Marzo 29th, 2011

DIARIO TREVIGIANO

di Franco Piol

I NOSTRI ANCHE ALLA STRAMILANO

Bene Gobbo e Signorotto

LA NOSTRA SILVANA MARCHESI PRIMA Mf60

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Come inghiottiti da un oceano di gente (52/54.000 iscritti???), eppure lì a spiccare fra tantissimi, loro, con il loro talento, lontani, persi e ritrovati: ad evidenziarli il cronometro (grande ed imparziale giudice delle fatiche umane!): maratonina corsa da Simone Gobbo, ventesimo assoluto, in 1h 08.20. su Mirko Signorotto, ventisettesimo in 1h 09.47; poco più indietro Mauro Amadio. 63° in 1h 13.35.Mauro Rinninella è arrivato 108° al traguardo (settimo tra i master M45) in 1h 17.12. davanti a Roberto Sales e a Massimo Croce (Atletica Mareno, in 1h 19.38).

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Confortanti anche i parziali di Gobbo (nella foto sopra): quinto chilometro 15’53”; decimo in 31’50” e quindicesimo in 48’05”; subito dappresso Signorotto (nella foto sotto): 16’23”; 32’47”; e 49’25”.

Tra le donne,

addirittura vittoriosa tra le master Mf60, Silvana Marchesi, prima della sua categoria in 1h 48.38.

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COSI’ LA STAMPA: da “Il Gazzettino”

OTTAVA MARATONA DI TREVISO

MIGLIORAMENTO GENERALE

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In mezzo al gruppo Sabrina Botter (385)

«Una domenica speciale, che terrò per sempre nel mio cuore». Detto - a freddo - da chi, prima di frequentare le grandi maratone internazionali, ha girato il mondo come pilota automobilistico, il complimento assume un sapore del tutto particolare.
      Alex Zanardi è stato tra i grandi protagonisti dell’8. Treviso Marathon. Che il percorso da Vittorio Veneto a Treviso fosse tra i più scorrevoli d’Italia, lo si sapeva, ma l’ex pilota bolognese, insieme a Cecchetto e al francese Jeannot, ha dato vita ad una sfida che, almeno tra i disabili, ha proiettato la corsa trevigiana tra le più veloci maratone di sempre a livello internazionale.
      Alla Treviso Marathon, quest’anno, ha sorriso il cronometro, con una selva di primati personali abbattuti, a partire da quelli siglati dai due vincitori Nasef (2h13′57″) e Celi (2h36′14″). Ma hanno sorriso anche i numeri di partecipazione.
      In una primavera in cui il calendario italiano delle maratone è particolarmente compresso e in un periodo in cui la crisi generale dell’economia non favorisce gli investimenti in comunicazione e neppure il turismo, Treviso Marathon è tornata a mettere un segno più davanti alla voce iscritti: 2.563 gli atleti giunti al traguardo, tra podisti (2.254), disabili (52, più che a Roma la settimana prima) e pattinatori (309). La crescita rispetto all’anno scorso è minima (+3%), ma la difficile congiuntura generale la rende significativa.
      Treviso Marathon, adesso, continua a correre. Il 21 e 22 maggio, a Cison, lo staff del presidente Federico Zoppas organizza il 2° International Nordic Walking Trail Meeting.
      Non solo: Zoppas ha messo a disposizione del Comitato Treviso 2011 il know how della Treviso Marathon. E l’assessore allo Sport del Comune di Treviso, Andrea De Checchi, ha colto la palla al balzo. «Lo spirito di volontariato e abnegazione che ha reso grande la maratona sarà un contributo essenziale anche per il Comitato Treviso 2011». Se son rose, fioriranno.

Bettiol: «A 50 anni volevo esserci, ho chiuso
in 2 ore e 47 minuti»

