Settembre 24th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol  

CDS ASSOLUTI 2009 - Finali Nazionali

 Finale  Luogo e click per iscritti e risultati
 Comunicato
Fidal “pre”
     
 A ORO   CAORLE (VE) - FINALE NAZIONALE ”A” ORO  10931      
 A ARGENTO  SULMONA (AQ) - FINALE NAZIONALE ”A” ARGENTO  10936      
 A1  FORMIA (LT) - FINALE NAZIONALE A1  10938      
 A2  COMACCHIO (FE) - FINALE NAZIONALE A2  10937      
 A3  MONTECASSIANO (MC) - FINALE NAZIONALE A3  10937      

 

SOCIETARI, LA JÄGER SI AUGURA

SOGNI D’ORO

  Sabato e domenica il club vittoriese sarà impegnato a

 Sulmona nella finale Argento: promozione non

 impossibile. Le donne della Industriali Conegliano in

 gara a Formia nella finale A1

Appuntamento a Sulmona. Sabato e domenica, l’Atletica Jäger sarà tra le 12 formazioni maschili in gara nella finale Argento dei campionati italiani assoluti di società su pista. Per il club vittoriese è un traguardo che vale una stagione: dopo due partecipazioni consecutive alla finale Oro e l’11° posto ottenuto a Lodi nel 2008, l’Atletica Jäger prova a essere protagonista nella seconda finale per importanza, quella che riunisce le formazioni (dal 2008 esclusivamente civili) classificate dal 13° al 24° posto della graduatoria nazionale. La fase preliminare ha regalato alla Jäger il quarto punteggio provvisorio tra le 12 qualificate e la terza piazza a livello veneto alle spalle di Assindustria Padova e Vicentina, entrambe impegnate nella concomitante finale Oro di Caorle. Sulmona potrà riscrivere le gerarchie (le classifiche saranno basate sui piazzamenti, non più sui punteggi tecnici), ma è probabile che la società vittoriese sia in grado di ritagliarsi un posto da protagonista, sino magari a lottare per la promozione (due i posti sicuramente disponibili).Punte di diamante del gruppo, il keniano Esho, atleta da battere negli 800 e nei 1500, l’esperto astista Tronca, la staffetta 4×100, arrivata ai margini del podio agli Assoluti di Milano, e il carabiniere Fent, che torna a vestire, per un fine settimana, la maglia del suo vecchio club, sfruttando il particolare regolamento della rassegna. La pedana del giavellotto lo attende protagonista, anche per riscattare una stagione inferiore alla attese. Mancherà, invece, sicuramente l’esperienza di due “senatori” come il lunghista Bortolozzi e l’ostacolista Ceccato, infortunati.    Se l’Atletica Jäger sarà impegnata a Sulmona nella finale Argento, le “cugine” dell’Atletica Industriali gareggeranno nella finale A1 di Formia. Per le coneglianesi è un piccolo record: si tratta, infatti, della decima partecipazione consecutiva alla terza finale nazionale per importanza. Partiranno dalla terza posizione provvisoria su 12 qualificate (quarta forza veneta in assoluto dopo Assindustria Padova, Asi e Vicentina, divise tra finali Oro e Argento) e, anche nel loro nel caso, non è da escludere il traguardo della promozione. Occhio, soprattutto, all’azzurrina Strati (100 e lungo), alla mezzofondista Mondin (5000 e 3000 siepi), alla tricolore di maratona, Giordano (1500 e 5000),  e alle esperte Morosin (800), Gasparetto (asta) e Maschietto (martello).

Cliccate sopra per vedere ora gli iscritti, poi i risultati della Jager (Sulmona), della Industriali Conegliano (Formia) e della Nuova Atletica S. Giacomo (Montecassiano.

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Lupatossima,

quando l’ultramaratona dà spettacolo

(comunicato stamnpa a cura del Gs Mombocar)

Siamo arrivati alla vigilia della 15^ edizione della Lupatotissima. Sabato 26 e domenica 27 settembre, sulla pista comunale di atletica “Nino Mozzo” di San Giovanni Lupatoto, avrà inizio infatti la lunga kermesse di eventi sportivi legati alla Lupatotissima, la nota manifestazione di atletica leggera, che il Gruppo Sportivo Dilettantistico Mombocar “Argenta - Riso San Marco” e l’Assessorato allo Sport del Comune di San Giovanni Lupatoto organizzano in collaborazione con l’85° R.A.V. VERONA e l’Associazione ALBA progetto Fibrosi Cistica, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Verona e sotto l’egida sportiva della IAU (Associazione Internazionale di Ultramaratona), della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica leggera), del Centro Sportivo Italiano, della IUTA (Associazione Italiana di Ultramaratona e Trail), della Fiasp e dell’Unione Marciatori Veronesi.

