Gennaio 24th, 2016

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

 

 

PROVE MULTIPLE, CESTONARO TRICOLORE NEL PENTATHLON    

La vicentina della Forestale ha conquistato a Padova il secondo titolo italiano assoluto della carriera, realizzando 3.792 punti nella successione delle cinque gare. Per lei anche il titolo italiano promesse. Oro juniores alla padovana Mariaelena Agostini, che è anche argento assoluto, dopo aver sopravanzato di appena 5 punti la coetanea Erica Marchetti. Cairoli leader provvisorio nell’eptathlon davanti a Vigliotti, Leone davanti a tutti tra gli juniores 

 

SOTTOTONO I NOSTRI EPTATHLTETI?

MA LA PROMESSA ZANATTA PER ORA E’ 3° 

Primato della Borga. Volano i nostri nell’asta     

 

 

 

Cinque gare non sono tre balzi, ma per Ottavia Cestonaro fa poca differenza. La vicentina della Forestale ha vinto il titolo italiano assoluto indoor di prove multiple, realizzando 3.792 punti nel pentathlon. Per lei, che ha da poco compiuto 21 anni, anche l’oro tra le promesse. La Cestonaro è soprattutto una triplista, specialità in cui nel 2013 si è laureata campionessa europea juniores e nel 2015 ha vinto il primo titolo italiano assoluto della carriera. Da sempre, però, si cimenta nelle prove multiple, gara in cui ha conquistato titoli giovanili e stabilito primati italiani di categoria. Oggi, al Palaindoor di Padova, ha raggiunto la testa della classifica dopo le prime tre gare (60 ostacoli, alto e peso) e non l’ha più mollata, tenendo a distanza le juniores Mariaelena Agostini (Lib. Sanp) ed Erica Marchetti (Cus Pisa), che hanno inscenato un duello all’ultimo punto per il titolo italiano di categoria e per le piazze d’onore a livello assoluto. Alla fine, alle spalle della Cestonaro, argento assoluto e oro juniores per Mariaelena Agostini, che ha preceduto la Marchetti di appena cinque punti. Bronzo juniores per Maite Vannucci (Cus Bologna). Sul podio promesse, insieme alla Cestonaro, Emma Agugiaro (Gs Valsugana Trentino), argento, ed Eleonora Ferrero (Cus Genova), bronzo. “Negli ultimi dieci giorni – spiega la Cestonaro - mi sono allenata poco a causa di un piccolo problema muscolare, avevo anche pensato di rinunciare alla gara, ma ci tenevo troppo ad esserci: le prove multiple fanno parte della mia storia di atleta e mi piaceva l’idea di iniziare l’anno con un titolo italiano da dedicare alla Forestale e all’Atletica Vicentina, la mia società civile di provenienza. Ora mi dedicherò al salto triplo, l’obiettivo minimo della stagione sono gli Europei di Amsterdam, tutto quello che verrà in più sarà bene accetto”.       

Nell’eptathlon maschile la prima giornata di gare (60, lungo, peso e alto) si è conclusa con la leadership provvisoria del campione italiano uscente Simone Cairoli (Atl. Lecco-Colombo Costruz.) davanti a Lorenzo Vigliotti (Atl. Studentesca Cariri), miglior promessa. Tra gli juniores guida invece la classifica il campione italiano allievi di pentathlon 2015, Marco Leone (Atl. Lecco-Colombo Costruz.).  

 

Nelle gare di contorno, bel 54”49 di Ilaria Vitale (Lib. Friul Palmanova) nei 400. Per la friulana è il miglior tempo di sempre, fra gare indoor e outdoor. Alle sue spalle, 54”58 della sorella Ilenia, ancora under 23, e 55”68 della junior veneziana Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta).         

