Luglio 13th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

FRARESSO 61,73, Grazie Mauro!!!

 

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Da Vedelago

Si è conclusa con un ventunesimo posto nel suo gruppo di qualificazione l’ esperienza del giavellottista Mauro Fraresso ai Campionati Mondiali Juniores di Barcellona. Come era abbastanza prevedibile la ridotta preparazione post – intervento chirurgico all’ osso scafoide non ha permesso a Mauro di esprimersi al meglio, ma è comunque riuscito a  piazzare un discreto 61,73. Per accedere alla finale era necessario un lancio di una quarantina di centimetri superiore al suo record personale (68,59): non un’ utopia, ma impossibile in questo momento.  Resta comunque la soddisfazione di aver rappresentato l’ Italia nella massima rassegna mondiale della categoria e di aver arricchito il curriculum sportivo di un’ esperienza indimenticabile.

 

 

Dalla Fidal Nazionale

I RISULTATI DELLA TERZA GIORNATA (mattina)

Giavellotto M: (41)Q Mauro Fraresso 61.73 (el.)
200m F: (4)b5 -2.0 Irene Siragusa 23”93 PB (12^, qual.), (7)b6 -0.7 Francesca Scapin 25”01 (42^, el.)
Asta F: (9)Q= Roberta Bruni 4.05 (qual.), (13)Q Sonia Malavisi 4.05 PB (el.)
200m M: (7)b3 -2.0 Luca Valbonesi 22”19 (el.), (3)b6 +0.1 Eseosa Desalu (21”08 PB) squal. (el.)
Lungo F: (12)Q Anastassia Angioi 6.20 +0.8 (qual.), (26)Q Giulia Liboà 5.78 +0.4 (el.)

GLI ITALIANI IN GARA NELLA QUARTA GIORNATA

Ore 9.00: Marcia 10000m M (finale) Francesco Fortunato e Vito Minei
Ore 9.30: Alto F (qualificazione) Alessia Trost
Ore 10.05: 100hs F (batterie) Maria Paniz e Giada Carmassi
Ore 11.00: 3000st (batterie) Italo Quazzola
Ore 11.40: 1500m F (batterie) Federica Del Buono
Ore 12.00 e 13.45: Martello M (qualificazione) Marco Bortolato e Patrizio Di Blasio
Ore 12.20: 800m M (batterie) Jacopo Lahbi e Soufiane El Kabbouri

 

Giavellotto M (qualificazione): La condizione di Mauro Fraresso, che ha recuperato da un infortunio solo nelle ultime settimane, non è certo quella di inizio stagione: il suo primo lancio a 61.73 (41° della lista) vale solo per completezza d’archivio, ma poco aggiunge al bagaglio del giovane lanciatore trevigiano.

di Raul Leoni

 

 

da MAURO FERRARO ALLA VIGILIA DI BARCELLONA

  MAURO FRARESSO

 

VEDELAGO – Lancia lancia, il suo giavellotto è arrivato sino a Barcellona. Giovedì, di buon mattino, Mauro Fraresso sarà in pedana, al Montjuic, per la gara più importante della sua ancor breve carriera: la qualificazione del lancio del giavellotto ai Mondiali juniores.

Sarà lui il primo dei due azzurrini della Marca a confrontarsi con gli under 20 del resto del pianeta. Poi, venerdì, toccherà all’ottocentista Jacopo Lahbi.     

Per Fraresso il compito è difficile: “Statisticamente per raggiungere la finale occorre una misura tra i 67 e i 68 metri – spiega il giavellottista della Silca Ultralite -. Non impossibile, ma neanche facile”.

Fraresso ha un personale di 68.59, stabilito il 3 marzo, vestendo la sua prima maglia azzurra, nell’incontro giovanile di Val de Reuil.

Il suo 2012 ha i contorni di una favola. Fino all’anno scorso, Mauro aveva superato i 60 metri una sola volta. Pochi mesi fa, l’esplosione. Il 25 febbraio, ai Tricolori invernali di Lucca, il primo exploit, con un lancio a 66.66. Neanche il tempo di metabolizzare l’ingresso nella nuova dimensione, e, pochi giorni dopo, in Francia, Fraresso ha aggiunto altri due metri al suo primato.

“Durante l’inverno sono migliorato un po’ in tutto. Ho acquisito maggior forza, sono migliorato in velocità e ho perfezionato la tecnica di lancio. Ma, francamente, un miglioramento di quelle proporzioni ha sorpreso anche me”.

La sua stagione non è stata tutta in discesa: “A fine maggio mi sono operato allo scafoide per guarire da una frattura subita in allenamento. Sono rientrato ai Tricolori juniores di Misano, andando così così (bronzo con 56.56, ndr). La convocazione per i Mondiali era in bilico, ma il 30 giugno ho lanciato a 59.60 a Gorizia e i tecnici azzurri si sono tranquillizzati”.           

Vedelaghese di Cavasagra, prodotto del vivace vivaio del locale Gruppo Atletica presieduto da Mario Righetto, Fraresso è allenato da Mario Valentini con la collaborazione di Emanuele Serafin, tecnico che segue anche Antonio Fent.

“Almeno una volta alla settimana vado ad allenarmi a Montebelluna e cerco di imparare il più possibile da Fent. La sua vicinanza mi è utilissima: non c’è allenatore in grado di leggere le mie sensazioni come fa, da atleta, Antonio”. A Barcellona volerà anche un giavellotto di Marca. Sperando che atterri il più lontano possibile.  

 

   

JACOPO LAHBI

 

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MOGLIANO – Papà Faouzi, alla sua età, correva gli 800 in 1’53”. Uno dei tanti. Poi, però, è arrivato lontano.

Papà Faouzi, venerdì, sarà in tribuna allo stadio di Montjuic, per assistere da vicino al debutto internazionale del figlio Jacopo. E magari dargli gli ultimi consigli.  

“L’obiettivo? Passare almeno il primo turno. Un 800, a questi livelli, è anche questione di fortuna”, spiega l’ex primatista marocchino (dopo di lui, un certo Aouita), atleta da 1’43” e spiccioli negli anni ’80, ma certo non un talento precoce.   

“Papà, a 18 anni, andava più piano di me? Sì, ma non si allenava così tanto – precisa Jacopo, che prima di partire per i Mondiali juniores ha sostenuto l’esame di maturità al liceo scientifico Astori -. Poi comunque ha recuperato. E’ arrivato dove un giorno vorrei arrivare anch’io”.

Dici Lahbi, e gli appassionati che hanno più di quarant’anni pensano al doppio giro di pista. Sarà così anche a Barcellona. Trent’anni dopo Faouzi, si affaccia sulla scena internazionale il figlio Jacopo, classe 1993, al debutto in una grande rassegna.

“Spero di non soffrire l’emozione, ma di sicuro questi Mondiali saranno un’esperienza completamente nuova. Guardando le liste di partenza, c’è da aver paura. Un nome su tutti? L’etiope Aman, che quest’anno ha già battuto Rudisha. Io comunque sono pronto: la condizione è ottimale, spero in un po’ di buona sorte nella definizione delle batterie”.

Gli ottocentisti sono attesi da tre turni di gara in altrettante giornate: venerdì la batteria, sabato la semifinale, domenica la finale.

“Turni così ravvicinati sono un’incognita in più. Ma la grande variabile è l’andamento di gara: ci saranno prove tattiche, con volata di gruppo, e altre tirate dal primo all’ultimo metro. Bisognerà correre con la testa, essere bravi ad interpretare la situazione”.

Il giovane Lahbi è un atleta completo: veloce nei finali convulsi, ma anche in grado di sopportare ritmi elevati. Campione italiano a Misano Adriatico, quest’anno ha corso in 1’49”15. Che non è poco, ma neanche tantissimo, visto che si tratta del terzo tempo italiano per la categoria.

Secondo papà Faouzi, Jacopo è pronto per correre in 1’48”5. Chissà se Barcellona sarà l’occasione giusta. “Io ci provo – conclude Jacopo - ma il primo obiettivo è la semifinale. Poi si vedrà”. Nel nome, comunque vada, del padre.  

 

 

 

CON L’ATLETICA VALDOBBIADENE TRICOLORE

 

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VALDOBBIADENE -  Un arrivo in volata, all’ultimo punto. E alla fine la gioia tricolore. L’Atletica Valdobbiadene ha vinto il titolo italiano master di società di corsa in montagna.

Il club trevigiano è stato protagonista, domenica, sui saliscendi di Tonezza del Cimone, nel Vicentino, dove quasi 400 atleti sono andati all’inseguimento dei titoli italiani “over 35” individuali e di società.

