissimo così, sia perché un TrevisAtleta torna sul podio Tricolore dopo Jesolo 2011

(Zuccon, Pentathlon cadetti) che perché la parabola ascendente di Luciano non sembra

essere destinata ad interrompersi.

Metà della spedizione era impegnata nei 60 hs: due allievi (Giacomo Zuccon e

Leonardo Visentin) e uno junior (Francesco Marconi). Le batterie non riservano

grosse sorprese: non per Giacomo, accreditato del terzo tempo stagionale (e 17° di

sempre), che le passa con il secondo tempo (8”25), un po’ di più per Leonardo

Visentin, che chiudendo in 8”81 guadagna ben 15 posizioni rispetto alle liste

d’iscrizione, classificandosi 39°: non male, per un atleta versatile che non si dedica solo

agli ostacoli, ma che si diletta anche in altre specialità (tra cui, più che discretamente, al

giavellotto). Non male, soprattutto, per il tecnico Rolando Zuccon, che segue tre atleti

e tre ne ha portati agli Italiani.

Nelle batterie dei 60 hs Juniores al via Francesco Marconi. Francesco rientrava dopo il

doppio infortunio patito prima a metà gennaio e riacutizzatosi poi al rientro alle

competizioni due settimane fa a Modena, il tutto condito da una “bella” febbre. Non sono

le condizioni ideali per presentarsi a un campionato nazionale, ma Francesco, che aveva

conseguito il minimo a gennaio, ha voluto onorarli mettendo sul parquet quanto aveva in

corpo. Bella la partenza, un po’ sotto al secondo ostacolo, crono finale 9”11 e 37^ piazza. Non è la finale “B” che ci aveva regalato a Firenze, ma era quanto poteva dare,

quindi onore a Francesco.

La grande sorpresa della giornata sono i 400 metri di Kevin Durigon: anche lui era

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accreditato del terzo tempo stagionale, che però è meno indicativo rispetto ai compagni,

in quanto è una distanza che in inverno si corre molto poco, ma il 51”38 ottenuto il 10

Febbraio proprio ad Ancona è sintomo della continua crescita di Kevin, che può ambire a

migliorare il 21° posto di Firenze. Qualcuno venerdì ci aveva visto lungo, perché

guardando l’articolo sul 10 febbraio intitolato “Favoloso Durigon” mi ha detto “preparati a

scrivere un altro titolo così…”. Kevin corre nella prima batteria chiudendo secondo con

50”94 (PB prec. 51”33), può essere un tempo di ripescaggio, ed è attesa per le altre

batterie: nella seconda in due fanno meglio di lui, ma nella terza uno solo, e così nella

quarta. È sesto, è finale! Questo ha sballato un po’ i piani di Mauro Franzero, che

domenica voleva fargli fare i 1000, invece sarà “costretto” a

rinunciarvi per correre la finale dei 400, ma è una dolce

rinuncia.

Si prosegue con Giacomo Zuccon, che passa anche le

semifinali con 8”24, sempre alle spalle di un sorprendente

Biondo che corre da primi 10 di sempre (8”08-8”07), lui che

quest’anno non aveva mai corso i 60 hs si mostra, altri si

nascondono. Si sente aria di grandi tempi in finale.

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E in finale, Giacomo si migliora ancora, ci sono i grandi tempi (i

primi 3 hanno segnato tempi fra i primi 10 di sempre) Giacomo

dice la sua con 8”22 piazzandosi quarto, raccogliendo il

secondo quarto posto della stagione dopo quello ottenuto nel

Pentathlon meno di un mese fa, sempre ad Ancona. E, con un terzo, un quarto, un mal che vada sesto e un decimo, si conclude una giornata davvero

storica per TrevisAtletica.

 

DOMENICA

Domenica c’è una gara sola, ma importantissima: Kevin

Durigon deve affrontare la finale dei 400 piani. Non male,

per un ragazzo che tre anni fa non era nemmeno tra i

primi 100 in Italia, e che da quando è passato sotto le

sapienti mani di Mauro Franzero ha scalato le

graduatorie: 69° nei 300 cadetti nel 2011, 47° nei 400

2012, mal che vada sesto a febbraio 2013. Gara

tesissima: Kevin ha la seconda corsia: prima partenza

falsa e squalifica dell’atleta in prima corsia. La seconda è

valida: è lotta spalla a spalla sia per il primo posto (ai

limiti del regolamento, tanto che ci sarà un ricorso, poi

rigettato) sia per il bronzo che vede coinvolto Kevin:

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50”93 per entrambi, che sono valsi a Kevin non solo il

personale ma anche il nuovo primato trevigiano allievi indoor. È il terzo TrevisAtleta a ottenerlo quest’inverno,

dopo Boidi nel peso (16,71) e Zuccon nei 60 hs (8”14).

“Guarda caso”, i tre medaglisti di Ancona…

Qualche minuto di attesa col cuore in gola, in attesa del verdetto del fotofinish, che

riuscirà a dirimere la parità assegnando il terzo posto a Serafini. Appena 3 millesimi

(tradotto in lunghezza, 2 cm) hanno negato a Kevin il bronzo, ma parliamo

comunque di un’impresa semplicemente straordinaria.

Dulcis in fundo: i

campionati individuali

erano valevoli anche

come campionati di

società indoor.

Risultato? I nostri 5

allievi sono riusciti ad

aggiudicarsi la quinta

piazza nazionale, alle

spalle solo di mostri

sacri come la Cariri Rieti

o la Riccardi Milano;

perciò, miei cari allievi,

quando vi dico che in

estate potete entrare in

finale scudetto (prime

12!) non lo dico tanto

per fare, ma perché sono cosciente delle vostre potenzialità!