Dicembre 6th, 2020

TREDICESIMA STAGIONE OPEN 2020

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

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PRIMATI PER ETA’

Settore maschile parte terza:

il fondo su pista (5.000 e 10.000m.)

SIMONE ZANON “LA LEPRE!”

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Benvenuto Pasqualini e Virginio Trentin gli “speciali supermaster”

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Questa per il settore maschile è la terza tappa: il fondo; (la prossima volta sarà la terza anche per quello femminile). E il nome che emerge a chiare lettere è quello di uno dei nostri fondisti più dotati di un talento quasi naturale, con la sua corsa veloce, leggiadra, mai sofferente, briosa, elegante: un piacere vederlo in azione. Ed è lui. il nostro Simone Zanon. forte sia sui 5.000m e ancor di più sui 10.000m. Stupisce fin da ragazzino e si attribuisce tutti i podi e i primati giovanili (compresa la maratonina junior!). Poi per anni lo spettacolo continua fino alla soglia dei trent’anni (e solo un fastidioso  e pericoloso malanno lo ha fermato). Evviva Simone con ben 19 titoli totali e il merito (come quello di tanti nostri atleti) di aver brillato sulla scena italiana e internazionale! Dietro di lui si sta facendo strada il nostro “Paolino” Zanatta, l’ultimo glorioso erede del nostro straordinario passato di eccellenti fondisti (guardatevi i mitici anni 80/90 sul libro “Protagonisti trevigiani attraverso i numeri dell’atletica”, di Franco Piol. Come, non lo conoscete? Ancora non lo avete comprato? Giusto, presto fatto: lo trovate presso la Silca Ultralite , Aldo Zanetti - e anche lo spot pubblicitario è andato!!!).

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E tra i master? Ben due grandi campioni, a pari merito: ancora Benvenuto Pasqualini un vero genuino concentrato di coraggio e di energia, fino allo spasimo dei suoi ultimi giorni (si è spento da poco a oltre 85 anni) dominando mezzofondo e fondo dagli 800 ai 10.000m. in pista e oltre su strada: un eroe, un esempio di passione e di rispetto delle regole per voi giovani e per noi tutti. A pari merito, dicevo, con un altro grande fenomeno della corsa tout court: Virginio Trentin. Anche lui si è “scoperto” forte molto tardi, ma posso garantirvi che si è rifatto alla grande, da “grande” appunto quale egli è: dodici titoli (come Benvenuto), che lui potrà incrementare, già con la nuova stagione. Personalmente sono molto affezionato al “professor Virginio”, un uomo generoso  e umile, un maestro nella corsa e nella vita. Dietro ai due leader in tanti : il più sorprendente è Flavio Olto con ben sette titoli!

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Addentriamoci, come ormai siamo soliti fare, nei dettagli, per tentare di fare un po’ di “storia”.

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5.000m. La corsa al primato comincia presto, almeno tra gli allievi e il primo a mettersi in luce è niente di meno che Salvatore Bettiol in persona che nel 1978  corre in poco più di sedici minuti, ma ai diciassette arriva primo Silvano Gambarotto - nella foto sopra - (un ragazzone che farà un buon percorso da fondista), che scende abbondantemente sotto i sedici minuti, nel 1981; ci vorranno quasi trenta anni perché la situazione muti (grazie alla scuola moglianese di Faouzi Lahbi, una vera rivoluzione),

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con lo stupendo Mekonen Magoga (un artista della corsa) che nel 2010 strappa il primato a Silvano per pochi preziosi secondi (nel frattempo Dylan Titon conquistava del 2009 l’insolito primato tra i cadetti, sempre sotto i sedici minuti, barriera del primissimo Bettiol); a chiudere il capitolo allievi ci ha pensato quello sbarazzino di Nicolò, capolavoro di “casa Bedini” (con Davide e Marjana), scendendo maestosamente sotto i 15’!!!

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Dalle tabelle il maggior rilievo se lo guadagna sul campo “piè veloce” sua maestà Simone Zanon: ben 11 titoli con tempi straordinari di valore europeo; in emersione lenta ma costante Paolo Zanatta con tre titoli. A seguire il bel talento bellunese Mattia Maccagnan, del glorioso Becher, subito carpitoci dalla FF.GG. romane (a proposito, tra i nostri master corre da sempre con buoni risultati Antonio Maccagnan, classe 1950, trevigiano di Lamon, credo).

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Tra i master prevale con 8 titoli Virginio contro i (prestigiosi) sei titoli di Benvenuto e i (sorprendenti) sei di Flavio. Ma nella variegata tavolozza ci sono pure Domenico Lorenzon, Oddone Tubia, gli anziani Heros Deppi, Pietro Vaccari ed Eusebio Agnini, semicancellati dal “nuovo che avanza…” (si dice così?). Per onor di cronaca vi cito anche Ahmed Nasef (proveniente dal monzese a Ponzano e da qualche anno in una società del bellunese), incappato e sospeso per doping (brutta piaga per lo sport in generale) e poi squalificato per quattro anni.