La classifica finale maschile si è giocata nell’arco di pochissimi punti: prima l’Atletica Valdobbiadene, secondi i bresciani dell’Atletica Paratico e terza un’altra società trevigiana, l’Atletica Villanova Sernaglia. Tra l’oro e il bronzo di squadra, un distacco di appena sei punti. Con gioia piena per l’Atletica Valdobbiadene, club di grande tradizione nella corsa in montagna e non solo.

“Nessuno dei nostri atleti ha raggiunto il podio individuale, ma ci ha premiato la compattezza di squadra e il fatto di essere stati presenti in tutte le categorie”, spiega Paolo Ceriali, una delle anime del club. Per l’Atletica Valdobbiadene è il bis, anche se con maggior sofferenza, del titolo vinto nel 2011 al Piancavallo. La corsa in montagna è una grande passione per l’Atletica Valdobbiadene, Ma il team è molto attivo anche nell’attività su strada, tanto da occupare, al momento, il terzo posto di squadra sia nel Grand Prix Strade d’Italia che nel Grand Prix Giovani.     

Per la Marca, a Tonezza, anche due titoli individuali: li hanno conquistati Angela Pin (MF65) ed Erminia Furegon (MF70), trevigiane entrambe in forza all’Atletica Aviano.   

 

 

MAURO FERRARO

(Grazie!)      

 

TRIATHLON: 14 E 15 luglio

Revine, sarà il campionato italiano più bello di sempre

 

VALDOBBIADENE. Presentazione con le bollicine, giovedì sera, per il campionato italiano di triathlon in programma il 14 e 15 luglio a Revine Lago: gli eleganti locali della cantina Ca’ Salina, sponsor della manifestazione, hanno ospitato infatti la vernice della kermesse tricolore, alla presenza di numerose autorità politiche e sportive, sponsor e addetti ai lavori. Per Aldo Zanetti, presidente della Silca Ultralite Vittorio Veneto che organizza l’evento e che si appresta a due settimane molto intense, sono arrivate tante parole dolci: «Il senso del nostro sponsorizzare lo sport sta nella serietà con cui viene promosso, e nell’attenzione al territorio», ha detto Stefano Aurelio Zocca, amministratore delegato di Silca; e Maurizio Zurma, consigliere nazionale della federazione italiana (Fitri), ha calato l’asso: «Perché torniamo a Revine Lago con un campionato italiano? Perché qui si va sul sicuro, è tutto perfetto, dall’organizzazione alla logistica, all’accoglienza. Per questo abbiamo aperto ai giovani, e sarà una delle gare con più partecipanti in Italia».

Saranno infatti circa 1200 (ma le iscrizioni sono ancora aperte) i partecipanti ai due giorni di gara: si va dai giovani (junior e youth, in gara sabato 14) agli assoluti (sabato pomeriggio, e ci sarà di sicuro anche Alessandro Fabian, azzurro alle prossime Olimpiadi di Londra), dalle spettacolari staffette (domenica mattina) fino alle batterie degli age group, gli amatori, che vedranno circa 800 partecipanti tutti assieme. Come sempre, fulcro della manifestazione sarà l’area verde di Santa Maria di Revine, dove ci sono partenza e arrivo. Una sintesi di mezzora dei due giorni andrà in onda su Raisport.

 

 

COMUNICATO STAMPA PREALPI TRIATHLON FEST 2012

 

Campionati Italiani, sabato 14 e domenica 15 luglio 2012

Record di iscrizioni per il Prealpi Triathlon Fest

Sono 1.318 gli atleti in gara

 

Milletrecentodiciotto. Questo il numero, da record, degli iscritti al Prealpi Triathlon Fest 2012, valevole come prova per l’assegnazione dei Titoli Italiani Assoluti, Militari e di Categoria del Triathlon Olimpico. Revine Lago, Tarzo e Cison di Valmarino si mobilitano per accogliere i partecipanti al grande evento organizzato da Silca Ultralite Vittorio Veneto. Da domani, venerdì, il via alla ricognizione del campo gara dove sabato e domenica si disputerà il Prealpi Triathlon Fest, ancora una volta teatro dei Campionati Italiani Assoluti, Militari e di Categoria del triathlon olimpico.

 

Il Prealpi Triathlon Fest è una manifestazione nota ormai in tutta Europa per qualità tecnica e numero di atleti partecipanti. In passato ha ospitato fasi di Coppa del Mondo e nel 2009 i Campionati Europei Youth. Qui sono passati, spesso vincendo, triathleti che tra sole due settimane saranno a Londra a contendersi una medaglia olimpica. In questa “due giorni” di gare si cimenteranno nella disciplina del Triathlon non solo i professionisti, ma anche i piccoli atleti delle categorie Juniores e Youth, gli Elite e gli amatori che fanno di questo sport il loro hobby.

I numeri parlano da soli: 69 Junior, 85 Assoluti, 98 Youth B, 112 Youth A, 52 staffette composte da tre atleti, 798 Age Group (la partecipazione più numerosa di ogni edizione del Prealpi Triathlon Fest). In gara ci saranno dunque 1.318 triathleti. Numeri da capogiro anche per ristori e pasta party: 150 kg di pesche, 300 kg di anguria, 80 kg di banane, 50 kg di pere, 30 kg di albicocche, 140 kg di pasta, 50 kg di riso, 6.000 bottigliette d’acqua.

Un evento sportivo che saprà offrire molto di più: sabato e domenica saranno dedicati non solo agli atleti ma anche ai visitatori un expo tecnico, un’area degustazione con stand enogastronomico e prodotti tipici locali, attività e giochi.

 

L’organizzazione complessiva, a cura di Silca Ultralite Vittorio Veneto, sarà supportata dallo staff di Maratona di Treviso in collaborazione con i Comuni di Tarzo, Revine Lago, Vittorio Veneto, Cison di Valmarino e dalle rispettive Pro Loco ed Associazioni sportive e di volontariato locale. Sabato e domenica di altissimo livello anche per la qualità degli operatori specializzati destinati all’assistenza e alla sicurezza, ci saranno infatti 18 operatori sanitari della Prealpi Soccorso con tre medici, tre ambulanze, 5 sommozzatori, 3 defibrillatori, 320 tra volontari e organizzatori, 5 moto e 2 auto per la scorta tecnica. L’assistenza meccanica alla bicicletta degli atleti sarà messa a disposizione da Eurovelo srl di Vittorio Veneto. I Guardiani dell’Arca, associazione sportiva cinofila, presiederanno l’assistenza in acqua con 4 bagnini, 4 cani da salvataggio e 2 barconi (presenti anche i natanti dei singoli cittadini di Revine che faranno la loro parte come volontari).

Sul campo di gara, con la maglietta del volontario, potrete incontrare assessori e vicesindaci dei tre comuni ospitanti e Stefano Aurelio Zocca, l’Amministratore Delegato di Silca Spa, che ha scelto di vivere in prima persona le emozioni dell’evento di cui la sua azienda è title sponsor.

 

Quest’anno il Prealpi Triathlon Fest si potrà seguire, oltre che dal sito internet www.silcaultralite.it , anche attraverso i social network: nella pagina di Facebook “Prealpi Triathlon Fest 2012”, creata apposta per l’evento, troverete gli aggiornamenti in tempo reale sulle gare. Sul web verranno continuamente postate videointerviste e filmati, tra i quali, in anteprima, la ricognizione del percorso fatto dai giovani atleti di Silca Ultralite con il commento tecnico dell’allenatore Francesco Cirillo.

Il Prealpi Triathlon Fest sarà trasmesso in differita su Raisport mercoledì 18, con una sintesi di 30 minuti.

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SABATO FABIAN IN GARA A TARZO.

Sabato 14 luglio Alessandro Fabian sarà impegnato nel Campionato Italiano di triathlon olimpico.
La gara, si svolgerà a Tarzo, e prenderà il via alle ore 15:00.
“Le sensazioni giuste iniziano ad esserci” - Commenta Fabian - “Ora ci si inizia a divertire. Spero di finalizzare col risultato massimo il Campionato Italiano e di riuscire a fare un buon test in vista delle ultime settimane di preparazione prima di Londra.”

 

A Vedelago la quarta edizione del meeting di atletica, ultima occasione valida per le qualificazioni ai campionati nazionali. Previsti oltre 200 atleti. Il Gruppo Atletica Vedelago organizza anche un momento di “gioco-atletica” per i più piccoli. L’assessore comunale allo Sport, Ceccato: “Orgogliosi di offrire appuntamento di grande valenza agonistica e di promozione giovanile”.

  

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Eleonora Morao con Alexandra Salomon

Agonismo di alto livello in scena a Vedelago, con la quarta edizione di Ostacoli Veneti. Tutto è pronto per il meeting organizzato dal Gruppo Atletica Vedelago per sabato 14 luglio.

Oltre 200 atleti da tutto il Veneto, ma anche da altre regioni limitrofe come Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, si sfideranno sul campo di atletica per ottenere punti preziosi nell’ultima occasione valida per il “Campionato di società assoluto”.

