Settembre 16th, 2008

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol  

OMAGGIO A:   LUCIO FREGONA

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Se esiste un “Re della Montagna” non può che essere “lui”, l’unico, Lucio Fregona, un grande dell’atletica mondiale!

Il suo curriculum è infinito e comprende 25 anni di ininterrotta, gloriosa attività che abbraccia  e comprende tutti gli appuntamenti più importanti della storia della corsa in montagna , mondiali, europei e nazionali.

Ancora oggi,a 44 anni. Lucio fa tremare d’amore i saliscendi più importanti d’Italia che lo vedono ancora vittorioso e competitivo.

In una intervista concessa a Gabriele Zanchin, Lucio ci dice:

Lo stambecco senza età

Lucio Fregona parla della sua passione per la corsa in montagna

 

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Lo “stambecco” continua a saltare. A 44 anni Lucio Fregona si appresta a disputare la sua trentaduesima stagione agonistica di corsa in montagna con obiettivi ben precisi. “Punto al campionato italiano di corsa in montagna ed al Giro dei Parchi”.Dodici campionati del mondo
disputati, uno vinto a Edimburgo
E per inciso, l’atleta della Forestale di Monfumo, di campionati italiani ne ha già vinti 23 e campione uscente del Giro dei Parchi, una manifestazione tanto bella quanto suggestiva che si snoda in tutti i parchi nazionali oltre che di due “Sky Run”. Fregona, inoltre, ha partecipato a ben dodici campionati del mondo vincendone uno a Edimburgo. “In questo periodo mi sto preparando, come sempre, facendo qualche Ciaspolada sulla neve e poi a maggio cominciamo con le Sky-run”. E sì, perché questo strepitoso atleta che ama andare sempre di corsa, ha scoperto in tarda età anche questa specialità che l’ha preso quasi completamente. “E’ una specialità molto bella ed affascinante che ti porta a compiere dislivelli incredibili. Rispetto la corsa in montagna classica è più lunga come tempo impiegato e ci sono dislivelli molto consistenti. Si tratta di correre anche due o tre ore con dislivelli anche di 3 mila metri. Sono gare alle quali partecipano moltissimi appassionati ed a parte l’agonismo, è un tuffo in mezzo alla natura unico nel suo genere perché si arriva in posti impensabili”.
Ma tutto questo come si concilia con la sua specialità, la corsa in montagna? “Quella viene prima di tutto - spiega Fregona -, perché sono un atleta della Forestale ed al mio corpo devo solo dire grazie per la possibilità che mi offre di allenarmi costantemente. Le corse in montagna hanno la priorità assoluta perchè devo portare il mio contributo per la vittoria della Forestale. Diciamo che quando ci sono gli spazi allora mi dedico con piacere ed interesse alle Sky Run a tal punto che… un domani mi dedicherò solo a quelle”.
Futuro senza limiti
E sì, perché Lucio Fregona, nonostante i 44 anni, guarda al futuro e non si pone limiti. Ha una passione innata per le corse ma anche per il suo corpo che tiene regolato come un orologio. «Ma la cosa più importante è avere gli stimoli, la passione poi tutto il resto viene da sè. Io mi alleno due o tre ore al giorno, al mattino o alla sera. Poi faccio ginnastica per tenere i muscoli sempre elasticizzati e poi quello che ti da la forza di continuare sono anche le vittorie che sono soddisfazioni impagabili. L’ultima vittoria, qualche mese fa nella Mel-Valdobbiadene di 32 Km è stata esaltante e l’arrivo solitario tra due ali di folla mi ha ripagato della tanta fatica che avevo fatto e mi da la forza di continuare.» Ma Lucio Fregona non è un atleta egoista ed appena può cerca di aiutare anche colleghi più giovani che si stanno affacciando a questa disciplina molto particolare, affascinante ma faticosa. «E’ una soddisfazione anche aiutare qualche giovane. Io dico sempre che alla base per svolgere questa attività ci sono tre elementi indispensabili, almeno per quanto mi riguarda: la grinta, una vita regolata ed una giusta alimentazione. Quando un ragazzo osserva o pensa di avere queste doti può affacciarsi a questa difficile disciplina sportiva che non ti riempie certo d’oro.»

Esempio per i giovanissimi
E così Lucio Fregona nei ritagli di tempo segue alcuni ragazzini della società sportiva di Onigo di Pederobba che svolgono attività su pista e campestre. “Io ho ascoltato tanti consigli in vita e poi ho agito di testa mia. L’età critica per i ragazzi è 17-18 anni. Se tengono duro in questa età, poi possono tranquillamente continuare”.
Così come ha fatto il compaesano Lucio Fregona, uno dei migliori specialisti di corsa in montagna che l’Italia abbia mai avuto e che a 44 anni continua a stupire saltando come uno stambecco per le montagne di tutta Italia e d’Europa.

Gabriele Zanchin

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SCHEDA RIASSUNTIVA 

Lucio Fregona è nato ad Asolo il 21 aprile del 1964. Gareggia per il G.S. Forestale.

AZZURRO dal 1986 al 2003 con n. 22 presenze in nazionale.

CAMPIONE MONDIALE individuale e di squadra nel 1995.

Coppa del Mondo: 5° nel1988; 3° nel 1990; 11° nel 1992; 19° nel 1993; 6° nel 1996; 7° nel 1997; 20° nel 1998; 6°                                  nel 1999; 5° nel 2001.

Campionati Europei: nel 1994; 4° nel 1995; nel 1996; 11° nel 1997; 5° nel 1998; 10° nel 2002.

CAMPIONE D’ITALIA: individuale nel 1983 junior, nel 1988 e nel 1996

                                         a squadre, 88/89/90/92/93/94/95/97/99/00/01/02/03

                                         combinata, nel 1996

                                         skyrace, nel 2005

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Prestazioni su strada: 

1 ora di corsa: 18.700m      Maratonina: 1h 03. 56.      Maratona: 2h 21. 13.

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 17 settembre: AUGURI di buon compleanno a NICOLE ALZETTA   WILLIAM PINEL   IRENE RONCATO

                                                                                     SANDRO GRAVILI   FILIPPO DE NARDI   GIANNI DE POLO

                                                                                     DONATA MIGLIORANZA   DOMENICO LORENZON

                                                                                      FRANCESCO TRICCO’    FEDERICO BRUNETTA