     

IL DETTAGLIO DELLE PROVE MULTIPLE

 

PENTATHLON – Il pentathlon inizia con la vittoria di Giulia Gargantini (Atl. Monza) nei 60 ostacoli (8”87). Alle sue spalle le promesse Federica Palumbo (9”00) e Ottavia Cestonaro (9”07). La junior Erica Marchetti domina l’alto con 1.77, prendendo la testa della classifica parziale. La leadership della giovane pisana, tricolore allieve 2015, dura però pochissimo. Nel peso la migliore è Ottavia Cestonaro che, con 11.51, prende la testa della gara. Con 2.354 punti, la vicentina della Forestale, campionessa italiana 2015 di salto triplo, precede ora la vicentina del Gs Valsugana Trentino, Emma Agugiaro, staccata di 101 punti. Terza la Marchetti, ora insidiata per il titolo juniores dalla padovana Mariaelena Agostini (Lib. Sanp), che la insegue ad appena 32 lunghezze (2.225 punti contro 2.193). La Cestonaro è la migliore anche nel lungo (5.78), gara a cui non partecipa Federica Palumbo, tricolore 2015 di eptathlon, e che permette alla Marchetti (5.49) di sopravanzare Emma Agugiaro (5.33) al secondo posto in classifica. Negli 800 la più veloce è Anna Generali (Astro 2000) che precede in volata Mariaelena Agostini (2’25”81 contro 2’25”98). La Cestonaro chiude i 4 giri di pista al quarto posto (2’33”05), la Marchetti al sesto (2’33”99). La Cestonaro è campionessa italiana assoluta e promesse. La Agostini è seconda assoluta e vince il titolo juniores, con un vantaggio di appena cinque punti sulla Marchetti, bronzo assoluto e argento juniores.                         

 

EPTATHLON - La promessa Vincenzo Vigliotti (Studentesca Cariri) è l’unico a scendere sotto i 7” nei 60 (6”97). Inseguono, Michele Calvi (Esercito), con 7”04, e Simone Cairoli (Atl. Lecco-Colombo Costruz.), con 7”07. Cairoli, a caccia del tris tricolore dopo i titoli vinti nel 2014 e 2015, è il migliore nel lungo (7.26), con Vigliotti che gli finisce alle spalle (7.17). Cairoli è primo anche nel peso (12.90) e, dopo tre prove, effettua il sorpasso in classifica su Vigliotti. I due atleti, ora, sono separati da 43 punti, ma il distacco aumenta, a fine giornata, dopo la gara di alto: vince Cairoli con 2.01 (stessa misura realizzata da Stephen Kobena Asamoah), mentre Vigliotti si ferma a 1.89. Cairoli chiude la giornata con 3.208 punti, Vigliotti ne ha 3.057 ed è provvisoriamente leader le promesse (Jacopo Zanatta è terzo con 2.765 punti).       

 

EPTATHLON JUNIORES – La gara under 20 parte nel segno del lombardo Giulio Gastaldin (Atl. Monza), autore del miglior tempo nei 60 (7”19). Il sardo Andrea Pianti (Sardasport) si aggiudica il lungo (7.13), precedendo l’altoatesino Thomas Schifferegger (Ssv Bruneck) che, con 6.83, veste la maglia di leader provvisorio dell’eptathlon. Nel peso, il migliore è Marin Capcelea (Atl. Csain Perugia) con 13.30, ma la gara segna il ritorno al vertice di Marco Leone (Atl. Lecco-Colombo Costruz.), campione italiano allievi 2015, che, lanciando a 13.14, passa dal decimo al secondo posto in classifica alle spalle di Alessandro Meliconi (Pontevecchio Bologna): il divario tra i due atleti, dopo tre gare, è di 85 punti. Nell’alto il miglior è Andrea Pianti, bravo a superare l’1.92, misura realizzata anche da Samuele Ebert (Lib. Valpolicella Lupatotina). Marco Leone è terzo con 1.89 e balza in testa alla classifica perché Alessandro Meliconi non fa meglio di 1.74. In chiusura di giornata, primo Marco Leone (2.743 punti), secondo Alessandro Meliconi (2.700) e terzo Andrea Pianti (2.673).             

 

RISULTATI (IN AGGIORNAMENTO). UOMINI. 400: 1. Marco Landi (Atl. Livorno) 48”81. 1500: 1. Luigi Ferraris (Atl. Bergamo 1959 Creberg) 3’52”34. 60 hs: 1. Marco Massaro (Assindustria Sport Pd) 8”29. 60 hs juniores: 1. Riccardo Del Torre (Malignani Lib. Udine) 8”36.  60 hs allievi: 1. Pietro Vicentini (Insieme New Foods Vr) 8”42. Asta: 1. Manfred Menz (Athletic Club 96 Ae) 4.80. Triplo: 1. Andrea D’Amore (Virtus Castenedolo) 14.32.  