Il Gruppo Atletica Vedelago si conferma così grande protagonista dello sport di Marca, in attesa della Maratona della Castellana che si terrà domenica 30 settembre.

Il punteggio ottenuto durante il meeting Ostacoli Veneti sarà infatti fondamentale, per gli atleti, per ottenere la qualificazione ai campionati nazionali e per determinare la fascia di competizione, con importanza variabile.

Da qui il rilievo dell’appuntamento di Vedelago, che vedrà scendere in pista, a partire dalle ore 18, atleti anche di calibro nazionale: “Saranno presenti atlete come Eleonora Morao, neo campionessa italiana promesse nei 400 ostacoli, e Aida Valente. Vedelago è felice di ospitare una manifestazione di questa portata, che privilegia le discipline a ostacoli, dando però spazio anche ad altre gare di contorno”, spiega Fabio Ceccato, assessore allo Sport del Comune di Vedelago.

In pista sono pronte a gareggiare le categorie cadetti, allievi, juniores, promesse e assoluti. Tra le discipline presenti, oltre alla corsa a ostacoli, anche i 200 metri, i 3000 siepi e la 4×100, e poi lancio del giavellotto, salto in alto, salto triplo e salto in lungo. Ma agli impianti sportivi di Vedelago ci sarà spazio anche per i più piccoli, con il “gioco-atletica” dedicato ai bambini delle elementari: una serie di percorsi e attività ludiche gratuite e aperte a tutti.

“Può partecipare chiunque sia presente all’evento. Offriamo ai più piccoli un momento di gioco, che può diventare un’occasione per suscitare interesse verso il mondo dell’atletica”, chiosa l’assessore Ceccato. “Per l’atletica questo è un appuntamento di grande valenza agonistica ma anche molto importante per la promozione giovanile”.

 

Ufficio stampa a cura di Zeta Group srl

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Luglio 12th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CON L’ATLETICA VALDOBBIADENE TRICOLORE

l’ Atletica Aviano,

il ritorno alla medaglia d’oro

 

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Domenica 08 luglio giornata storica a Tonezza del Cimone, in provincia di Vicenza,

con il Campionato Italiano Master di Corsa in Montagna.

La rassegna nazionale ha seguito l’edizione disputata lo scorso anno a Piancavallo

dove oltre 600 atleti hanno preso parte alla prova tricolore

(video http://www.youtube.com/watch?v=j4p9muD6UuY)

Per l’ Atletica Aviano, il ritorno alla medaglia d’oro in campo femminile dopo i 4 successi consecutivi (Mezzoldo 2006,

Piancavallo 2007, Pian Del Frais

2008, Adrara San Martino 2009) e

doppio Argento alle spalle dell’

Atletica 85 Faenza (San Giacomo

Altissimo 2010 e Piancavallo 2011).

Un Campionato conquistato di larga

misura davanti all’ Atletica Paratico.

A livello individuale da rilevare due medaglie d’oro, con Angela Pin

(MF65) che bissa l’oro nella corsa campestre ed Erminia Furegon

(MF70) che

conquista un altro oro dopo i 5000m. Da segnalare l’Argento di

Marilena Dall’ Anese davanti a Giuliana Bernardi nella cat. MF45 ed il

bronzo di Ivana Dall’ Armi nella cat. MF55. Tripletta infine nella cat.

MF70 che, oltre alla già citata Erminia Furegon il podio è stato

completato con Jole Sellan e Maria Cristina Fragiacomo. Questi i risultati

Atletica Aviano FEMMINILE:

MF35 - 5^ Poyatos Montserrat 42’36”, 6^ James Kimberly 44’10”, 14^ Margherita Bigerna 1h04”14”

MF40 - 8^ Daniela Vedelago 43’13”, 14^ Laura Forgiarini 52’00”, 15^ Antonella Zorbetta 54’14”

MF45 - 2^ Marilena Dall’ Anese 42’20, 3^ Giuliana Bernardi, 9^ Rita Santarossa 47’52”

MF50 - 6^ Giancarla Riotto 44’42, 8^ Maria D’Andrea 47’57”, 15^ Norma Francescutti 56’04”

MF55 - 3^ Ivana Dall’ Armi 43’56”, 6^ Vanna Vannini 47’26”, 11^ Lidia Fantuz 49’55”

MF60 - 5^ Maria Romano 51’07”

MF65 - 1^ Angela Pin 49’56”

MF70 – 1^ Erminia Furegon 58’05”, 2^ Jole Sellan 1.00’06”, 3^ Maria Cristina Fragiacomo 1h05’03”

 

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SQUADRA: MEDAGLIA D’ORO, PRECEDE ATLETICA PARATICO

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MASCHILI:

MM35 – 29° Denis Lazzer 1h10’45” e 32° Paolo Zambon 1h16’46”

MM40 – 22° Giovanni Bressan 1h00’34”

MM45 – 27° Giorgio Prata 1h02’22”

MM50 – 41° Gelindo Moretton 1h16’57”

MM55 – 29° Pietro Finco 1h13’06” e 35° Giuseppe Manera 1h20’07”

MM60 - 26° Giorgio Redolfi 45’06” e 28° Giacomo Poser 45’36”

 

 

Silea(Tv) – 8 luglio

Per…correre il Sile_CPT

 

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Gabriele Fantasia con Abdoullah Bamoussa e Mirko Signorotto

4^ edizione della “Per…correre il Sile” organizzata in modo impeccabile dall’Associazione che riporta il nome della gara stessa. Oggi si corre nel Parco Naturale del fiume Sile ed è l’ultima prova del CPT prima della pausa estiva.

Con € 3,50 ci si porta a casa quasi 2 kg di pesche mentre con la quota di € 1,50 tutto il resto…come al solito niente male. La località è ben segnalata, i parcheggi sono ampi e presidiati mentre la zona dei servizi(iscrizione, pacchi gara, ristoro e premiazioni) si trova all’interno dello spazio dedicato alla Sagra dea Sardea.

C’è la possibilità di correre o km 5,5 o 11,3. Non ho ben capito la scelta di far partire prima i giovani e dopo poco gli adulti…forse se si invertivano le partenze si sarebbero evitati alcuni intasamenti .

Purtroppo che che se ne dica o se ne scriva, o che venga anche comunicato attraverso i microfoni le persone che partono prima e che camminano fanno grosse difficoltà a spostarsi.. e ciò danneggia chi ha deciso di correre.

La soluzione: percorso dedicato solo a chi cammina da ripetere più volte?

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 Mekonen Magoga con Gabriele, Diego Avon, Mirko e Sergio Trinca

Si parte…alle ore 9,00 partono le categorie giovanili e qui correranno 5 km …forse una distanza più corta per i minori di 11 anni poteva essere gestita.

Alle 9,05 partono gli adulti e qui come al solito al via alcuni degli atleti più forti che solitamente popolano le corse nel trevigiano e non solo.

Il caldo invita comunque ad una partenza prudente e diversi sono coloro che non dando peso alla temperatura pagheranno dopo metà gara.

Due i giri da percorrere e al passaggio del primo giro in testa 6 atleti: Magoga Mekonen, Mirko Signorotto, Gabriele Fantasia, Diego Avon , Kandou Boubker e Abdoullah Bamoussa …seguiti a 50 metri da Sergio Trinca.

Tra le donne è Beatrice Stocco che impone il suo ritmo.

Il percorso è al 90% su sterrato ed il caldo è alleviato dai punti ristoro, dalle docce volanti e da alcune zone d’ombra, ma quando si passa al sole questo viene avvertito da tutti.

Nella parte finale è Bamoussa che allunga deciso staccando Signorotto e Avon che arrivano nell’ordine.

La Stocco, tra le donne, è seguita sotto l’arco d’arrivo da Ambra Vecchiato e Alessia Danieli.

Un valido ristoro finale, posizionato sotto gli alberi, ha permesso a tutti di riprendersi e con premiazioni veloci tutti hanno potuto far ritorno a casa velocemente.

 

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 Sergio Trinca con Mirko.

Giovanni Schiavo

 

 

 

 

 

 

TRILLENIUM A MAJANO!!!

Dopo il grande successo dello scorso anno, anche se rovinato dalle pessime condizioni atmosferiche (a fine luglio si gareggiava a 10° C.) che vedeva iscritti 350 atleti/gara per il meeting e 75 atleti per le prove multiple, anche per questo 2012 l’Atletica Alto Friuli e la Libertas Majano ripropongono una tre giorni di atletica leggera unica in tutto il triveneto.

La scorsa edizione è da ricordare per la prestigiosa presenza del campione paraolimpico Oscar Pistorius, reduce dalla prova lignanese dove aveva staccato il pass per i campionati mondiali, Oscar si è soffermato per tutta la gara dei 400 metri piani all’altezza delle partenze e a fine gara si è prodigato in consigli agli atleti che avevano gareggiato.

