Settembre 30th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol  

Prove multiple, Mattia Gatti e Ottavia

Cestonaro trionfano a Bovolone

Doppietta vicentina ai campionati regionali cadetti di prove multiple, svoltisi a Bovolone. Il titolo maschile è andato a Mattia Gatti, dell’Atletica Nevi, che ha totalizzato 3.116 punti nel pentathlon (parziali: 14″3 nei 100 ostacoli, 1.80 nell’alto, 33.75 nel giavellotto, 5.07 nel lungo, 3’13″3 nei 1000). Quello femminile, come da pronostico, è stato conquistato da Ottavia Cestonaro, del Csi Fiamm, con 4.214 punti (parziali: 11″5 negli 80 hs, miglior prestazione italiana dell’anno; 5.53 nel lungo, 27.95 nel giavellotto, 1.60 nell’alto, 1’49″8 nei 600). Sul podio, in campo maschile, anche Francesco Fiorio (Selva Bovolone), staccato di appena 25 punti da Gatti, e Harold Barruecos Millet (Csi Fiamm). Tra le cadette, argento per Giovanna Berto (Cus Venezia) e bronzo per Alice Cazzolato (Pederobba).

ALTRI DATI DA BOVOLONE 

Alice Cazzolato

“terza” 3.379punti, S. Dehbi 12”8, A. Suman 2’50”5

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Primo M.Gatti, quarto Alessandro Cecchin, quinto Angelo Suman settimo Stefano Piccin. 

Grande merito per la terza piazza di Alice Cazzolato, anche se i punti realizzati son una trentina, circa, di meno: 3.379 con 12”9/4,61/27,60/1,42/1’53”8; poi vale il quarto posto di Alessandro Cecchin, persosi un po’ sui 1000m. con 3.054 punti con buone punte come 14”4/1,77/5,43 e 33,98, poi Angelo Suman, quinto con 2.988 punti con il primo posto sui 1000m. in 2’50”5, nei picchi 5,40/1,53; a chiudere Stefano Piccin (1,68 nell’alto), settimo e Andrea Gatti (1,62 nell’alto).

Nel settore femminile settima Erica Venuti con 2.958 punti e vale 13”9/4,49/1,39, poi Anna Bonsembiante, punti 2.904, punte nel lungo 4,75, infine Sara Dehbi, 2.849, 12”8 sugli 80hs. e 1’51”8 sui 600m.

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Terza Alice Cazzolato, settima Erica Venuti e ottava Anna Bonsembiante

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Tu menti sapendo di mentine 

Scritto da Diego Cacchiarelli

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L’alito fresco aiuta a nascondere la puzza delle bugie e quindi presumo che Arese menta sapendo di mentine. Questo è il pensiero che mi sfiora leggendo il comunicato della Fidal dell’ultimo consiglio nella cui prima parte c’è un virgolettato che dovrebbe essere l’Arese-pensiero. Analizziamolo insieme. Prima parte, Arese dice: “Sembra paradossale ma nell’ultima riunione di Consiglio, in luglio, avevamo apprezzato il buon andamento della stagione, dalle indoor ai Giochi del Mediterraneo, fino ai risultati delle rassegne giovanili. Poi il fatto di non aver vinto medaglie a Berlino, oggettivamente negativo, ha rovesciato il giudizio, andando a mio parere anche oltre il limite.”Anche se lo dice in buona fede, tocca comunque spiegare a Franco Arese cosa sia l’assoluto e cosa il relativo. Ci si potrebbe provare citando l’attrice Lily Tomlin quando diceva: “Il guaio della corsa dei topi è che se anche vinci, sei sempre un topo”. Tradotto e rapportato al nostro mondo significa che essere - relativamente - soddisfatti per le medaglie di una gara europea e per di più indoor e per di più giocata in casa (leggi Euroindoor di Torino) non significa che si è - assolutamente - soddisfatti per l’andamento del nostro gruppo di atleti. Per quello si aspettava una prova vera e cioè outdoor e di livello mondiale. I risultati di Berlino li abbiamo visti tutti; e Berlino non è un caso isolato bensì un trend negativo che a partire dall’ultimo governo Gola (tempo in cui Atleticanet ha iniziato a far sentire la sua voce), è andato via via peggiorando senza mai avere un accenno di inversione di tendenza. In altre e più semplici parole, Arese ha preso in mano una federazione che stava iniziando ad andare malino e adesso dopo cinque anni va malissimo. Un trend negativo ereditato, consolidato e costantemente alimentato. Seconda parte dell’Arese-pensiero:”Io dico no alla demoralizzazione, al sentimento negativo diffuso da pochi: c’è bisogno di coesione, e ben vengano le critiche, se costruttive.”Nessuno si demoralizza ma è ovvio che se le cose vanno male e se chi fa male si tura le orecchie e si aggrappa al suo posto come un naufrago al suo remo…beh, va da se che l’ottimismo tende a scemare.