La gara di Ultramaratona di 12-24 ore assegnerà i titoli di Campioni Italiani Iuta assoluti e di categoria della 12 ore su pista. Il via alle ore 10.30 di sabato 26. A questa Ultramaratona dal passato prestigioso, inserita nel Calendario nazionale Fidal, la IAU ha concesso l’importante patrocinio della BRONZE LABEL. Ricordiamo che l’Albo d’oro della manifestazione vanta ben due primati mondiali di specialità, tutt’ora imbattuti, ovvero quello della 24 ore femminile conseguito dalla ungherese Berces e quello della 100 km femminile su pista ottenuto dalla giapponese Sakurai. Ma non possiamo nemmeno dimenticare le prestigiose partecipazioni di altri due grandi primatisti del mondo, quali il greco Yannis Kouros e lo scozzese Donald Ritchie, entrambi ancora oggi primatisti mondiali rispettivamente della 24 ore e della 100 km.

Tra i grandi nomi iscritti quest’anno, spicca senz’altro il bergamasco Antonio Mazzeo, che ha vestito nella sua lunga carriera per ben 12 volte la maglia azzurra, conquistando 3 medaglie a squadre (bronzo al campionato del mondo 2002 di 100 km; bronzo al campionato del mondo 2005 di 24 ore; argento al campionato europeo 2005 di 24 ore).

E’ stato 3 volte capitano della squadra nazionale, la prima volta nella 100 km e poi le altre due nella 24 ore. Dal 1998 al 2007 ha partecipato per 41 volte ad una 24 ore, superando per 17 volte i 200 km. Ha conseguito il suo personale di oltre 245 km proprio alla Lupatotissima del 2000. E’ primatista italiano di categoria nella M45 su strada e nella M50 sia su strada, sia su pista.

Altro personaggio eccellente è il pratese Antonio Mammoli, il primo italiano a conquistare una medaglia individuale nella specialità della 24 ore. Eravamo ancora a San Giovanni Lupatoto nel 2006, quando in occasione del Campionato Europeo vinse un prestigioso bronzo con km 248,440, che tutt’ora rappresenta la terza prestazione italiana in assoluto e la seconda conseguita su pista. Mammoli è primatista italiano di categoria nella M45 su pista e primatista italiano a squadre della 24 ore. Ha inoltre vestito 5 volte la maglia azzurra ed è stato capitano in due occasioni. Oltre alla medaglia individuale ha vinto anche altre due medaglie a squadre.

Altra stella presente alla Lupatotissima sarà Monika Moling, ormai di casa anche lei a San Giovanni Lupatoto, avendo conseguito il personale con 202,425 km nel 2007, ad oggi quinta migliore italiana assoluta di sempre nella specialità. Monika è anche primatista italiana nella categoria Seniores sia su strada, sia su pista. Azzurra per nove volte, capitana nel 2006, ha vinto anche lei 3 medaglie a squadra. Monika è primatista italiana a squadre della 24 ore.

Altro azzurro in gara è il bergamasco Eugenio Cornolti, nazionale nel 2008 e nel 2009. Il personale conseguito è del novembre dello scorso anno (Palermo su pista) e sarà uno dei favoriti. Classe 1957 si è avvicinato alla specialità della 24 ore proprio nel 2007 a 50 anni, peraltro dopo aver fatto la Nove Colli nell’anno precedente.

Conclude l’elenco dei Top Five il genovese Vincenzo Tarascio, sette volte azzurro dl 2000 al 2005, capitano nel 2003, autore di 28 gare di 24 ore dal 1995 al 2009 e tutt’ora primatista italiano in 5 specialità indoor dell’Ultramaratona. Ha conseguito il suo personale nella 24 ore nel 2003 in Olanda a Uden. 

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Scritto da Diego Cacchiarelli

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Questa è la sintesi estrema ma precisa che la Fidal ha elaborato come linea strategica della sua azione politica passata e presente. Ve lo dimostro.E’ facile dimenticare il passato, soprattutto quando i precedenti quattro anni di Arese hanno rappresentato il nulla sia a livello politico che, cosa più importante, a livello di risultati fatti sui campi di gara. Niente e nessuno da ricordare.
Ma siccome viviamo nell’era dei mediocri, i mediocri sono stati riconfermati; quelli eletti ma sonoramente bastonati in sede di voto hanno avuto anche l’ascensione ad un seggio (diciamo pure seggiolone) in Giunta Esecutiva. Bravi, bravi…ma cerchiamo almeno di non dimenticare il presente.
 

E quindi ME NE FREGO! Questo è il motto.