Si inizia Venerdì 13 luglio nella suggestiva edizione serale della prova majanese del Trofeo “Luigi Modena” riservato alle categorie Ragazzi/e e Cadetti/e per poi proseguire sabato 14 pomeriggio con la prima giornata del grand prix di prove multiple (categorie Allievi/e e Assoluti), domenica 15 mattina la seconda giornata del grand prix di prove multiple (categorie Allievi/e e Assoluti) a cui si aggiungono tutte le prove del pentathlon Cadetti/e.

Gran finale domenica pomeriggio con il meeting vero e proprio che, come sempre attirerà sul comunale di Majano i migliori atleti del triveneto, dell’Austria, della Croazia e della Slovenia.

A chiusura del meeting verrà assegnato al miglior risultato tecnico il Memorial Kravanja, messo in palio dalla famiglia dello scomparso cofondatore della nostra società.

 

 

 

 

 

Così Eddy Ottoz sulle nostre Olimpiadi di Londra

All’indomani dei Campionati Italiani assoluti e’ esplosa, di certo non inaspettata, la bomba convocazioni olimpiche e minimi. Se la punta dell’iceberg e’ uno degli atleti simbolo come Andrew Howe, e’ anche vero che il ragazzo italo americano non e’ l’unico ad aver subito quello che in molti definiscono un vero e proprio torto. Un altro esempio, forse ancora piu’ eclatante? Matteo Giupponi.
Oggi, relativamente all’argomento, pubblichiamo invece un intervento molto interessante di Eddy Ottoz, bronzo olimpico a Messico 1968 e oggi membro di giunta Coni. Ecco il suo punto di vista.

La polemica sull’esclusione di Andrew Howe dalla squadra olimpica di Londra evidenzia un vecchio malessere dell’atletica italiana: la mancanza di regole giuste, chiare, applicabili e applicate. Sulla partecipazione a Olimpiadi, Mondiali ecc. ho illustrato questa proposta, sia in Consiglio Federale che in Giunta Nazionale Coni.

Premesso che:

·         non ci si può iscrivere personalmente alle Olimpiadi, solo una federazione nazionale, anzi il suo Comitato Olimpico, può farlo.

·         gli sport di squadra devono qualificarsi in un torneo preolimpico, mentre gli atleti delle discipline individuali devono superare il minimo A;

·         tutti gli atleti che superano il minimo A acquisiscono il diritto di essere iscritti, con un limite di tre atleti per ogni nazione. Qualora in una nazione nessun atleta abbia superato il minimo A, essa può iscrivere un solo atleta, purché abbia superato un minimo B (più facile).

Prima ingiustizia: in Italia, negli sport individuali, non è sufficiente fare il minimo A, poiché la Federazione stabilisce un “suo” minimo, ancora più difficile.

Seconda ingiustizia: sempre in Italia, tutti gli sport di squadra che superano il torneo di qualificazione (equivalente al minimo A per gli sport individuali) vengono iscritti e partecipano alle Olimpiadi. Da sempre. Senza eccezioni.

Conclusione: in Italia gli atleti delle discipline individuali sono cittadini di serie B, non hanno gli stessi diritti. Realizzando il minimo A acquisiscono, infatti, per il CIO un diritto individuale. La Federazione può decidere però di non iscriverli, calpestando i loro diritti.

Le federazioni accampano da sempre scuse di bilancio - ogni atleta portato alle Olimpiadi ha un costo - per cui negano a molti atleti il diritto a partecipare.

Possibile soluzione:
La Federazione stabilisca pure un proprio minimo più duro, ma iscriva chiunque superi il minimo A del CIO. Scelga poi gli atleti su cui punta e se ne faccia carico. Gli altri devono avere la possibilità di reperire le risorse per pagare trasferta, divisa, permanenza al villaggio ecc. (da dieci a quindicimila euro). Certamente tra sponsor, Comune, Provincia, Regione, Confindustria, Panathlon, Rotary, Lyons ecc. questi atleti troveranno l’aiuto che consenta loro la partecipazione olimpica.

Pochi forse sanno che in molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, durante l’anno preolimpico viene organizzata una colletta nazionale per mandare la squadra nazionale alle Olimpiadi.
In questo modo il bilancio federale sarebbe salvo e il sacrosanto diritto di partecipare sarebbe rispettato.

C’è ovviamente il rischio che qualche atleta partecipante a sue spese superi atleti che la Federazione aveva ritenuto più degni di lui e per i quali si è accollata la trasferta. Più che un rischio una quasi certezza. Ci farebbe una figuraccia il settore tecnico e la dirigenza, ma una in più non sarebbe grave. Magari sarebbe il giusto stimolo a scegliere i tecnici più capaci e a meglio saper gestire gli atleti di alto livello.

Il blog di Eddy Ottoz: http://appropo.blogspot.it/

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Luglio 11th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

21° Meeting del Sile a Quinto

8° Trofeo Provincia di Treviso

Scarpis, Gatto e Giò Gjeli protagonisti!

SERVIZIO FOTOGRAFICO DI GABRIELE MARSURA

 

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Gran bella giornata per le scatenate velociste cadette che hanno messo in scena una ottima rappresentazione degli 80 metri piani femminili, dove più brava si è confermata la bella Annamaria Scarpis, vittoriosa in 8”37.

Una conferma del valore di Annamaria velocista che si è trascinata dietro una intera nuova generazione di sprinters come Elena Marini (10”44), Caterina Maleville (10”50), Rebecca Borga (10”60), Elena Cristofoli Prat (10”69), Agnese Tozzato (10”88), Elena Zerbato (10”91) e ancora Aurora Gallina, Erica Pavan, Silvia Menegazzo, Bianca Marcolin e Greta Barbiero, quante eh?… Per i cadetti, bene Francesco Catto (9”92), Edoardo Balzi (9”97) e Gioele Marini (10”00), su Samuele Dissegna e Giovanni Zago.

Nei 100m, in evidenza Irene Vian terza in 13”06 su Federica Salvian 13”25 e Sara Dehbi; sui 200m. secondo Luca Lerrabongio 23”72 su Kevin Durigon terzo in 23”74, poi Kevin Fantin.

Nel mezzofondo il caldo (Caronte imperversa!) fa battere un pò la fiacca (impasto di fatica e sudore), così Angelica Parodi se la cava vincendo i 1500m. assoluti in 4’52”59 su una migliorata (su, per lei, distanze brevi) Elisabetta Colbertaldo in 4’55”72, terza, da intermediatrice, Erica Lapaine in 5’00”54; tra gli allievi quinto Filippo Antonio Marsura in 4’28”31 (e supera il padre Gabriele , “felice ed emozionato” che è primo tra i master MM45 in 4’37”38!). Sui 1000m. cadette vince Veronica Camerin in 3’13”29. Poco o niente nei salti con i secondi posti di Alessia Checchin (lungo 4,89), di Francesco Toffolo (alto 1,64), di Andrea Forato (triplo con 12,82), della ragazzina Emma Mattioli (lungo 4,28) e la vittoria del ragazzino Abel Campeol nell’alto (1,50 come Francesco Bortoluzzi).

Lanci da primato per Teresa Gatto, 11,99 nel peso da 2kg. e per Giorgino Gjeli con lo stagionale di 15,48 (attorniato da una bella corte di pesisti che stanno lievitando buone misure, vedi Luciano Boidi e Jacopo Bellin).

Nel disco vince (ma non convince) l’altra, la Beatrice Gatto che con 29,27, tiene però a bada Asia Parro ed Elisa De Checchi.

Un’ultima vittoria da sottoporvi, quella nel vortex di Samuele Orfei che incrementa il suo personale con 56,13, su Riccardo Favretto, secondo con 52,00.

Ostacoli in leggera ripresa con Francesca Rodeghiero 9”70 su Serena Galiazzo 9”91 e  con il terzo posto di Campeol in 9”75 su Bortoluzzi in 9”80.

Ormai è “mediaticamente” stranoto  (ne parlano tutti) della bella vittoria dell’Atletica Quinto per l’ottavo trofeo Provincia di Treviso, davanti alla Trevisatletica e all’Atletica Montebelluna!

 

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Atletica Quinto

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Trevisatletica

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Atletica Mogliano

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Atletica Ponzano

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80m. con Annamaria Scarpis ed Elena Marini

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60hs. con Francesca Rodighiero e Serena Galiazzo

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60hs. con Nikol Marsura

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triplo con Andrea Forato

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Giorgino Gjeli e Luciano Boidi

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Gabriele Ferrero con Luca Gerotto Jacopo Zanatta e Giorgia Conte

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L’esordiente Diego Calzetta

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80m. con Edoardo Balzi

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Una batteria degli 80m.