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10.000m. Ovviamente stesso copione (un po’ più povero e molto retrodatato: è una distanza che decisamente corrono in pochi e in pochissime gare - una o due all’anno? Poveri noi…) A titoli sempre primo Simone Zanon (8) con Zanatta con i suoi tre titoli. Dietro a loro ancora la nostra preistoria con i fondisti Gabriele Barbaro (del 50), Renato Lavina (56) e il nostro attivo collaboratore e scrittore  Francesco Storgato (60) che è stato il precursore con eccellenti tempi a 15 e 16 anni, precedendo prima Riccardo Rossi (ricordate? Primatista allievi nell’ottanta) e poi Mattia Maccagnan, attuale primatista trevigiano (dal 1998). Buie prospettive per il futuro del fondo in pista: Paolino resiste con grande suo merito!

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Impoverito (e di molto) anche il quadro dei master e, anche qui, la passione , la costanza e l’esempio dei nostri eroi non pagano e, loro, Benvenuto e Virginio, sono sempre i testimoni presenti di questa dura e maltrattata disciplina con 6 e 4 titoli ciascuno davanti (ve li do in ordine alfabetico) a Gabriele Barbaro, Fabio Bernardi, Salvatore Bettiol, Enrico Spinazzè e Pietro Vaccari con due titoli.

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Eccovi i virtuali podi  come da tabelle allegate.

Terza tappa maschile di questo avventuroso viaggio: il fondo (5000m-10.000m).

Vi do, per consuetudine, il podio per i seniores e per i master.

5000m. seniores 1° Simone Zanon con 11 titoli; 2° Paolo Zanatta con 3 titoli; 3° Mattia Maccagnan con 2 titoli;

5000m. master - 1° Virginio Trentin con 8 titoli; 2° Benvenuto Pasqualini e Flavio Olto con 6 titoli ciascuno;

10.000m. seniores - 1° Simone Zanon con 8 titoli; 2° Paolo Zanatta con 3 titoli; 3° Gabriele Barbaro, Renato Lavina e Francesco Storgato con 2 titoli;

10.000m. master - 1° Benvenuto Pasqualini con 6 titoli; 2° Virginio Trentin con 4 titoli; 3° Gabriele Barbaro, Fabio Bernardi, Salvatore Bettiol, Enrico Spinazzè e Pietro Vaccari con 2 titoli.

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I più titolati risultano pertanto:

Tra i seniores Simone Zanon con 19 titoli davanti  a Paolo Zanatta con 6 titoli; tra i master prevalgono  Benvenuto Pasqualini e Virginio Trentin con 12 titoli ciascuno davanti a Flavio Olto con 7 titoli.

La prossima puntata: il fondo femminile (5000/10.000m).

Una puntata a parte sarà dedicata ai 3000m. sia maschile che femminile.

Un particolare ringraziamento va a Luigi Fasolato per la sua preziosa collaborazione (con opportune correzioni, suggerimenti  e notizie a coprire lacune).

Ecco le tabelle e  come interpretarle ***!

(LEGGETE PRIMA LE PREMESSE!)

 ***  Esse indicano la disciplina presa in esame (es. i 100 metri); segnala i vari limiti di categoria (assoluto, under 23, under 20, under 18,under 16, corrispondenti ai nostri seniores, promesse, juniores. allievi e cadetti); quindi cominciano le colonne che esprimono l’età e nelle conseguenti righe si susseguono prestazione, nome e cognome, luogo e data di nascita, data e luogo della gara. La lettura del primato quando sono presenti data di nascita e data della gara dell’atleta va espressa sempre con la formula dell’anno anagrafico, come da regolamento internazionale; in tutti gli altri casi si ricorre alla forma annuaria (come si usa fare in Italia). Esempio:

primo caso - 21 - 10”60 - Silvano Fedriga - Castelfranco Veneto 16-10-1970 - 28-7-1992 - Domodossola (calcolo 92 meno 71 = 21, poiché Silvano il 28 di luglio aveva ancora 21 anni);

secondo caso - 28 - 10”61 - Marco Martini - Ponzano 28-8-1991 - 22-8-2020 - Mantova (calcolo 20 meno 92 = 28, poiché Marco il 22 agosto non aveva compiuto ancora 29 anni). Ne avrà 29 con 10”65 corsi a Correggio il 13 settembre del 2020;

terzo caso - 16 - 10”85 - Loris Tonella - Roncade 20-4-2004 - 1-8-2020 Trieste le due letture (anagrafica e annuale) coincidono);

quarto caso - 37 - 12”0 - Lelio Miani Treviso 17-6-1952 - 1989, vale l’annualità del dato (89 meno 52 = 37) poiché manca la data della gara:

quinto caso - 13 - 11”7 - Ferruccio Bortot, 1962 - 1975, a maggior ragione vale l’annualità del dato poiché addirittura mancano tutti e due i riferimenti-base, data di nascita e data della gara (75 meno 62 = 13).

Sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti, a ricevere suggerimenti ed eventuali correzioni documentate perché io possa riscontrarle e convalidarle (su messanger o via e mail -  francopiol42@gmail.com - tel 06.9056244)

Perdonatemi refusi, imprecisioni e lacune. Vi voglio bene!

(foto di Eduard Ardelean, Roberto Passerini, Gabriele Marsura, Alberto Tozzato Foto Colombo/Fidal e altri - grazie!)

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