Poi dice che c’è bisogno di coesione ma lo dice solo adesso che sta con un piede fuori dalla Fidal. Ha preso quasi tutte le decisioni importanti con i suoi 2-3 amici lasciando al consiglio il solo ruolo formale; ha fatto un braccio di ferro assurdo per avere in giunta esecutiva consiglieri più che bastonati in sede di voto. Però ora che si trova con le spalle al muro che fa? Chiede coesione. Ma che ci prende per gente con le sveglie al collo?

Perchè non ha chiesto, o meglio offerto, coesione quando si sentiva forte?E non parliamo poi del “ben vengano le critiche se costruttive“. Vorrei ricordare che da circa due anni (o di più?) il forum sul sito Fidal è stato chiuso azzerando così ogni possibilità di dissenso o critica. Poi, sono notizie degli ultimi periodi, Arese sembra si sta adoperando per modificare la giunta esecutiva perchè ci sarebbero un paio di tizi poco malleabili e quindi, se possibile, da sostituire. C’è il problema di come fare…ma visto che con il GGG fanno quello che gli pare, non mi stupirei se Franco e i suoi amici si inventassero qualcosa di fantasioso per raggiungere lo scopo. E veniamo alla terza parte, la madre di tutte le mentine (e di tutte le bugie). Arese dice: “Dobbiamo rimboccarci le maniche e metterci subito al lavoro, guardando già a Barcellona, ma sempre lungo il percorso che porta a Londra, ai Giochi del 2012, e senza mai dimenticare l’impegno sul fronte giovanile“.Mi sa che Franco e gli amici suoi non hanno capito (o fanno finta di non capire) una cosa: se non sono riusciti a fare meglio in cinque anni non è perché qualcuno li ha ostacolati (tutt’altro) ma è perché più di così non sanno fare. Uno non può affossare per un quinquennio l’atletica azzurra e ogni tanto dire “adesso bisogna fare meglio”. Se per cinque anni dici che vuoi fare meglio e poi fai sempre peggio è chiaro anche ai sassi che tu non sai fare di meglio, nemmeno se ti impegni con tutto te stesso. Magari non lo fai apposta ma comunque non ci riesci. Bisognerà che prima o poi tu lo ammetta oppure… farai indigestione di mentine! Chiudo infine con una nota di rammarico a livello di informazione federale. Della chiusura del forum abbiamo già detto; alcuni giorni fa abbiamo anche letto l’inelegante comunicato sull’uscita di D’Onofrio dal Golden Gala.

Adesso però la cosa diventa preoccupante: nel resoconto di quest’ultimo consiglio è stato omesso un documento scritto e messo agli atti presentato da i quattro consiglieri atleti. Di questo documento, ovviamente critico benché equilibrato ed educato, nessun cenno. Sia ben chiaro non accuso chi ha scritto materialmente l’articolo che ovviamente in queste cose è mero portavoce delle volontà politiche. Però qualcuno dovrebbe vergognarsi per aver censurato l’unico elemento importante di un consiglio che, per il resto è rimasto silente, vittima di quella che Dino Ponchio nel suo intervento l’ha definita “la forza dell’ignoranza”.Se il non aver fatto conoscere l’esistenza di questo documento al di fuori del consiglio è grave, ancora più grave è stata la collocazione del documento in consiglio: è stato fatto leggere solo a seduta praticamente finita quando alcuni consiglieri erano già andati a casa. Questo è l’ennesimo ulteriore segnale del rispetto di Arese e amici suoi nei confronti di chi propone e analizza.

Eccola l’unità chiesta di Arese: o si è d’accordo con lui o si viene tagliati fuori.Entro breve pubblicheremo il documento degli atleti insieme all’intervento del DT Uguagliati che pure, per altri motivi merita di essere letto e conosciuto.