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Podio 1500m. con Angelica Parodi e Erica Lapaine

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Podio 60hs. con Abel Campeol e Francesco Bortoluzzi

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Podio lungo cadette

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Podio alto con Abel Campeol e Francesco Bortoluzzi

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Podio peso ragazze con Teresa Gatto.

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Podio peso con Giò Gjeli, Luciano Boidi e Jacopo Bellin

 

 

 

 

Trovate i risultati completi sul sito della Fidal Treviso.

 

 

 

 

 

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Luglio 10th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

NEGATA L’OLIMPIADE AD HOWE!

Indignazione olimpica: umiliato Andrew Howe

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Su facebook molti si sono incazzati. Tanti altri indignati. Si è finalmente capito che l’atletica italiana è il giocattolino di Arese e di Uguagliati. Non è “nostra”, di noi appassionati, anzi, di noi “tesserati” che in parte la paghiamo con affiliazioni, gare, gli stessi tesseramenti. Questi non rispondono a nessuno, vanno avanti con le loro logiche di apparenza mediatica e giocano con le carriere sportive dei singoli atleti usando le risorse che il mondo dell’atletica gli ha dato in mano. Lo si è capito ieri, all’uscita delle liste di proscrizione di coloro che parteciperanno alle Olimpiadi. Come si fa a non incazzarsi quando la Fidal si erge a censore delle vite sportive dei singoli atleti? Come si fa a concepire che chi ha solo ambizioni di natura politica-professionale-finanziaria (Arese e Uguagliati… nei loro ruoli istituzionali, non mi permetterei mai di criticare gli “uomini” che stanno dietro a quel ruolo) possa giocare con la tua carriera e con il suo fine ultimo, ovvero partecipare all’Olimpiade? Cioè… Questa Fidal si gioca il terzo mandato e lo fa buttando nell’inceneritore la vita e la carriera di una manciata di atleti le cui controprestazioni avrebbero potuto offuscare il suo fulgido doppio mandato. Atleti da raccolta differenziata.

Sarebbe da gufare la spedizione londinese, ma non ci riesco. Non ci riusciremo. Spero che l’Italia vinca a Londra quanto più possibile e spero anche che chi domani dovrà votare per il prossimo presidente federale non sia così imbecille da pensare che le eventuali medaglie di Schwazer o Donato siano frutto del lavoro alacre di Arese & c. in questi anni. Non siate stolti per favore. Chi voterà per Arese lo farà solo per un motivo: perchè gli torna utile avere Arese come tutore. Lo voteranno tutte le società civili che hanno spopolato nell’ultimo quadriennio (prendetevi le classifiche dei c.d.s. e iniziate a meditare) grazie alla sistematica manipolazione dei regolamenti dei societari e che hanno vinto scudetti ridicoli, e che così hanno razziato i rimborsi per fare del mercenariato la loro politica. E alla fine ci troviamo con questa atletica. E dire che ci avevano presi per i fondelli dicendoci che le modifiche erano state ideate per favorire la crescita dei vivai: cazzate. Li stanno comprando tutti. Ora lo si può dire ad alta voce. Ci hanno preso in giro e questo il risultato: dirigenti impresentabili, tecnici impresentabili e ora anche qualche atleta uscito di testa che si crede Usain Bolt.

Ma il vero spregio a noi appassionati sta in quelle convocazioni: la degna conclusione di un’epoca oscura. E’ una presa in giro. La Fidal ha usato due metri e tre misure. Non ha portato atleti per un centesimo (una “conferma”, tra l’altro di un minimo già ottenuto), ne ha presi in giro altri senza aver le palle di dire la verità o di comunicare le regole di selezione.

Togliamo subito dal tavolo una cavolata gigantesca, ovvero che il CONI ha posto dei limiti alla Fidal. Il CONI è… Arese. O meglio: il CONI dipende da Arese e dalle sponsorizzazioni e sostegni che l’Asics fornisce ad un nugolo di Federazioni sportive. Sicuramente non ci saranno accordi palesi, ma secondo voi, perchè Petrucci ad ogni Zeru Tituli cui ci ha abituato Arese durante il suo mandato, osannava la Federazione di Atletica dicendo come avesse fatto bene? Bene?? Perchè non l’ha mai commissariato nonostante i suoi continui fallimenti? Il limite di atleti olimpionici da parte del CONI è una buffonata, considerato anche il numero di accompagnatori che sarà presente a Londra. Ad Arese basta una telefonata. Ci stanno prendendo in giro. Ma sapete cos’hanno avuto il coraggio di rispondermi dalla Fidal ad una mail in cui chiedevo di poter acquisire i verbali dei Consigli Nazionali? Che sono atti interni e di conseguenza secretati!! Come se qualcuno gestisse il vostro denaro e non volesse dirvi che cosa ci combina. Volevo vedere quanti biglietti la Fidal aveva acquistato per lo stadio di Londra e divulgare chi ci sarebbe andato. Non ce lo vogliono dire. Usano le NOSTRE risorse per fare i parlamentari e i politici di professione. Una storia già vista in Italia. Mi indignano.

L’umiliazione di Howe. Howe, non so se leggerà mai, ma è quello per cui mi dispiace di più. Gli altri sono stati presi in giro. Lui è stato umiliato. Si è dovuto sorbire pure la foto con Arese sul podio della premiazione dei 200. Ad Arese serve farsi fare le foto con quello che volenti o nolenti è il personaggio più in vista dell’atletica italiana: almeno domani sarà sulla rivista patinata abbracciato all’uomo-kinder. Arese, consapevole che gli avrebbe fatto il confettino da lì a poco, è andato lo stesso a farsi fotografare con lui. Ma vi rendete conto? Gli han tirato un calcio nel culo, e hanno nascosto la scarpa (Asics) con cui gliel’hanno tirato. Ma lo hanno fatto male, senza riflettere sulle cazzate che stavano dicendo. Howe aveva il minimo A dall’anno scorso. La Fidal gli ha imposto la conferma con il B. Lui non c’è riuscito, ma solo perchè quei geni hanno scelto come location Bressanone che si sa da anni che a certi orari per lo sprint è una cosa improponibile. 20″75 con 2 metri contro vale ampiamente il 20″65, se non meno. Ok, volete fare i “rigidi” e considerare il mero dato cronometrico? E allora portatelo in staffetta. Il CT Uguagliati si precipita a dire che Howe non si era reso disponibile a fare i raduni. Ma Howe invece si dirà invece disponibile a far parte della staffette in un’intervista. Alla fine portano il 2° e il 3° dei 200, Marani e Manenti, e non il primo. Possibile?? Possibilissimo perchè Howe non aveva mai partecipato ai raduni per i cambi, dice il CT. Ma come diavolo faceva a provare i cambi se erano due settimane che correva, aggiungo io? Pretendevano che durante la fase di riabilitazione dal gravissimo infortunio dovesse scendere nel laboratorio scientifico di Di Mulo (altra cretineria che ci è stata venduta in questi anni) a provare i cambi? Come poteva? Poi Uguagliati si tradisce nella stessa logica delle sue parole, visto che La Mastra è stato convocato senza provare alcunchè. Gli avvocati suggeriscono di solito di tacere quando si è colpevoli, proprio per non dar troppi appigli logici. Poi La Mastra è allenato da Di Mulo, e questo ha un certo peso. Fuori Donati, fuori Checcucci, fuori Di Gregorio, ecco La Mastra. Comunque vada Mister Bianco tira sempre dentro qualcuno del suo entourage. E mi dispiace per La Mastra che è certamente una vittima… anche se ha avuto tutto da guadagnarci. E nonostante Helsinki Di Mulo è ancora lì (scandalo nello scandalo) ad entrare nelle scelte tecniche. Qualcuno obietterà: sì, però La Mastra è arrivato 4° nei 100 metri. Certo, ma secondo voi qualcuno dello staff tecnico aveva rivelato quali fossero i criteri di selezione? C’era scritto da qualche parte che quelli erano i trials? Secondo voi qualcuno è andato prima della partenza a dire: “ragazzi, i primi 4 vanno a Londra…“. Ma se non hanno nemmeno le palle di essere chiari tra di loro, lo fanno con gli atleti? No, è stato scelto solo in seguito, a giochi fatti: le leggi in Fidal vengono fatte dopo. I criteri vengono scelti dopo e mai prima. Non ci sono regole chiare, e così chi ha logiche personali da perseguire, lo fa. La teoria di Uguagliati fa acqua da tutte le parti e a questo punto mi permetto di dire… quanto ha speso la Fidal in tutti questi anni per Howe, operazioni incluse? Quanto delle nostre “tasse” sono finite nel calderone-Howe? E adesso non lo portate? Ma siete pazzi? E allora a questo punto, Signor Arese e Signor Uguagliati, mettete mani al vostro portafogli e ridate all’atletica, alla Fidal, che non è roba vostra, o meglio “cosa vostra”, le nostre risorse che avete speso per Howe per non portarlo all’Olimpiade. Io voglio vedere Howe alle olimpiadi anche se esce in batteria: l’abbiamo pagato tutti! Howe, invece, rimane gabbato da chi lo aveva lisciato in tutti questi anni. Abbandonato sul ciglio della strada, quando proprio adesso, dopo tutti i suoi infortuni era diventato un pò più nostro, quando sentivamo che era la storia che doveva avere per forza un lieto fine. La mamma si dice attonita. Signora Felton. ma cosa si aspettava? Non siamo negli USA: si immagina se la USATF avesse chiesto a Gatlin e Gay delle prove di affidabilità prima delle olimpiade? O alla Felix o alla Richard Ross? Gli americani non sono così ridicoli come noi, Signora. La 4×100 rimane così il giocattolo di Di Mulo: dentro rimane chi doveva essere cacciato, fuori chi avrebbe dovuto farne parte. La prima legge generale dell’atletica (vince il più forte) tradita da questi soggetti.