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La Treviso Marathon 2011 ha il volto imperturbabile di Ahmed Nasef, marocchino che vive e si allena a Monza, al terzo successo dopo Livorno e Reggio Emilia: «Sono riuscito a fare una bella gara. Prevedevo di correre in 2 ore e 14′: ho fatto anche un po’ meglio, migliorando il mio primato personale - commenta a caldo - Ho deciso di correre qui solo un paio di settimane fa: questo è un percorso bellissimo, veloce. Il ritmo impostato era regolare, perfetto per me: sono stato coperto, non volevo provare da lontano perché nelle maratone non si sa mai cosa può succedere, e così ho aspettato la volata».
      Sul gradino più alto del podio nel femminile la figura minuta, il sorriso grazioso e le mollettine fermacapelli colorate di Martina Celi: «Ho vinto, ho fatto il mio personale: non potevo chiedere di più», spiega l’atleta dell’Esercito allenata da Piero Incalza, tecnico di Giacomo Leone, già vincitore a New York. Ha trionfato in rimonta su Laura Giordano, ripresa e staccata al 37. km: «È mia caratteristica: ho difficoltà a partire rapida, mi scaldo lungo il percorso e recupero».
      Ecco, allora, anche la smorfia della Giordano, marchigiana d’origine, ma ormai beniamina di casa (corre per Conegliano): «Al 30. km ho accusato una contrattura alla coscia destra: ho corso di fatto su una gamba sola, 12 km di patimento. Ma il mio motto è “non ritirarsi” (l’ha fatto una sola volta in carriera e solo perché, cadendo, si era fratturata il perone, ndr). Anche stavolta ho voluto finire e il tempo sotto le 2h 40′ non è neppure male».
      Ma la maratona è tante altre facce, quella grintosa di Alex Zanardi, che dedica la vittoria nell’handbike al popolo giapponese: «Avessimo un millesimo della loro tenacia, serietà e umiltà chissà cosa faremmo con il nostro genio». Quella raggiante di Marcello Venafro, 19esimo e primo dei trevigiani (nato in provincia di Frosinone abita a Vittorio Veneto da un anno): «Un’organizzazione così non l’ho trovata neppure a Londra». O di Rosanna Saran, lei sì trevigiana doc, di Ponzano e tesserata per la Libertas San Biagio, che ha iniziato il podismo, a 35 anni, proprio con la prima edizione ed ora chiude quarta in meno di 3 ore. Quella di Salvatore Bettiol (foto) classe 1961, campione di Volpago, capace di 2 e 47′ alla soglia dei 50 anni «e quasi senza allenamento: ma volevo correre nella mia terra».
      E infine quelle istituzionali di Paolo Speranzon e Andrea De Checchi, assessori allo Sport di Provincia e Comune, a cui spetta lodare il lavoro dei tanti volontari, testimonianza della cultura sportiva trevigiane e di una maratona che unisce tutta la Marca.
 Ecco tutte le classifiche delle varie categorie.  

MASCHILE
     
      1. Hamed Nasef (Marocco/Fanfulla Lodigiana) 2h13′57″, 2. Tayeb Filali (Algeria/Campidoglio Palatino) 2h13′59″, 3. Francesco Bona (Ita/Aeronautica) 2h14′59″, 4. Stefano Scaini (Running Club Futura) 2h16′48″, 5. Gianluigi Pasetto (Calcestruzzi Corradini Rubiera) 2h21′43″, 6. Hannes Rungger 2h21′50″, 7. Michele Bedin (Assindustria Rovigo) 2h27′18″, 8. Giorgio Zanta (San Marco Venezia) 2h27′48″, 9. Guenther Mair 2h31′14″, 10. Stefano Benincà (Runners Team Zanè) 2h32′01″, 18. Marcello Venafro (Scuola Maratona Vittorio Veneto) 2h37′12“, 19. Domenico Lorenzon (Valdobbiadene) 2h37′35″, 21. Flavio Olto (Atl. Mareno) 2h38′09“, 24. Adriano Pagotto (Atl. Vittorio Veneto) 2h39′16“. 

DONNE
     
      1. Martina Celi (Esercito) 2h 36′14″, 2. Laura Giordano (Industriali Conegliano) 2h38′35″, 3. Daniela Gilardi (Valmadrera) 2h47′55″, 4. Rosanna Saran (Idealdoor Lib. S. Biagio) 2h59′28″, 5. Federica Poesini (Marathon Club Città di Castello) 2h59′40″, 6. Tiziano Scorzato (Malo) 3h10′05, 7. Sara Tomè (Atl. Vittorio Veneto) 3h10′08″, 8. Eva Vignandel (Podisti Cordenons) 3h10′33″, 9. Cecilia Di Benedetto 3h10′45″, 10. Alessandra Testa (Running Club Futura) 3h12′23″, 13. Marcella Molin (Trevisatletica) 3h14′46″, 17. Sara Cremonese 3h18′41″, 18. Daniela Vedelago (Atl. Aviano) 3h18′45″.
 


     

 CAMPIONATO  ITALIANO US ACLI

Di Stefano e la Feltrin  conquistano  il tricolore Acli

 1. Giuseppe Di Stefano (Silca Ultralite Triathlon) 2h49′44″, 2. Alessandro Splendore (Us Acli Bastia) 2h54′36″, 3. Nello Stefan (Silca Ultralite) 2h 57′51″.1.Antonella  Feltrin (Roncade) 3h24’11”, 2. Sabrina Cincotto (Mottense) 4h04’14”, 3. Anna Marcuzzo (Silca Ultralite) 4h05’38”. Società Us Acli: 1. Silca Ulltralite.