 

DONNE. Campionati italiani di prove multiple. Pentathlon: 1.  Ottavia Cestonaro (Forestale) 3.792 punti, 2. Mariaelena Agostini (Lib. Sanp) 3.571, 3. Erica Marchetti (Cus Pisa) 3.566. Pentathlon promesse: 1. Ottavia Cestonaro (Forestale) 3.792 punti, 2. Emma Agugiaro (Gs Valsugana Trentino) 3.443, 3. Eleonora Ferrero (Cus Genova) 3.398.  Pentathlon juniores: 1. Mariaelena Agostini (Lib. Sanp) 3.571, 2. Erica Marchetti (Cus Pisa) 3.566, 3. Maite Vannucci (Cus Bologna) 3.249.   

 

60: 1. Silvia Zuin (Bracco Atletica) 7”72. 400: 1. Ilaria Vitale (Lib. Friul Palmanova) 54”49, 2. Ilenia Vitale (Lib. Friul Palmanova) 54”58, 3. Rebecca Borga (Atl. Riviera del Brenta) 55”68. 1500: 1. Chiara Casolari (La Fratellanza 1874) 4’30”53, 2. Chiara Ferdani (Spectec Duferco Carispezia) 4’30”61. 60 hs: 1. Giada Carmassi (Brugnera Friulintagli) 8”53.  60 hs allieve: 1. Anna Bionda (Cus Trieste) 9”18, 2. Costanza Donato (Atl. 2000) 9”24.

 

RISULTATI COMPLETI

 

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Da Fulvio Maleville leggiamo…

PADOVA - A far ricordare la giornata ci pensa Davide Marangon con un bel 4.30 nell’asta, sfiorati i 4.40. Proprio oggi andando alla gara stavo pensando che Davide mi ha reso un allenatore orgoglioso, dopo tanti infortuni, dolori, l’impossibilità di continuare a fare lungo e triplo sono riuscito ad avviarlo all’asta dove si sta prendendo delle belle soddisfazioni. Davide è “L’atleta ideale” sotto tutti i punti di vista ed a Marco Chiarello ho passato proprio un bel atleta.

 Come sempre i ragazzi regalano qualche emozione e non mancano le palpitazioni quando uno dei tuoi atleti si mette sui blocchi o sta per partire per una rincorsa.

 Niccolò Mumelter (oggi secondo) fa regolarità nel triplo, tre volte 13,83 su quattro salti non è proprio cosa facile da ottenere. Tecnicamente è in progresso anche se risulta ancora poco aggressivo nei balzi. Attendiamo un salto di qualità!

 Oggi c’era il rientro della Teresa Gatto e sinceramente ero più preoccupato di come avrebbe reagito dopo la gara che del risultato, la prestazione non poteva che essere normale dopo tutto questo tempo passato lontano dal campo. Invece Teresa ha reagito bene e positivamente alle indicazioni, ora non rimane che lavorare e recuperare il tono muscolare.

 La Rebecca Dalla Torre invece ha ceduto alla tensione dopo aver saputo di non essere entrata in finale nel lungo, conscia di aver perso l’opportunità di mettere a segno il limite per gli Italiani di Febbraio le sono sfuggite due lacrime di rabbia. Se due settimane fa era entrata in finale con 4.60 oggi non è bastato il 5.31 dell’unico salto valido per condurla in finale. Sarà per la prossima settimana.

 La Stella Tronchin oggi ha corso i 60 (8″54) a due decimi dal personale, si poteva fare meglio ma l’importante era gareggiare, la prossima settimana l’aspetta una nuova prova nell’alto in una gara ostica come i Campionati Regionali assoluti.

Kevin Fantin si alza dai blocchi lentamente, sembrava tutto normale se non fosse stato per lo starter che spara quando ha il sedere a mezz’aria e si becca due metri in partenza. Nonostante tutto fa 7″48 ad un decimo dal personale.

 Alla fine belli e bravi questi ragazzi, soprattutto incredibilmente teneri e vulnerabili con le loro debolezze.

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