Anna Giordano Bruno, Chesani, Martinelli, Gentili e Giupponi. Poi c’è il lungo elenco di trombati. Anna Giordano Bruno, addirittura in possesso del minimo A, in una gara assurdamente lunga a Bressanone è arrivata a 4,35. Gara finita alle 21, e la cui lungaggine è alla fine da addebitare alla stessa Fidal, che ha dovuto sostituire i ritti. Le chiedevano… non le chiedevano nulla! Stando alla sua pagina di facebook, nemmeno le avevano chiesto prove di affidabilità. Era già trombata in partenza evidentemente, nonostante il minimo A conseguito secondo i dettami della Federazione internazionale. Giulia Martinelli, unica siepista di prospettiva nazionale, giovane, in possesso del limite A per Londra, non portata perchè ha mancato di un centesimo il limite B!! Ma come? Già è un settore morituro quello del mezzofondo: l’unica, dico, l’unica siepista in circolazione che sarebbe da portare sul palmo di una mano, umiliata in questo modo? Per un centesimo? Un centesimo che per la Fidal è oro colato in certi casi, mentre in altri (vedi discorso sulle staffette e sprinter) nemmeno le manciate di decimi contano qualche cosa? E’ una presa in giro! Silvano Chesani, ok, non ha saltato più i suoi 2,31. Ma ha ottenuto il minimo A per l’olimpiade nel corso del 2012!! In teoria non avrebbe nemmeno dovuto risaltare il minimo B. Come tutti quelli che hanno ottenuto il minimo A, la federazione non dovrebbe aprire bocca, perchè il rapporto diventa privilegiato tra la Federazione internazionale e l’atleta stesso. Dovrebbe! Dovrebbe essere poi l’atleta a capire se non sottoporsi a figuracce olimpiche e quindi non prendere l’aereo o limitarsi alla partecipazione se non si trova in forma. Ma insomma, Chesani il suo 2,22 lo ha tirato fuori. Non usciva sicuramente a 2,10. Manuela Gentili, invece, come contentino sarà portata a Londra per fare la riserva della 4×400 nonostante il limite B pochi centesimi dall’A…

Comunque, mi sto dilungando troppo e probabilmente ho annoiato. Il vero problema è la assoluta “discrezionalità” con cui la Fidal gestisce questo mondo. Il nostro mondo. L’atletica, costruita monoliticamente sulla prestazioni, le misure, i tempi, è diventata come le valutazioni dei critici del calcio, qualche cosa su cui creare elucubrazioni. Discrezionalità che trova la sua ragion d’essere non nei valori dello sport, ma della bieca politica dell’apparenza. Probabilmente un trafiletto a firma di Andrea Buongiovanni sulla Gazzetta per loro vale più dell’intera carriera sportiva di Giulia Martinelli. O di Anna Giordano Bruno. O di Silvano Chesani. Hanno calpestato i sogni di persone che vivono e hanno dedicato la loro esistenza per realizzarli. E li hanno spezzati quando quel sogno era diventato realtà. E hanno preso in giro Howe, e hanno fino all’ultimo tramato per portare una 4×100 e il suo coach come volevano loro, che, quella sì, era da lasciare a casa perchè non rappresenta più nessuno. Non è Italia quella 4×100. A me danno fastidio certi soggetti quando indossano la maglia azzurra, la maglia che ci rappresenta. Mi dispiace per chi l’ha meritata… e ce ne sono.

Mi chiedo… ma nessuno di questi atleti vuol proseguire la strada dell’atleta tedesco che ha intentato causa alla propria federazione per non essere stato convocato in costanza di minimo? Danno esistenziale, danno morale… Causa milionaria vinta e per la quale la federazione tedesca è stata condannata a pagare i propri errori? Che poi, visto che la federazione siamo NOI, dovremmo poi tutti insieme rivalerci contro chi le decisioni le ha prese.

Articolo pubblicato da: Andycop - il: 09/07/2012 alle 11:56

 

 

 

 

Atletica Valdobbiadene Campione Italia!

Pin e Furegon campionesse!!!

Argento per Benvenuto Pasqualini

Bernardi Dall’Armi Casagrande e Trentin bronzi

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Treviso e Pordenone sugli scudi nel campionato italiano master di corsa in montagna. Domenica 8 luglio, a Tonezza del Cimone (Vicenza), titoli di società per l’Atletica Valdobbiadene (uomini), che ha bissato il successo del 2011, e l’Atletica Aviano (donne). Doppio argento, invece, per l’Atletica Paratico, seconda sia in campo maschile che femminile. Particolarmente combattuta la sfida tra gli uomini: appena sei punti hanno separato i leader dell’Atletica Valdobbiadene da un’altra formazione trevigiana, l’Atletica Villanova Sernaglia, terza classificata. Quasi 400 gli atleti in lizza. Assegnati anche i titoli italiani individuali “over 35”.

I CAMPIONI ITALIANI MASTER 2012 DI CORSA IN MONTAGNA - UOMINI. MM35: 1. Gianluca Scarcia (Gp Alba Taurisano) 51’24”. MM40: 1. Stefano Benincà (Runners Team Zanè) 49’55”. MM45: Carlo Clementi (Atl. Valle di Cembra) 51’03”. MM50: 1. Camillo Campitelli (Gs Orecchiella Garfagnana) 53’20”. MM55: 1. Alfonso Vallicella (Atl. Prisma Spedizioni) 54’08”. MM60: 1. Ennio Zampieri (Brugnera Friulintagli) 37’47”. MM65: 1. Vincenzo Imbrosci (Gsa Valsesia) 37’44”. MM70: 1. Ezio Venturelli (La Fratellanza 1874) 41’04”. MM75: 1. Bruno Baggia (Valli di Non e Sole) 44’02”. MM80: 1. Lucio Morbioli (Lagarina Crus Team) 1h01’57”. DONNE. MF35: 1. Frantiska Kasparova (Atl. Dolce Nord-Est) 38’18”. MF40: 1. Maria Pia Chemello (Gs Schio Bile Valli Sport) 35’47. MF45: 1. Vera Derrigo (Atl. Paratico) 40’51”. MF50: 1. Monica Casadio (Gpa Lughesina) 40’43”. MF55: 1. Maria Lorenzoni (Atletica 85 Faenza) 39’25”. MF60: 1. Annamaria Galbani (La Michetta) 41’35”. MF65: 1. Angela Pin (Atl. Aviano) 49’46”. MF70: 1. Erminia Furegon (Atl. Aviano) 58’05”.

Mauro Ferraro (CR FIDAL Veneto)

…………………………………………………………………………………………

Per gli atleti trevigiani quindi sette medagli conquistate: due ori con la vittoriese Angela Pin e la Erminia Furegon; una d’argento per il grande veterano, autore di tantissime imprese vittoriose, Benvenuto Pasqualini, classe 1934; quattro bronzi per tre magnifiche interpreti della corsa in montagna, come Giuliana Bernardi, (detiene ancora la migliore prestazione trevigiana sulla cors di mezzora e tre quarti di ora, con) l’eroica Ivana Dall’Armi, la coriacea Luisa Casagrande classe 1952, (da oltre quarant’anni sulla breccia, tra pista, cross e montagna); infine bronzo per quel grande fenomeno “internazionale” che è Virginio Trentin idolo di tutti i giovani podisti!

Tra i master in evidenza anche Ivan Basso (decimo assoluto), Loris Pillon (tredicesimo), Guido Dalla Torre, Simone Zanella, Alessio Fontana, Alessio Chiodero, Franco Zanardo, Paolo Zilli, Loris Basei e Gustavo Poloni; tra i veterani Oddone Tubia (quinto tra i master MM55), Mario Lorenzon e Francesco Stella.