Arese si erge con fronte alta e sguardo fiero a scrutare il nulla…ma con vivo interesse. E’ passato più di un mese dal termine dei mondiali di Berlino e di questa ennesima disfatta azzurra non se ne parla. O meglio non se ne deve parlare. E’ stata fatta una riunione di Giunta in cui di atletica praticamente non si è parlato; a giorni ci sarà consiglio federale e – udite udite – all’ordine del giorno non compare alcuna voce specifica relativa a Berlino. E’ molto più che scandaloso, è pazzesco, tanto pazzesco da non avere precedenti nella storia della nostra federazione. Niente analisi, niente resoconto, niente di niente.
Di Berlino si parlerà – forse – in un consiglio informale che si terrà domani. Un consiglio informale cioè un non-consiglio per discutere l’evento più importante e disastroso dell’ultimo biennio? E’ chiara la volontà di insabbiare col silenzio una disfatta che dato il trend degli ultimi anni è sostanzialmente politica e non agonistica o episodica. A quando un’analisi tecnica di Uguagliati? Sembra ci sarà una relazione inserita tra le varie ed eventuali nell’ordine del giorno del consiglio federale. Un esacamotage veramente ridicolo.
 

ME NE FREGO! Anche degli allievi e delle tante piccole società che vi stanno dietro. Come tutti ricordiamo questa dirigenza per voce di Arese ha detto che si curerà solo gli atleti da medaglia e solo quelli che la vinceranno a breve perché il resto sarà anche importante ma secondario (?). E allora diamo uno sguardo al dispositivo del Campionato Italiano Allievi di Grosseto del 3 e 4 Ottobre per vedere che attenzione viene data alla categoria più delicata dell’intero settore agonistico.
Parlo in specifico dello scandalo iscrizioni. Prima assurdità: le iscrizioni si possono fare solo on line. Io vivo praticamente davanti al computer ma nonostante questo mi rendo conto anche io che è pazzesco obbligare le società a usare esclusivamente il modulo on line. Certo le grandi società non hanno problemi ma le piccole? Sappiamo bene che a livello di categorie giovanili abbiamo un forte frazionamento a livello societario. Clubs con pochi atleti che hanno 2-3 persone a tirare avanti il tutto, che fanno atletica al campo e alla burocrazia gli dedicano lo stretto indispensabile. Di colpo siamo tutti maghi del computer e del web? Ad ogni modo, se sai fare l’iscrizione on line bene sennò….sennò…sennò? E qui viene il bello. Il dispositivo dice che l’iscrizione si può effettuare anche al momento della conferma iscrizioni previo pagamento di 100 euro per società! Avete letto bene, non c’è uno zero in più, sono cento euro da versare nel caso in cui un povero disgraziato non abbia avuto modo di compilare il modulo di iscrizione on line. Siamo ben oltre l’inadeguatezza degli strumenti o la scarsa comprensione del nostro mondo. E’ molto più semplice: se ne fregano!
 

ME NE FREGO! Pure dei comitati regionali e dei loro presidenti. Mi risulta che questa dirigenza, o più precisamente i triumviri, sempre più protesi all’accentramento del potere, stiano mettendo in un angolo anche i comitati regionali sempre più spogliati di facoltà e strumenti. Se c’è da organizzare un evento medio o grande, tutto viene avocato “a Roma” evitando così di valorizzare e far crescere le tante persone capaci che tutto l’anno lavorano per l’atletica con buonsenso e professionalità. A livello locale rimangono solo la fatica e le briciole dei campionati a dimensione condominiale a cui Arese ha detto di non essere interessato.
Le società e i comitati hanno i loro consiglieri federali di riferimento, sarebbe bene che inizino a chiedere loro conto di questo modo di interagire con le strutture periferiche.
 Arese e i suoi due tre amici sono sempre più soli e sempre più arroccati. Impegnatissimi in una difesa personale di autoconservazione che nulla ha a che vedere con la gestione di una Federazione sportiva. L’opinione pubblica è largamente schierata contro di loro ma l’opinione pubblica non conta. Non contano gli atleti, non contano i tecnici, non contano i dirigenti sociali e sembra che non conti nemmeno il Coni. Arese lo sa e quindi…se ne frega! In realtà conta solo il consiglio federale cioè quel gruppo di 18 persone che con le loro azioni legittimano o meno l’esistenza di questa dirigenza. Ed è a loro che ci appelliamo. Se hanno davvero a cuore l’atletica e non la poltrona, se pensano che si possa fare meglio di così (certo che si può), se si rendono conto che fare da comparse a questo ectoplasmatico presidente e alle due eminenze grige che lo solleticano sia una cosa sbagliata ebbene che abbiano la forza e la dignità di esprimere queste convinzioni pubblicamente. Ne guadagnerà l’atletica e ne guadagneranno i consiglieri stessi che potranno ritenersi tra “i buoni” il giorno in cui i nodi verranno al pettine. Per “i cattivi” quelli che lucidano il bracciolo della loro poltrona ad ogni seduta e si turano il naso e le orecchie per non avere problemi…per quelli nel giorno dei nodi e dei pettini ci sarà, come è già accaduto in passato, l’oblio e un più che meritato spernacchiamento.