  
  
HANDBIKE
     
      1. Alex Zanardi (Giambenini Pescantina) 1h03′01″, 2. Paolo Cecchetto (Team Pulinet Handybike) 1h03′02″, 3. Joel Jeannot (Dordogne) 1h 03′ 03″.

 CARROZZINE  OLIMPICHE
 

      1. Heinz Frei (Svizzera) 1h26′39″, 2. Cornel Villiger (Svi) 1h26′54″, 3. Tobigs Loetscher (Svi) 1h26′55″.
      ROLLER
     
      1. Severin Widmer (Svi/team Rollerblade) 1h01′31″ per compiere i 40 km e 200 m; 2. Stefano Galiazzo (Skating Club Cassano d’Adda) 1h01′39″, 3.
Roberto Screpanti (Vitamine Co Efect 3) 1h01′39″.
      Half marathon roller (20 km): 1.
Daniel Niero (Scaltenigo Roxa) 34′45″, 2. Filippo Dacy (Gruppo Cosmo Noale) 34′45″, 3. Andrea Risoli (Gp Mobili Cantù) 34′46″

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Stavolta Alex Zanardi non ha sbagliato e, memore di quella curva che da via Santa Caterina porta in Borgo Mazzini, ha tagliato il traguardo per primo vincendo appunto la Treviso Marathon dei disabili: lo scorso anno, tratto in inganno, era andato dritto perdendo la gara. La vittoria lui la voleva, era fra i favoriti e l’ha conquistata con una volatona avvincente e con un tempo (1h 03’) che migliora di ben 4’26″ il tempo del 2010.
      «È stata una gara tiratissima fin dall’avvio, afferma Zanardi, e anche molto tattica, nessuno voleva andarsene, in testa c’è sempre stata una grande lotta e l’elevata velocità con cui siamo giunti al traguardo lo conferma». Sorridenti all’arrivo, nonostante la grande fatica i tre del podio con zanardi che ha vinto su Paolo Cecchetto (di Lodi, ma origine venete) e sul francese Joel Jeannot. Stanchi, ma sorridenti, un’immagine da immortalare come esempio di sport vero. Dopo di loro gli altri 53 partiti da Vittorio Veneto comprese le carrozzine olimpiche con tre atleti svizzeri nelle prime tre posizioni (Heins Frei davanti a Villiger e Loetscher).
      L’ex pilota di F1 Alex Zanardi, applauditissimo, commenta: «E’ andata bene, non ho sbagliato: sono giunto fiducioso dei miei mezzi e di poter vincere e la voglia di riscattarmi sia dello scorso anno e della piccola delusione della Maratona di Roma». Continua il vincitore: «Una gara molto sentita, più di quelle automobilistiche tanto è vero che stamane alle 4 ero già sveglio. Una gara in cui era importante essere davanti entrando nel percorso del centro storico viste le difficoiltà fra curve e pavè, certo che è stata una gara velocissima che volevo vincere, poi qui a Trevsio ho ritrovato un grande pubblico che mi vuole bene».
      Paolo Cecchetto, piazza d’onore: «Una grande maratona, una gara bella e sono soddisfatto del secondo posto, sono stato alla ruota di Alex, anzi ho succhiato la ruota ma lui non ha sbagliato nulla. Certo che questa è stata una gara bella, ben organizzata, nessun pericolo per noi e da questo punto di vista mi sento di dire che la Maratona di Treviso per noi disabili è la prima in Italia».
      Dietro il pluricampione trevigiano Alvise De Vidi: «Questa maratona l’ho seguita dai primi passi dando anche consigli, stare dietro le quinte dà nostalgia. È stata una grande gara con i campioni disabili che hanno dato lustro a Treviso».

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Successo di Tutt’Incorsa, la stracittadina non competitiva di 2,2 e 11 km. Gruppi di amici-atleti, un serpentone festoso che ha attraversato il centro storico tagliando il traguardo nella stessa piazza dove poi sarebbero arrivati i Vip della Maratona. Sono stati tremila gli appassionati che hanno voluto dire “io c’ero” anche in occasione dell’ottava Treviso Marathon. Ad impreziosire l’atmosfera di partecipazione collettiva, una maglietta consegnata a tutti i partecipanti con un disegno realizzato dalle alunne della scuola elementare “Luigi Carrer” di Treviso, le quali hanno poi fatto incetta di autografi dei campioni a fine corsa. Vincitori? Nessuno, ha vinto la partecipazione: tremila atleti entusiasti e soddisfatti.  

Domani tutto sulla riunione di Montebelluna!