Tra le donne, anche Daniela Vedelago, Enrica Guizzo, Giancarla Riotto, Maria Teresa Campigottoe Susanna Milanese.

 

 

- CAMPIONATI ITALIANI INDIVIDUALI E DI SOCIETA DI CORSA IN MONTAGNA MASTERS

 

 

 

PODIO MASCHILE AFRICANO A FONTANA FREDDA

pubblicata da Maurizio Forner il giorno lunedì 9 luglio 2012

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Gruppo Mercuryus con Daniele Cesconetto. 

Il 7 Luglio si e corsa la5^Ed. del Giro podistico in comune di Fontanafredda. Manifestazione competitiva valida quale 9^prova amatori master e 6^ giovanile, della 25^ Ed. Coppa provincia di Pordenone. La gara è iniziata nel tardo pomeriggio con il settore giovanile, nelle varie distanze. Il clou della manifestazione, disputatasi in circuito, lo si è avuto in serata, prima con la partenza delle assolute femminili poi con quelle maschili. Breve cronaca della gara femminile: si è corso sulla distanza di 5250 Mt., tre le atlete di rilievo, le sorelle Facciani, Martina e Valentina di cui la prima due volte in nazionale e Isadora Castellani, primo giro tutte insieme (erano tre i giri) secondo giro, si invola la Martina le altre passano staccate, nell’ultimo giro, testa a testa per la piazza d’onore tra Valentina e la Castellani, sarà quest’ultima a spuntarla.

1^Martina Facciani 17′31″ 2^Isadora castellani 17′57″ 3^ Valentina Facciani 18′02″

Nella gara maschile un parterre di atleti di grande valore al nastro di partenza, nonostante la calura, qui si correva sulla distanza dei 7600 Mt.(1 giro piccolo 4 giri grandi), i migliori subito in evidenza, a 1/4 di gara ,al comando un quintetto formato da 2 Keniani: Kimutai e Sugut, 2 Marocchini : Bamoussa e Boudalia  e 1 Italiano: Mattia Maccagnan. A 2 giri dal termine si staccano prima Maccagnan e poi Boudalia,al passaggio dell’ultimo giro rimangono dunque in tre, due keniani e un Marocchino, fotocopia dell’edizione del 2011.

1°Kimutai Koech Jospaht  21′49″ 2°Sugut Paul Kipchumba  21′51″ 3°Abdoulla Bamoussa 21′57″ 4° Said Boudalia 22′29″ 5°Mattia Maccagnan 22′35″

 

 

DOMANI, TUTTO SULLE GARE DI QUINTO!!!

Sto cercando un minimo di notizie della corsa di Silea (grazie…)

 

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Luglio 9th, 2012

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

CAMPIONATI NAZIONALI ASSOLUTI DI BRESSANONE

ORO TREVISAN!!!

Morao Severin e Pandolce finalisti

 

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(foto di Giancarlo Colombo/Fidal)

 

Alla fine c’è scappato per l’atletica trevigiana un oro, da condividere volentieri (e soprattutto) con l’atletica vicentina, grazie alla castellano-rossanese, Elisa Trevisan, trevigiana di nascita ma vicentina per residenza e formazione sportiva.

Un giorno chiesi (eravamo ad una gara di Conegliano) ad Elisa, se potevo (se potevamo) considerarla anche trevigiana e lei rispose (giusto) “ Ma certo, è bello essere festeggiate due volte, e poi, visto il cognome, tu che ne pensi?”

E da allora, controcorrente per certuni l’ho piazzata tra le graduatorie trevigiane di sempre, con grande onore e vanto, da condividere con chiunque volesse farlo!

Elisa ha confermato il titolo del 2011, sfoderando un eptathlon ricco di dati stagionali migliorati, intanto il punteggio finale: 5.574 punti frutto di una ottima sequenza guadagnata sul campo con: 100hs, 14”29; alto, 1,66; peso, 13,29; 200m. in 25”65; // lungo, 6,08; giavellotto, 42,92; 1000m. 2’32”85.

Un plauso ad altri tre bravi finalisti come Flavia Severin, quinta nel peso con 13,80, alla nostra mascotte Eleonora Morao (che rispetto a ieri ha guadagnato una posizione), settima sui 400hs. in 1’0”86 e Patrick Pandolce che con il quartetto dell’Assindustria Padova, ha conquistato l’ottavo posto nella 4×400m.

Peccato per il ritiro di Paolo Zanatta sui 3000 siepi (ignoro le cause non avendolo ancora ascoltato), l’occasione di podio in odore dell’oro, (con i tempi di “Paolino”), c’era tutta…

Discrete le siepiste Arianna Mondin, decima in 11’05”40 e la junior Elisabetta Colbertaldo (esaurite le motivazione per una partecipazione ai mondiali juniores di Barcellona?), in 11’35”89; disturbatissima dalle folate di vento imperversante sul campo di Bressanone (anche oltre +5! …E per tanti concorrenti nei salti e nella velocità. Ma si può?), Martina Lorenzetto si è lasciata intimidire, arenandosi in uno strettissimo 5,56 ventoso!

Bilancio finale:

 

1 oro per Elisa Trevisan 1980, eptathlon 5.574 punti;

(+7 finalisti):

 

4^ Giulia Alessandra Viola 1991, 1500m. in 4’20”34;

5^ Flavia Severin 1987, peso con 13,80;

Antonio Fent 1988, giavellotto con 67,84

Nicola Tronca 1978, asta 4,80;

7^ Gloria Tessaro 1991, 1500m. in 4’24”02;

7^ Eleonora Morao 1991, 400hs. in 1’01”86 (in batt. 1’01”26,

                                                                           primato trevigiano)

Patrick Pandolce 1993, staffettista 4×400m.

 

Inoltre:

10^ Arianna Mondin 1988, 3000siepi in 11’05”40;

10° Loris Barbazza 1987, peso con 15,28;

12^ Francesca Carlotto 1977, triplo con 11,91w;

15° Leonardo Dei Tos 1992, marcia su strada;

15^ Elisabetta Colbertaldo 1993, 3000 siepi in 11’35”89;

16^ Annarita Maschietto 1982, martello con 45,15;

17^ Martina Lorenzetto 1992, lungo con 5,56w;

 

Ritirato Paolo Zanatta 1982, 3000 siepi;

Assenti, Jacopo Lahbi e Mauro Fraresso (mondiali juniores) e Martina Bellio (triplo).

 

Nota: Il nostro amico friulano-trevigiano Lorenzo Povegliano ha vinto il titolo di Campione Italiano nel lancio del martello con 76,29!!!

 

 

 

Da “La Corsa.it”

“Vento, vento…portami via con te!”

 

BRESSANONE. C’era vento nella Raiffeisein Arena di Bressanone. Un vento che della dirittura d’arrivo soffiava contro che stava rovinando tutto, specie nella prima parte della giornata. Il tanto atteso Andrew Howe nella batteria, chiudeva in 21”03 con un piccolo tornado contro valutato in 4,3. Dopo due ore abbondanti l’azzurro che aveva nei delicatissimi muscoli solo una competizione una settimana fa in Valle d’Aosta, trova condizioni migliori nella finale. In vento pur soffiando non ha la stessa intensità e Howe in dirittura deve rimontare Marani e chiude con il dito indice alzato: Il cronometro indica 20”76 (-1,9). L’azzurro è l’immagine della felicità. “Cosa volete esordisce, non ho gare nelle gambe, nel frattempo si tocca i muscoli per vedere se è tutto a posto. In batteria, ho tirato, sperando che il vento si calmasse, invece no era un muro. Ricordatevi che un anno fa ho rotto un tendine, forse era meglio rompersi una gamba, avrei avuto meno problemi. Una settimana fa mi sono sentito come un bambino di 12 anni al quale hanno detto, entra in pista e corri” . La Fidal aveva chiesto al reatino un crono di 20”65, tutto sommato è stato fallito di poco, ma a questo punto Howe entra in gioco per la 4×100. “Ho ancora a disposizione quasi un mese per cercare di andare più forte, ha proseguito Andrew, non voglio sbilanciarmi, ma se va tutto bene un 20”30 lo posso ancora centrare quest’anno”. Voglio anche ricordare che Manenti e Marani sono il futuro della nostra specialità”. Incrociamo le dita, ritrovare Howe è una sorta di toccasana per tutta l’atletica e anche per la staffetta veloce la cui formazione sembra ancora in alto mare. Il lungo almeno per l’ultimo scorcio di stagione potrebbe essere definitivamente accantonato.
In questo momento il salto triplo rappresenta per i nostri colori una sorta di paradiso. Anche ieri due azzurri hanno dato spettacolo. Si tratta di Fabrizio Donato e Daniele Greco. La lotta per il titolo tra i due ha raggiunto misure notevoli. Alla fine si è imposto il giovane pugliese con 17,67 (+3,4), mentre Donato che al primo salto se avesse chiuso il jump avrebbe probabilmente superato i 18 metri è secondo con 17,50 (+2,6). La serie di Donato è stata addirittura impressionante: Nullo, 17,52, 17,02, 17,50, nullo e 17,45. Incartiamolo e portiamolo direttamente a Londra! La giornata è stata foriera di buone nuove. Salti di gioia per Reynaldo Bencosme de Leon, 20 anni, di Borgo S. Dalmazzo (CN) che nei 400hs centra il minimo A con 49”33. Nato nella Repubblica Dominicana il ragazzo che agli Europei di Helsinki era uscito in batteria, senza aver combattuto, è una delle speranze azzurre nel giro di pista con ostacoli, ancora alla ricerca del successore di Fabrizio Mori. Felicità all’eccesso anche per Gianmarco Tamberi che con 2,31 nell’alto ha centrato il minimo A per Londra. Il figlio d’arte ha voluto poi dare spettacolo chiedendo che l’asticella fosse posta a 2,46! Record del mondo. Era uno scherzo….
Gli azzurri per le Olimpiadi

  UOMINI: 4×100: Cerutti, Collio, Riparelli, Howe, X, X,. 5000/1000: Meucci; 110: Abate; 400hs: Bencosme. 3000s: Floriani. Alto: G. Tamberi. Triplo: Donato, Greco. Martello: Vizzoni, Povegliano. Maratona: Pertile. Marcia 20km: Schwazer, Rubino. Marcia 50km: Schwazer, De Luca
DONNE: 400: Grenot. 4×400: Grenot, Spacca, Bazzoni, Milani, Bonfanti, Arcioni. 5000: Romagnolo, Weissteiner, Ejjafini. 10.000: Ejjafini.100hs: Caravelli. Peso: Rosa. Alto. Di Martino (?). Asta: Giordano Bruno. Triplo: La Mantia. Martello: Salis. Maratona: Incerti, Console, Straneo. Marcia 20 km: Rigaudo.

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Risultati
UOMINI:
200: 1. Howe (-1,9) 20”76; 2. Marani 20”92; 3. Manenti 20”94
400: 1. Licciardello 46”16; 2. Juarez 46”44; 3. Valentini 46”66
800: 1. Benedetti 1’48”68 ; 2. Obrist 1’49”01; 3. El Houdni 1’49”06
400hs. 1. Bencosme de Leon 49”33; 2. Capotosti 50”61; 3. Piccolo 51”63
3000s: 1. Villani 8’54”93; 2. Gerratana 8’55”75;3. Iannelli 8’55”75
Alto: 1. G. Tamberi 2,31, 2. Campioli 2,25; 3. Chesani 2,22
triplo: 1. Greco 17,67 (+3,4), 2. Donato 17,52 (+1,4), 3. Schembri 17,23 (+2,5)
disco: 1. Albertazzi 60,50; 2. Faloci 58,48; 3. Kirchler 57,79
martello: 1. Lorenzo Povegliano 76,29; 2. Vizzoni 74,08, 3. Lingua 73,50
4×400: Fiamme Gialle 3’11″29.

DONNE:
200: 1. Grenot (-1,1) 20”91; 2. Hooper 23”37; 3. Amidei 23”58
400: 1. Spacca 52”53; 2. Bonfanti 52”61; 3. Bazzoni 52”62
800: 1. Milani 2’05”21; 2. Monachino 2’08”95; Mambretti 2’09”41
5000: Weissteiner 15’50”15; 2. Maraoui 16’10”85; 3. Inglese 16’15”88
400hs: 1. Gentili 55”88, 2. Doveri 57”39, 3. Marone 59”07
3000s: 1. Costanza 10’14”22; 2. Pistilli 10’26”31; 3. Roffino 10’29”56
lungo: 1. Vicenzino 6,65 (+2,1); 2. Zanei 6,39; 3. Di Loreto 6,38
peso: 1. Rosa 18,30; 2. Nicoletti 16,25; 3. Carini 14,74
giavellotto: 1. Bani 58,40; 2. Jemai 49,24
Eptathlon: 1. Elisa Trevisan 5574; 2. Bianchi 5318; 3. Ricali 5164

 

 

 

 

 

 

 

Dalla Fidal Veneto

Europei di corsa in montagna, Dal Magro numero uno delle azzurrine…

 

Non è stata una trasferta fortunata, ma - soprattutto quando si è giovani - anche le gare meno positive possono valere come esperienza per il futuro.

Ai campionati europei di corsa in montagna, svoltisi stamane a Denizli-Pamukkale, nel sud-ovest della Turchia, Ilaria Dal Magro è giunta 22^, e prima delle italiane, nella gara juniores (4,4 km, con dislivello di 245 metri).

Ilaria, al pari di altri componenti della squadra azzurra, nella notte che ha preceduto la gara, ha sofferto gli effetti di un’intossicazione alimentare che non le ha permesso di rendere al meglio.

Alle sue spalle, 23^ e staccata di una mancata di secondi, un’altra bellunese, Iris Facchin, del Gs Quantin – Trattoria 1° Novembre. Le due venete, insieme a Sara Lhansour (24^), hanno contribuito all’ottavo posto di squadra conquistato dall’Italia (titolo alla Turchia). Ma i rammarichi non mancano.

Stesse considerazioni anche per il trevigiano Dylan Titon (Assindustria Padova), che ha corso per onor di firma, dopo una notte di vomito e dissenteria, classificandosi 36° nella gara maschile under 20 (8,3 km con 480 m di dislivello). Quarta la squadra italiana, alle spalle di Turchia, Russia e Repubblica Ceca.

 

 

 

 

 

 

Memorial Santinello, il futuro in pista

 

Giunto all’undicesima edizione, il Memorial Rino Santinello di Abano ha confermato anche per il 2012 di essere il meeting giovanile tra i più importanti del nord Italia, sia per numeri che per qualità.

 

Più di 400 gli atleti che hanno animato e colorato l’impianto dello Stadio delle Terme, portando il futuro dell’atletica nella cittadina termale, ormai centro di interesse dello sport nazionale anche grazie al l’imponente lavoro di promozione del Consorzio Terme e dell’Assessorato allo Sport.


L’evento nasce dal lavoro e dall’iniziativa di Atletica Vis Abano attenta a creare eventi che siano di stimolo e motivazione per i giovani atleti a favore di ottimi risultati ma soprattutto di una esperienza sportiva che rimanga nel cuore.


Per raggiungere l’obiettivo questa edizione, oltre al consueto fondamentale apporto logistico del Comune di Abano Terme e di circa 50 volontari in campo, ha visto partner importanti che hanno contribuito ad un imponente allestimento di premi per gli atleti: Estenergy del gruppo AcegasAps, da anni con Vis Abano, Consorzio Terme, Banca Sant’Elena, Aerelli Bike, United Sports e molti altri.


Tra le gare di maggior interesse, il salto in alto allievi con la vittoria dell’atleta di casa Federico Ayres Da Motta salito a 1,90. Molto bene le gare di lancio martello: Giulia Camporese del Cus Padova ha vinto tra le allieve con 54,39 e Marco Piva tra gli allievi con 56,94; Francesca Parolin (Atl. Vicentina) nella gara juniores è arrivata a 50,64, Giuseppe Cazzavilan (Vis Abano) tra gli juniores si è imposto con 51,78.


Ottima prestazione per Maria Salvan (Fiamme Oro) nel salto triplo cadette che si migliora fino a 11,81. Prestazione di valore per i vincitori dei 300 hs cadetti e cadette: Nicholas Ferrato (Vis Abano) con 41”72 e Jessica Peterle (Atl. Valpolicella) con 46”24.

 

Tra i più piccoli uno spettacolare 61 metri e 47 nel lancio del vortex ragazzi da parte di Pietro Vicentini (Atl. Baldo-Garda). Per la società di casa altre vittorie con Beatrice Gatto (getto del peso allieve 12,82), Arianna Stona (salto con l’asta aliieve 3,20), Nicole De Zordi (800 allieve 2’23”86), Chiara Peruzzo (1000 cadette 3’17”34).

 

I premi speciali in onore al fondatore della società Rino Santinello velocista degli anni 60, sono andati ai vincitori delle gare di velocità Ragazzi/e (60 metri) e Cadetti/e (80 metri) un po’ condizionate dal vento contrario: Jemal Furlani (Fiamme Oro; 7″92), Mila Dovesi (Cus Bologna; 8″53), Ron Owuso Agyarko (Marconi Cassola; 9″80), Eleonora Iori (Molllifcio Modenese Cittadella 10″43). (a cura dell’ufficio stampa dell’Atletica Vis Abano)

 

 

 

 

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